ROMA, 13 APR , (Italia Estera) – Super euro a New York. La valuta europea ha chiuso ad 1.35,31 contro il dollaro compiendo un altro significativo passo verso il record storico di 1.36,66 toccato a fine 2004. Sulla performance della valuta unica hanno influito diversi fattori primo fra tutti le dichiarazioni di ieri del presidente della Banca Europea Jan Claude Trichet che ha dato per scontato l’aumento dei tassi di interesse in giugno da 3,75 al 4%.
L’annuncio ha confermato la preoccupazione di tenere sotto controllo le eventuali spinte inflazionistiche che possono derivare dalla crescita economica. Per Ashraf Laidi , capo analista CMC al mercato finanziario di New York, l’euro continuerà spedito la sua marcia.
“Il punto chiave e’ se l’euro andrà sopra 1.36 già prima della fine del mese”, ha detto Laidi. A suo avviso ne sono indicazione le analisi dei tre maggiori istituti economici in Germania, Francia e Italia che hanno rivisto al rialzo il tasso di crescita. Altro elemento è l’assenza di recriminazioni sui danni che il super euro potrebbe apportare alle esportazioni europee. ’’ Ciò dimostra la fiducia degli europei di non dipendere criticamente dagli Usa, anche se gli Stati Uniti continuano ad essere un partner importante”’,ha detto Holger Schmieding, economista della Banca d’America a Londra.
A salvare il dollaro da una caduta in picchiata contro l’euro sono stati i dati sul deficit commerciale Usa. E’ stato annunciato oggi a sorpresa che il deficit era diminuito da 58,9 di gennaio a 58,4 di febbraio mentre le attese erano per un aumento a 60 miliardi. Il gap, il più basso degli ultimi quattro,e’ stato attribuito ad una riduzione dei prezzi delle importazioni di greggio in febbraio.
Gli altri dati annunciati non sono stati incoraggianti. L’indice della fiducia dei consumatori Usa, elaborato da Reuters e università del Michigan, è sceso ad aprile a 85, 3. Gli analisti puntavano su un calo più contenuto a 87,5 da 88,4 del mese precedente. Comunque il Segretario al Commercio Usa Carlos Gutierrez si e’ detto soddisfatto. “La riduzione del deficit commerciale dimostra la validità del piano dell’Amministrazione Bush . Abbiamo avuto un aumento delle esportazioni al tasso annuale del 10% ed un incremento delle importazioni sul 3%. E’ ciò che vogliamo : far crescere le esportazioni senza limitare le importazioni per diminuire il deficit ’’, ha detto Gutierrez.
Ora l’attenzione si sposta sul summit del G7 di questo fine settimana dal quale potrebbero scaturire indicazioni sul futuro del biglietto verde e della moneta unica europea. (a.m./Italia Estera)