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21 mar 2007No della sinistra brasiliana alla estradizione di Battisti

Arrivano a Parigi gli avvocati dell’ex terrorista
RIO DE JANEIRO 21 MAR (Italia Estera) -  L’ estrema Sinistra brasiliana tenterà in tutti i modi di evitare l’estradizione dal Brasile in Italia, di Cesare Battisti, che ieri è stato trasferito da Rio de Janeiro alla sede della Polizia Federale a Brasilia. Sono arrivati ieri da Parigi i due avvocati francesi che difenderanno Battisti usando come argomento il fatto che l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo è stato giudicato e condannato all’ ergastolo in contumacia quando era latitante.
Ieri mattina Pietro Mancini, anche lui ricercato dalla giustizia italiana per terrorismo e che ha avuto la sua richiesta di estradizione rifiutata dal Brasile nel 2005, è giunto alla sede della Polizia Federale di Rio de Janeiro dove Battisti era detenuto. “Mi hanno respinto all’entrata.  Ma aiuterò a costituire un comitato in difesa di Battisti contro l’estradizione”.
Il personaggio storico della sinistra brasiliana, il deputato verde Fernando Gabeira, guida la crociata per evitare a Battisti l’estradizione. “Vediamo cosa si può fare per evitare che si commetta un’ingiustizia ha dichiarato Gabeira dal suo ufficio di Brasilia -. Ho letto un suo libro nel quale dimostra di non avere mai commesso i reati che gli sono stati imputati dalla giustizia italiana. Ho avuto l’informazione dalla Francia che Battisti sarebbe venuto in Brasile, ma non l’ho mai incontrato finora. Peccato, se no potevo suggerirgli di chiedere asilo politico”.
La mancanza di questa richiesta rende pessimista Gabeira su tutta la vicenda. “Qui in Brasile - prosegue Gabeira, nelle sue dichiarazioni - esiste la tendenza a non concedere estradizioni, come è già stata manifestata nei casi di Pietro Mancini, Luciano Messina e Achille Lollo. Ma questo caso ora è differente perché i tre erano già inseriti nella vita brasiliana, erano sposati, avevano figli nati qui. Il caso di Battisti è differente e non sappiamo ancora come si svilupperà”.
Nel suo blog Gabeira scrive che “Battisti vive un incubo, perché gli anni di conflitto in Italia continuano. Il Paese europeo non ha deciso, come il nostro, lasciare cicatrizzare le ferite degli anni 70”.
Gli avvocati di Battisti sono arrivati ieri in Brasile, aiutati dall’avvocato brasiliano, Rogerio Marcolini. “Battisti è stato condannato in Italia in contumacia - hanno detto appena sbarcati a Rio de Janeiro anticipando la difesa - La Francia e il Brasile non accettano questo tipo di condanna per concedere l’estradizione”. I due avvocati francesi non hanno voluto dire da quanto tempo Battisti risiedesse in Brasile. La Polizia Federale brasiliana sospetta che l’ex terrorista sia a Rio de Janeiro dal 2004. Intanto in Francia sono in corso indagini per scoprire chi sono stati i fiancheggiatori di Battisti che gli hanno consentito la fuga, una volta che i giudici francesi avevano già concesso l'estradizione verso l'Italia. (Italia Estera) -



 
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