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01 mar 2007Berlusconi dai microfoni di 'Radio anch'io' : "Voteremo sì su Afghanistan"

Il leader di Fi sulla legge elettorale: "E' un falso problema, non serve cambiarla". Sul governo: "Da alcuni in Cdl politica politicante" e spara a zero su Follini  - Turigliatto sospeso per due anni dal partito - Oggi discussione alla Camera sulla fiducia al Governo
 
ROMA, 1 MAR (Italia Estera) - Silvio Berlusconi (nella foto)  che ieri non aveva voluto commentare la fiducia incassata dal Governo al Senato, interviene dai microfoni di Radio anch'io, sostenendo che Forza Italia voterà la missione in Afghanistan. "Voteremo il rifinanziamento della missione in Afghanistan - afferma il leader Fi -, perché il paese si deve comportare con serietà e deve svolgere una politica chiara, leale nei confronti degli alleati".

Il Cavaliere parla poi di crisi di governo sostenendo che "la Casa delle libertà non ha trovato unità di visione e quindi di intenti" e di legge elettorale che secondo lui non serve cambiarla. Come leader del centrodestra confessa una certa "inadeguetazza" in questa fase politica e rilanciando le primarie, afferma che la guida della Cdl spetta comunque ad un esponente di Forza Italia. "Oggi come oggi ancora -esordisce- non vedo un personaggio che sappia e possa tenere insieme la coalizione del centrodestra, anzi francamente anch'io sono inadeguato a questo compito se è vero come è vero che l'Udc si dichiara altra opposizione". Ma Berlusconi si dice 'spinto in tutti i modi di ricompattare il centrodestra'.

"Penso che quello della legge elettorale sia un falso problema -spiega il leader di Fi -. Tornare al sistema tedesco significherebbe buttare all'aria il bipolarismo"

Mentre il sistema francese "che prevede il doppio turno - aggiunge il Cavaliere - non è assolutamente adatto e noi diremo assolutamente di no a un sistema elettorale a doppio turno che non è assolutamente possibile in Italia, perché gli elettori quando sono andati a votare una volta ritengono di avere esaurito il loro dovere e quindi non si presentano al secondo turno", visto che nel secondo turno delle elezioni amministrative "c'è un calo di votanti che è molto forte e che è il contrario di una partecipazione democratica come si deve ottenere quando si tratta di un voto". Secondo Berlusconi, quindi, "l'unica modifica che potrebbe essere apportata come miglioramento all'attuale legge è quella di cambiare il premio di maggioranza al Senato, portandolo da un'attribuzione regione e regione ad un'attribuzione nazionale alla coalizione che avra' avuto piu' voti".

In merito alla crisi di governo il leader di Fi spiega che "Forza Italia e Lega volevano la soluzione più trasparente e più limpida della crisi cioé le elezioni, mentre altri partiti temevano che chiedendo le elezioni ed essendo certi che non sarebbero state concesse si potevano dissuadere certi presunti aiuti che secondo loro dovevano venire dalla sinistra da parte di senatori che avrebbero dovuto non votare al fiducia a Prodi. Questo evidentemente è stato smentito dai fatti, credo che per questa operazione di politica politicante si è data l'impressione di un atteggiamento non deciso nella direzione unica che era quella ed è quella ancora oggi di ritornare dagli elettori".

Poi il Cavaliere spara a zero su Marco Follini. La sua scelta di appoggiare il governo Prodi è espressione della "vecchia politica senza moralità" dice, sottolineando che invece il presidente della Commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio, eletto nel centrosinistra e ora passato all'opposizione, "è tornato a casa".

"Follini -precisa l'ex premier- veniva dalla nostra parte, era stato un protagonista anche del governo, era stato vice presidente del Consiglio e segretario di un partito fondamentale del centrodestra. Questo episodio fa parte degli aspetti deteriori che esistono ancora nella politica, è la vecchia politica senza moralità che è ancora viva e che ancora determina l'agire dei vecchi arnesi del mestiere politico".

 Berlusconi attacca poi le cooperative rosse considerandole "una metastasi del nostro sistema economico". Secondo il ledaer di Fi è "scandaloso che non paghino le imposte come le altre imprese e che grazie ai legami di amicizia con gli amministratori delle giunte rosse conquistino appalti che non sono messi liberamente sul libero mercato". Il Cavaliere ha inserito le sue affermazioni nell'ambito delle considerazioni riguardanti le recenti liberalizzazioni, definite "un bluff". "E' stata tolta ai benzinai -spiega Berlusconi- della clientela per offrirla alle grandi compagnie di distribuzione commerciale, tra cui le maggiori sono ancora una volta le cooperative rosse".

Turigliatto allontanato per 2 anni da Rifondazione . Il senatore: ''Hanno processato me ma la politica governista è fallita''

Rifondazione comunista ha allontanato dal partito il senatore Franco Turigliatto. Lo ha deciso il collegio nazionale di garanzia del Prc, riunito questa mattina a Roma, che ha approvato a maggioranza l'allontamento per due anni dal partito del senatore dissidente.

Si tratta della sanzione massima prevista dallo statuto ed è stata decisa a causa della "grave violazione all'obbligo della carica pubblica a conformarsi rigorosamente all'orientamento del partito" e "per grave pregiudizio recato all'organizzazione del partito". Turigliatto aveva infatti espresso voto contrario alle comunicazioni sulla politica estera del governo da parte del ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, a Palazzo Madama.

"Hanno preferito puntare il dito contro uno come me, militante politico da 40 anni, pur di nascondere il fallimento della politica governista di Rifondazione - afferma il senatore -. Ma se il governo cade, cade non per Turigliatto ma perché taglia il ramo sul quale è seduto, quello del consenso popolare". Ammette che la decisione del partito "fa male", ma avverte che "farà male anche a Rifondazione" che se la prende con lui per non vedere che in realtà "ha perso la bussola, non è più forza di alternativa, ma di compromessi governativi". Le sue dimissioni da senatore sono confermate, ora Palazzo Madama deve votarle.

Nel Prc però c'è chi non è d'accordo con il provvedimento di allontanamento. La componente Sinistra critica ha espresso "totale solidarietà politica, umana e morale" a Turigliatto chiedendo un congresso straordinario del partito, e presenterà ordini del giorno affinché la decisione venga revocata. Lo ha annunciato il deputato di Rifondazione Salvatore Cannavò, rendendo noto che domani non parteciperà al voto di fiducia al governo.(Italia Estera) -



 
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