di Alfonso Maffettone
ROMA, 4 APR, (Italia Estera) - Energia, telecomunicazioni, trasporto aereo. Le maggiori società di tre settori strategici dell’ economia italiana sono in fase di rinnovamento e cercano un posto al sole nel futuro del sistema globale internazionale. Eni ed Enel hanno inanellato successi con operazioni e acquisizioni imponenti all’estero per una girandola di miliardi di euro di cui non è facile tenere il conto.
La Telecom di Marco Tronchetti Provera è in cerca di acquirenti per risolvere le sue forti passività ed ha ricevuto offerte dall’Americana AT&T e dalla messicana American Movil. L’Alitalia, la grande malata dell’economia italiana che perde un milione di euro al giorno, è nella fase cruciale del processo di privatizzazione la cui conclusione è prevista in luglio.
Il governo di Romano Prodi ha dato la sua benedizione ad Enel ed Eni come “l’Italia che vince”, segue preoccupato la Telecom che si è rivolta ad acquirenti del mercato internazionale e lascia fare sulla privatizzazione dell’ Alitalia ambita anche da due concorrenti stranieri.
Dopo essersi assicurata l’acquisizione del colosso energetico spagnolo Endesa , l’ Enel ha ottenuto un altro buon risultato vincendo con l’Eni l’asta per alcuni asset del fallito gigante energetico privato russo Yukos. Enineftegaz , il consorzio formato da Eni (60%) ed Enel (40%) , ha acquisito il 20% delle azioni di Gazpromneft , Arktikgaze Urengoli al prezzo di 4,4 miliardi di euro. Ha sbaragliato il colosso russo Rosneft che si era presentato a sorpresa alla gara ed entra a pieno titolo nel settore dell’estrazione in Russia. Una vittoria sostenuto dal governo di Prodi che , prima della compravendita , era stato in contatto telefonico con il premier russo Vladimir Putin.
Oil for air?E’ l’interrogativo che si pone il giornale russo Komersant. La cessione degli asset della Yukos ad Eni e Enel, secondo la tesi del quotidiano, spianerebbe la strada all’Aeroflot russa rimasta in gara con altri due concorrenti per l’acquisizione Alitalia. Il Tesoro ha messo in vendita il 39,9% della sua quota del 49,9 di Alitalia.
La compagnia russa e’ appoggiata nella scalata da Unicredit, stella di prima grandezza del firmamento societario italiano. L’istituto di Alessandro Profumo, business leader 2007 in Europa , ha creato con la tedesca Hvb un colosso bancario e gode quindi di fama e attendibilità.
Gli altri due concorrenti all’acquisto di Alitalia sono i due fondi internazionali Texas Pacific Group (TPG) ed i Matlin Paterson, che si sono uniti in un'unica concordata appoggiata da Mediobanca e l’impreditore Carlo Toto di Airone. La gara per la privatizzazione della compagnia aerea è nel vivo ma non si esclude la sua apertura a nuovi soggetti interessati, secondo quanto ha detto il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani oggi a Napoli. Unicredit si è dichiarato disponibile ad aggregare un partner europeo (Air France ?) alla scalata.
Telecom è l’azienda che turba il sonno al presidente del consiglio Prodi. Marco Tronchetti Provera sta trattando la cessione di due terzi di Olimpia, la holding che detiene il 18% di Telecom Italia, ad AT&T e America Movil al prezzo di 2,82 euro dedotto l’indebitamento netto di Olimpia alla data di esecuzione dell’operazione. Esponenti della maggioranza politica hanno espresso preoccupazioni per l’eventuale passaggio a società straniere di Telecom, gruppo ritenuto di interesse strategico per l’ Italia. Ma l’opposizione, il presidente della Confindustria Montezomolo e le forze liberali hanno sostenuto che il mercato non deve avere ingerenze politiche. Oggi Tronchetti Provera ha segnato un punto a suo favore. In un comunicato Olimpia, la holding detenuta per l’80 % da Pirelli e il 20% da Sintonia dei Benetton, non ha incluso Guido Rossi nella lista dei candidati alla carica di consigliere di amministrazione da proporre alla prossima assemblea ordinaria il 15 e 16 aprile 2007.
Guido Rossi è il presidente uscente che sembrava avviarsi verso una riconferma. Vicino a Prodi, era inviso a Tronchetti Provera di cui aveva preso il posto dopo tempestose vicende che avevano sconvolto Telecom Italia.
Oggi e’ circolata la notizia che Deutsche Telecom avrebbe interesse per Telecom Italia, una ipotesi che piacerebbe a Prodi.
Alfonso Maffettone/Italia Estera