ROMA, 17 MAR (Italia Estera) - L’Italia e’ uscita dall’emergenza dei conti pubblici ma non si prevede ancroa una data per il taglio delle tasse. Sono le indicazioni illustrate oggi dal Ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa al Consiglio dei Ministri.
I dati della trimestrale di cassa sono risultati migliori del previsto ma non tali da consentire un abbassamento della guardia. . ‘’ Rispetto ad un anno fa non si tratta più di evitare un pericolo incombente ma di governare con successo ’’, ha detto Padoa Schioppa. Nel 2007 il Pil e’ stimato in crescita al 2% contro l’1,9% del 2006 ed il rapporto deficit Pil nel 2007 e nel 2008 si fermerà al 2,3%, torna a crescere anche l’avanzo primario che sarà al 2,6% in rapporto al Pil.
Padoa Schioppa ha posto l’enfasi sulla necessità di ulteriori sforzi nei prossimi anni per continuare l’opera di riduzione del debito pubblico che a fine legislatura dovrà scendere al di sotto del 100%. , I dati di oggi , però, erano impensabili 10 mesi fa. Sono il prodotto dei risultati acquisiti nel 2006 che hanno evidenziato un considerevole aumento delle entrate pari all’1,7 punti di Pil ed una stabilità di spesa. La situazione è tale da poter confermare l’ipotesi di redistribuzione fiscale, secondo Padoa Schioppa, ma non è ancora matura per una data. “La valutazione delle risorse disponibili e le ipotesi di nuove iniziative devono essere vagliate simultaneamente, alla luce di stime accurate della finanza pubblica e del sistema economico. Guai se quello che ci sta davanti divenisse il passaggio dallo scampato pericolo all’occasione perduta ” , ha il detto il Ministro dell’ Economia.
In questo quadro si calcola che le entrate aggiuntive, su cui il governo può contare durevolmente nel 2007 per la riduzione del deficit e per altri impieghi, siano nell’ordine di 8-10 miliardi di euro corrispondenti a 0,5 - 0,7 punti del Pil. Incombono, però, i vincoli europei. L’Italia nel 2008 dovrà sottoporsi ad una nuova correzione strutturale del disavanzo nella misura dello 0,5% del Pil pari a 7,5 miliardi di euro. Quindi le risorse effettive provenienti dal fisco si riducono al massimo a 2,5 miliardi di euro.
Il problema è come spendere le risorse aggiuntive. Una decisione in merito non sarà presa prima di giugno. ‘’La politica di bilancio si decide secondo le scadenze previste dalla legge: l’assestamento di bilancio per l’anno in corso, il Dpef e la Finanziaria 2008’’, ha detto Padoa Schioppa. Le stime sull’andamento dei conti publici – secondo il Ministro - non sono prive di rischi.: l’incertezza che grava ogni anno sull’ autotassazione, la condizione sospensiva prevista per alcune spese come il trasferimento all’Inps di parte del Tfr non versato alla previdenza complementare la cui dimensione potrà essere riscontrata con certezza solo nel prossimo mese di luglio, le esigenze finanziarie collegate alla realizzazione di infrastrutture che potrebbero essere superiori a quelle ipotizzate.
A.M./Italia Estera