Servizio di Alfonso Maffettone
ROMA, 3 MAR (Italia Estera) - Un milione di euro alla Hunziker?. Il dibattito che appassiona l’opinione pubblica italiana e’ stato innescato ed accesso dal Presidente del Consiglio Romano Prodi e dal Ministro dell’ economia Tommaso Paoda Schioppa secondo i quali e’ da folli dare un compenso così elevato alla copresentatrice del Festival di San Remo. Tralasciando le polemiche sul tetto massimo, nettamente inferiore a questa cifra, deciso nella finanziaria 2007 , per gli emolumenti alle star e ai vip della Rai, c’e’ da dire che pochi italiani si sarebbero scandalizzati se a riscaldare il clima non ci fossero state le dichiarazioni di Prodi e Padoa Schioppa.
A cinque anni dall’ introduzione dell’euro in Italia uno dei maggiori problemi della moneta unica e’ il tasso di cambio che erroneamente viene inteso come uno contro uno e non di 1 euro contro 1936,27 lire come fissato dalle autorita’ monetarie dell’UE dopo i negoziati condotti a suo tempo dall’attuale presidente del Consiglio Romano Prodi.
Se nessuno avesse richiamato l’attenzione, l’entità del compenso per la subrette svizzera Michelle Huzinker sarebbe stato inteso dalla maggior parte della gente come l’equivalente di un milione di lire e non di oltre un miliardo e 936 mila delle vecchie lire secondo la parita’ stabilita con l’euro.
Scendendo al travaglio della spesa di tutti i giorni l’entrata in vigore dell’euro si e’ cosi’ rivelata fortemente negativa per i consumatori che hanno visto aumentare i prezzi fin quasi al raddoppio. “ Quando vado al mercatino alla fine mi sento soddisfatta per aver fatto la spesa con soli 15 euro. Ma appena mi metto a fare i calcoli mi accorgo di aver sborsato 30 mila delle vecchie lire per l’acquisto di meta’ della merce che compravo prima’’, dice una massaia napoletana. Se si sale piu’ su e si analizza l’andamento di mercati piu’ grossi e importanti come quello della casa ci si accorge che in effetti anche i nuovi prezzi sono il doppio. ‘’Ho comprato una casa al mare nel 1999 ed ho speso 630 milioni di lire. Oggi l’ho rimessa in vendita e mi hanno offerto la cifra di 600 mila euro che corrisponde ad un miliardo e 198 mila lire’’,ha detto un noto professionista di Roma stropicciandosi le mani per la contentezza.
L’ aumento del costo della vita e’ stato attribuito, a livello poltico, alla mancanza di un valido controllo da parte delle autorità di governo del 2002 che avrebbero dovuto vigilare per evitare abusi . Ma in Italia esiste l’inziativa privata e il libero commercio ed è fuorviante invocare il controllo dei mercati, sarebbe stato piu’ salutare negoziare un tasso di cambio migliore.
Bisogna anche dire che l’ introduzione dell’euro nell’UE ed in Italia ha costituito una innovazione epocale e come tutte le innovazioni ha dato i suoi scossoni sismici ma ha prodotto anche i suoi elementi positivi. L’inflazione, un dei mali atavici dell’Italia, da cinque anni è bassa ed e’ sotto il controllo delle autorità europee. Nonostante il progressivo aumento dei tassi di interesse i mutui sono piu’ accessibili rispetto al passato. Una volta il turista italiano era costretto a fare il doppio cambio quando andava all’estero, prima in dollari e poi nelle monete locali per non perderci, oggi può partire tranquillo con gli euro in tasca. Certo la valuta europea ha subito un forte apprezzamento nei confronti del dollaro; gli esportatori ne sono furiosi ma gli imprenditori piu’ competitivi ed i grossi finanzieri hanno aumentanto il volume dei loro investimenti nel mondo.
Comunque c’è nostalgia in Italia per la lira, secondo sondaggi compiuti dalle associazioni dei consumatori. Il 65% degli intervistati vedrebbe con favore il ritorno in vigore della vecchia moneta , un po’ per motivi affettivi ed un po’ come argine contro la spirale dei prezzi. Sebbene il corso legale della lira sia terminato il 28 febbraio 2002 in linea con le disposizioni UE, sono ancora in circolazione 59 milioni di banconote per un controvalore di 3.500 miliardi di lire spendibili in ormai rari esercizi commerciali. La data ultima per la covertibilita’ delle lire in euro e’ stata fissata per il 2012 presso le filiali della Banca d’Italia.
Alfonso Maffettone/Italia Estera