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23 apr 2007CALCIO:Il commento al campionato di serie A - di Fabrizio Piccolo

Servizio di Fabrizio Piccolo
ROMA,23 APR (Italia Estera) - Game over. L’Inter vince il Siena, non spreca il secondo match-point e, complice la sconfitta della Roma a Bergamo con l’Atalanta, vince finalmente lo scudetto anche per la matematica. Per la logica l’aveva vinto da mesi, ma ora può far festa davvero, può far firmare Mancini, può programmare meglio il futuro. Una gioia vera che ha invaso Piazza del Duomo per festeggiamenti durati tutta la notte (nella foto). Sterile chiedersi se sarebbe stata la stessa cosa con un campionato ‘regolare’, cioè senza penalizzazioni e con la Juve in corsa.
Ha vinto la squadra più completa, più forte, più ricca di campioni, con una rosa lunghissima e specializzata per corse a tappe, come ha evidenziato il black-out in Champions League, unica amarezza in una stagione di trionfi. Ora manca la ciliegina della Coppa Italia contro quella Roma che le ha scippato la festa a casa sua, andando a vincere nel turno infrasettimanale a San Siro. Discorso scudetto archiviato, anche per la zona Champions League i giochi sembrano fatti. Tutt’al più si potrà lottare per il terzo posto, ora in mano alla Lazio ma di un sol punto sul Milan. Il fisiologico calo dei biancazzurri (sconfitti in casa dalla Fiorentina dopo due pareggi con Ascoli e Chievo) non inficia una stagione da vera sorpresa del campionato ma i rossoneri sembrano avere una marcia in più che si chiama sì Ronaldo, sette gol in 12 partite per lui (ora segna anche di petto...) ma anche Cafu, pendolino ritrovato, Pirlo, che ha ripreso a giocare ai suoi livelli dopo aver pagato l’inevitabile flessione post-Mondiale, e Gilardino che sembra aver messo alle spalle il momento buio. Resta la zona Uefa ma anche quella dovrebbe riservare poche sorprese a meno che il Palermo non continui la sua corsa verso il basso. Girone d’andata degno dello scudetto, girone di ritorno da retrocessione: non basta l’infortunio, pur gravissimo ed assai influente, di Amauri a giustificare un simile passo del gambero. Zamparini sa trovare un solo colpevole: l’allenatore Guidolin, che qualcosa da farsi perdonare ce l’ha di sicuro ma non è l’unico. Sconfitto anche in casa dal Parma (4-3) il club rosanero dovrà difendere l’Europa da chi sta dietro, con Empoli e Fiorentina che dovrebbero essere sicure della qualificazione. Resta la sola incertezza, se così si può dire, in coda dove Ascoli e Messina sono già spacciate. La lotta per evitare il terzultimo posto che porta alla serie B parte dai 34 punti di Siena e Cagliari, passa per i 33 di Torino e Catania, i 32 di Chievo e Parma e finisce con i 31 della Reggina. Chi sta peggio di tutti è forse proprio quel Catania che ad inizio stagione, prima dell’omicidio Raciti, sognava ben altre posizioni. Solo questo è rimasto a dar interesse al campionato nelle ultime cinque giornate. Coraggio, sta passando anche quest’anno. Dal prossimo, si spera, torneranno duelli più accesi e squadre più prestigiose. Speriamo solo che non tornino le vecchie polemiche ed i vizi invereterati di un calcio che deve crescere e mettere alla porta il passato.
Fabrizio Piccolo/Italia Estera



 
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