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09 mar 2007Un intervento del senatore Pallaro ha sbloccato i fondi per l’assistenza

A Buenos Aires i connazionali  rischiavano di rimanere senza assistenza nè sussidi
 
BUENOS AIRES, 9 MAR (Italia Estera) - Un intervento del sen. Luigi Pallaro, presso il Vice ministro agli Esteri con delega per gli italiani nel mondo, Franco Danieli, è stato la chiave che ha aperto il portafoglio del governo, riuscendo a sbloccare i finanziamenti per il 2007 per l‘assistenza sanitaria.
La situazione dell’assistenza sanitaria nella Circoscrizione consolare di Buenos Aires, quella dove risiede il maggior numero di italiani all’estero (oltre 400.000), era diventata davvero critica.
Secondo le informazioni che Pallaro aveva ricevuto dal console generale Giancarlo Maria Curcio, il Consolato generale stava ultimando,  con fondi relativi all’esercizio 2006, l’erogazione di sussidi a connazionali indigenti che non avevano usufruito di tale previdenza o  che lo avevano fatto in misura limitata. Dall’inizio dell’anno sono stati erogati 121 sussidi per un totale di 41.490 euro e rimanevano da erogare entro il 31 marzo gli ultimi fondi disponibili: 15.445 euro.
Ma cosa sarebbe successo dopo questa data se il senatore residente in Argentina non fosse intervenuto? I connazionali indigenti, quelli che non hanno fatto l’America, quelli che non sono stati  neanche minimamente fortunati, pur avendo lavorato tutta una vita, avrebbero dovuto attendere chissà fino a quando, visto che non c’era alcuna notizia sulla data in cui sarebbero stati resi disponibili i fondi.
Non meno drammatica era la situazione per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, attraverso la convenzione con l’Ospedale Italiano di Buenos Aires.
In attesa delle indicazioni della Farnesina, per quanto riguarda il secondo semestre 2007, quando si prevede che sarà pronto un nuovo piano di assistenza, si va avanti con la convenzione con l’Ospedale Italiano. Ma con degli interventi limitati ai connazionali indigenti nati in Italia, che non hanno alcun tipo di copertura sanitaria, e sulla base di criteri  di urgenza. Infatti se si tratta di casi che i medici dell’Ospedale reputano non particolarmente delicati, i connazionali vengono indirizzati prioritariamente alle strutture sanitarie argentine.
In altre parole si è cercato di massimizzare le scarse risorse disponibili, destinandole in via prevalente ai connazionali che presentano patologie di difficile trattamento presso le strutture sanitarie argentine, sia per i tempi di attesa sia per il tipo di specializzazione medica richiesta.
Grazie alla sensibilità e al sollecito intervento del sen. Pallaro – e alla rapida risposta di Danieli - i fondi sono stati subito sbloccati e la situazione dovrebbe tornare alla normalità.
Resta però il fatto che si rendono necessari gli interventi altolocati, per ottenere risultati concreti su questioni che riguardano i connazionali che hanno maggior bisogno di essere aiutati e tutelati. E su questo il governo, o la struttura burtocratica (non riusciamo a capire da chi è dipeso che i fondi per l’assistenza se ne stessero a riposo in Italia), dovrebbero essere più responsabili, stare più attenti.
Infine, per quelli che sostengono che i nostri parlamentari non fanno niente, ecco un’altra prova in contrario. Devono occuparsi perfino di  dare impulso a dei meccanismi che, altrimenti, rimangono fermi. Con grave danno per gli italiani all’estero(Italia Estera) -
 



 
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