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02 apr 2007CALCIO:Commento al Campionato di Serie A - di Fabrizio Piccolo

Servizio di Fabrizio Piccolo
ROMA, 2 MAR (Italia Estera) - Spiccioli di emozioni per il campionato di A, avviatosi ad un epilogo largamente anticipato. L’Inter lotta solo contro i suoi record e mira a tagliare il traguardo con 100 punti, un primato che sarebbe difficilmente battibile in futuro. Nel 2-0 ad un Parma vivace due sorprese: il ritorno di Adriano (anche nell’insolita veste di assist-man, il che depone a favore di una sua rinascita) ed il gol di Maxwell, bellissimo. Un talento che sembrava in naftalina e che invece è riuscito a mettere la sua firma sul campionato. Anche perché – come giustamente sottolinea Crespo – in questa squadra la gloria riescono a trovarla tutti. Con venti punti di vantaggio sulla Roma l’ultimo sfizio sarebbe quello di conquistare aritmeticamente lo scudetto proprio nello scontro con i giallorossi. Sulla squadra di Spalletti intanto si allunga l’ombra della Lazio che sbanca Udine (4-2) e va alla caccia del secondo posto. La vera rivelazione del campionato è proprio la banda di Delio Rossi che senza i tre punti di penalizzazione sarebbero a 4 lunghezze dai cugini e con un derby di ritorno ancora da giocare. Continua a stupire anche l’Empoli che si regala una goleada sul derelitto Ascoli (4-1) e insidia il quarto posto del Palermo, che da due mesi non vince (lo zero a zero a Torino però non è un brutto risultato). Chi proprio affonda è il Catania che viene travolto dal Livorno (4-1 in rimonta con tripletta di Lucarelli entrato nel ‘club dei 100’, con 101 gol in serie A). Ed avendo anche una gara in più rispetto alle altre deve davvero guardarsi le spalle. Si son riprese il Siena (che ha battuto nell’anticipo la Reggina dedicando il successo al compianto presidente Paolo De Luca, scomparso dopo lunga malattia) e il Cagliari che ha ritrovato il passo regolando e inguaiando il Messina (2-0). Si tiene in linea di galleggiamento il Chievo che pareggia in casa con la Samp (1-1) in una gara che verrà ricordata per la prodezza di Quagliarella (pallonetto da 40 metri). Intanto il calcio ha eletto il suo capo. Dopo i due interregni dei commissari Guido Rossi e Luca Pancalli la Figc ha un nuovo presidente. Nuovo per modo di dire, perchè Giancarlo Abete nel Palazzo ci sta da tempo. Era il vice di Carraro e per effetto di una staffetta sancita a suo tempo averebbe dovuto sostituirlo dal gennaio 2007. Lo scandalo di calciopoli ha allungato i tempi ma alla fine è tornato a sedere su quella poltrona. Con un compito non facile: restituire credibilità all’ambiente, riportare i tifosi agli stadi, far applicare le regole e le leggi (quelle pre-esistenti e quelle nuove), ridare etica ad un mondo senza morale. La prima sfida è alle porte: il 18 aprile a Cardiff l’Uefa assegna gli Europei del 2012, partire con un successo sarebbe un bel viatico. Proseguire sulla strada giusta la miglior risposta possibile.
Fabrizio Piccolo/Italia Estera



 
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