CHIETI, 20 APR. (Italia Estera) - La Camera di Commercio Abruzzese Italo-Argentina promuove alta formazione a distanza, grazie a un protocollo d'intesa firmato con Università Telematica "Leonardo Da Vinci" e CRAM Abruzzo
Presso la sede del Rettorato dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara, è stato firmato un protocollo d'intesa con il quale si stipula l'istituzione di corsi di laurea a distanza per tutti gli abruzzesi (compresi familiari e discendenti) che risiedono in Argentina.
Alla firma erano presenti: Prof. FRANCO CUCCURULLO, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio"; . Prof. FABIO CAPANI, Rettore dell'Università Telematica "Leonardo Da Vinci"; Dott. BARTOLOMEO DONATO DI MATTEO, Presidente CRAM Abruzzo; Dott. CAMILLO CESARONE, Consigliere CRAM Abruzzo; Dott. GIUSEPPE RUSSO, Presidente Camera di Commercio Abruzzese Italo-Argentina.
Grazie a questo protocollo d'intesa, i corsi saranno regolati dalle direttive impartite dall'Università telematica "Leonardo Da Vinci" che ne fornirà copia alla Camera Abruzzese per la sua divulgazione agli aspiranti studenti. Il rapporto tra studenti e Università sarà, poi, curato direttamente dal Rettorato dell'Università Telematica "Leonardo Da Vinci", così come la scelta degli argomenti dei corsi di laurea e lo svolgimento delle lezioni.
«La prima aula telematica - ha dichiarato il Dott. Giuseppe Russo - sarà collocata a Buenos Aires in una delle sedi del Consolato Italiano in Argentina, ma l'iniziativa sarà certamente replicata in altre città del Paese sud americano, attraverso la ricerca di rapporti convenzionali con una o più Università locali. Per l'allestimento della prima aula a Buenos Aires, il CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) ricercherà la copertura finanziaria necessaria all'acquisto di computer e arredamenti idonei, oltre che della quota di iscrizione per i primi 30 alunni abruzzesi o loro discendenti con passaporto italiano. Poi, sin da ora, tutti i soggetti interessati hanno dichiarato la loro disponibilità a ripetere tale accordo in altri Paesi in cui sia significativa la presenza di abruzzesi e loro discendenti. La stessa iniziativa potrà, infatti, essere estesa ad altre istituzioni di Italiani all'estero».(Italia Estera) -