ROMA,14 MAR (Italia Estera) - La Corte d`Assise di Roma ha condannato all`ergastolo cinque ex ufficiali della Marina argentina accusati di omicidio volontario plurimo premeditato in relazione alla morte di tre cittadini di origine italiana, scomparsi nel Paese sudamericano nel periodo della dittatura militare.
Si tratta di Jorge Eduardo Acosta, Alfredo Ignacio Astiz, Jorge Raul Vildoza, Hector Antonio Febres e Antonio Vanek.
Gli ufficiali sono accusati di essere responsabili della morte di tre desaparecidos avvenuta in Argentina tra l`agosto del 1976 e il dicembre 1977.
La sentenza e` stata pronunciata dalla Seconda Corte d`Assise di Roma presieduta da Lucio Mario D`Andria. Il pm Francesco Caporale aveva chiesto 4 ergastoli e un`assoluzione.
Il pubblico ministero Francesco Caporale aveva chiesto l`ergastolo per tutti, tranne che per Vanek non essendoci prove sufficienti per una sua condanna. La corte e` andata anche oltre, prevedendo il risarcimento dei danni, per ciascuna delle parti civili, pari a 100mila euro.
Agli imputati e` stata inflitta anche la pena accessoria di un anno di isolamento e l`interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza - ha disposto la corte presieduta da Mario Lucio D`Andria - sara` pubblicata sui maggiori quotidiani italiani.
L`accusa contestata a tutti e` quella di avere sequestrato, torturato e poi ucciso Angela Maria Aieta, sequestrata il 5 agosto del `76 e Giovanni e Susanna Pegoraro, sequestrati il 18 giugno del `77.
Gli imputati, insieme con l`ammiraglio Emilio Eduardo Massera, che viene processato a parte, essendo stata la sua posizione stralciata perche` in precarie condizioni di salute, e con altre persone non identificate, faceva parte del "Gruppo de Tarea 3.3.2." durante la dittatura militare argentina del marzo `76. Questo gruppo operava presso la "Escuela superior de mecanica de la armada" (Esma). (Italia Estera) -