26 feb 2007 | Liberati i due tecnici Lucio Moro e Luciano Passarin, rapiti in Nigeria il 23 febbraio. |
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ROMA, 26 FEB - (Italia Estera) - Sono stati liberati i due tecnici dell' Impregilo Lucio Moro e Luciano Passarin, rapiti in Nigeria il 23 febbraio. Lo ha confermato la Farnesina. Non si conoscono le modalità della liberazione, né gli autori del sequestro di Moro e Passarin, ma si sa che i due sono in buona salute.
Lucio Moro e Luciano Passarin, friulani, dipendenti di una società collegata all' Impregilo, la PGH, sono stati rapiti venerdì scorso a circa 45 chilometri da Port Harcourt, nel Delta del Niger, a conclusione di una sparatoria. Un altro italiano, pure lui dipendente dell' Impregilo, è invece riuscito a scappare. I guerriglieri, che hanno usato armi automatiche nello scontro a fuoco che hanno ingaggiato con un gruppo di soldati che fungevano da scorta, hanno assaltato il cantiere dell' Impregilo arrivando, via fiume, a bordo di veloci motobarche. La banda ha agito intorno alle 10 del mattino, mentre il gruppo - di cui, con gli italiani, facevano parte anche due tecnici turchi - stava effettuando, protetto dalla scorta, una serie di sopralluoghi su alcuni ponti. Lucio Moro, di Porpetto (Udine), nella bassa friulana, ha 47 anni; Luciano Passarin, di Tolmezzo (Udine), in Carnia, ha 49 anni. La Impregilo, nella zona di Port Harcourt, sta realizzando 40 chilometri di strade e cinque ponti. Moro si trovava in Nigeria dal luglio dello scorso anno, Passarin dal settembre del 2005.
Annamaria Carella non ha voluto commentare la notizia della liberazione, in Nigeria, dei due tecnici dell'Impregilo rapiti tre giorni fa. Carella è la moglie di Cosma Russo, sequestrato dai guerriglieri del Movimento per la liberazione del Delta del Niger (Mend) il 7 dicembre 2006 e tuttora è ostaggio con un altro tecnico italiano, Francesco Arena.
"Stiamo verificando ciò che è accaduto", ha dichiarato il viceministro degli Esteri Franco Danieli aggiungendo che "ora lavoriamo per riportarli il prima possibile in Italia", tenendo conto delle "difficoltà tecniche"."Potremo festeggiare quando Moro e Passarin saranno in Italia", ha detto ancora Danieli.
"Viva soddisfazione" è stata espressa dal vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema che ha tenuto a sottolineare come la Farnesina continui a perseguire con il massimo impegno e determinazione anche la liberazione dei due tecnici italiani dell'ENI tuttora tenuti in ostaggio dal Mend (Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger). Ma il caso di Francesco Arena e Cosma Russo, ha precisato Danieli, "é connotato da dinamiche e motivazioni in parte diverse e più complesse" rispetto a quello dei due dipendenti dell' Impregilo.
La situazione degli altri due ostaggi italiani si è complicata per esplicita affermazione del Mend. La prigionia di Arena e Russo non finirà presto e la detenzione sarà più dura.
Per questo inusuale sequestro oggi ci sono stati comunicati e dichiarazioni del Movimento per l'Emancipazione del delta del Niger.
Il Mend ha fatto sapere che saranno tenuti in isolamento e che non saranno liberati prima di molto tempo. Forse dopo le elezioni di maggio.
Franco Arena e Cosma Russo, i due tecnici italiani dell'Eni, rapiti 80 giorni fa in Nigeria dai guerriglieri del Mend, il movimento indipendentista per l'emancipazione del delta del Niger, sarebbero "sfiduciati, stanchi e duramente provati dalla lunga prigionia, in un isolotto tra serpenti, scimmie e zanzare", lo afferma un loro collega di Gela, Giuseppe Faraci (tornato a casa e non più ripartito per il Paese africano) il quale ha ricevuto una telefonata di Arena pochi giorni fa.(Italia Estera) -
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