ZURIGO, 23 MAR (Italia Estera) - Antonio Zulian, Presidente dei Circoli delle Libertà in Svizzera, in una sua nota, critica la scelta degli organizzatori della Scuola di giornalismo, definendola non solo faziosa e di parte, ma anche impostata su un materiale, quello prodotto da Deaglio che "non ha avuto seguito alcuno, anzi, dopo pochi giorni dall’uscita di quella cassetta, il flop è stato totale".
"L’ultima barzelletta inventata dal quartetto di buontemponi "zurighesi" promotori del progetto "Scuola di giornalismo a Zurigo", - prosegue la nota - La Pagina, Enaip, Radio L’Ora e, udite udite, il Liceo Vermigli, prevede che come prima lezione – sempre di giornalismo – s’impartisca agli (eventuali) alunni il seguente tema: "Uccidete la democrazia", previa visione della cassetta del noto signor Enrico Deaglio, quello che, appunto, con la sua ricerca – poi risultata fasulla - circa i brogli elettorali ad opera del centrodestra, fece ridere tutta Italia e scandalizzare persino Di Pietro, che alla trasmissione di Mentana, Matrix, ebbe a dire: "Io stimo Deaglio, ma la sua inchiesta è del tutto infondata. È sul materiale cartaceo e non sui computer, che si sono fatti i conteggi a queste elezioni".
"Ma il bello – continua Zulian nella nota - è che a quegli incontri zurighesi, fatti su misura per i non udenti e vedenti, parteciperanno non solo Deaglio e Beppe Cremagnani, autore, pensate un po’, del film inchiesta (sic) "Quando c’era Silvio", ma persino, più avanti nel tempo, Marco Travaglio, quello che senza Berlusconi va ripetendosi come una trottola, e che con Berlusconi continua a pagare penali per diffamazioni. Poveri alunni…"
Per il Presidente dei Circoli delle Libertà in Svizzera è dunque "scandaloso" che "scuole di formazione professionali – o presunti tali, come l’Enaip – o addirittura dei Licei come il Vermigli, che “dallo stato nostro ricevono sovvenzioni grazie ai soldi di tutti i cittadini italiani, si permettano iniziative del genere e senza alcun pudore”. “Ma ormai – commenta ancora Zulian - è chiara la cosa: secondo queste persone, i famosi brogli non li ha subiti il centrodestra, come in molti casi è stato appurato, ma il centrosinistra, che non ne ha appurato nemmeno uno".
"Sicchè – aggiunge - questa scuola di giornalismo all’incontrario, avrebbe la pretesa di formare i futuri giornalisti. Dio ce ne scampi! E che ci abbia in gloria, dato che, per fortuna, i partecipanti a questi tre primi incontri – che sono completamente gratuiti – riceveranno una attestazione di partecipazione dal settimanale La Pagina e dall’Enaip". “Hai detto niente…Almeno così – conclude ironico - li potremo riconoscere, un giorno". (Italia Estera) -