24 feb 2007 | PERU’: Al filosofo Gianni Vattimo consegnata la laurea honoris causa |
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LIMA, 24 FEB (Italia Estera) - Gianni Vattimo uno dei piu' importanti pensatori contemporanei, Cattedratico dell'Universita' di Torino, considerato il successore di Nietzsche e di Heldegger, è a Lima grazie alla collaborazione del Centro Culturale Spagnolo.
Nel corso di una solenne cerimonia il Prof.Vattimo ha ricevuto nella prestigiosa Universidad Nacional Mayor de SAN MARCO di Lima dalle mani del Rettore della UNMSM Dr. Luis Izquierdo Vasquez la medaglia e la laurea honoris causa, presenti filosofi e studiosi peruani e spagnoli e l'Ambasciatore d’Italia in Peru' Fabio De Nardis. Il Prof Vattino l’aggiungerà alle altre lauree honoris causa che ha già ricevuto: quelle dell'Università di La Plata (Argentina, 1996), Palermo (Argentina, 1998), Madrid (2006).
La cerimonia e stata preceduta dalla presentazione dell’insigne cattedratico italiano con un discorso del Dott. Jose' Ignacio Lopez Soria professore di filosofia che ha descritto nei dettagli il pensiero filosofico del Prof. Gianni Vattimo.
Nelle sue opere, Vattimo ha proposto una interpretazione dell'ontologia ermeneutica contemporanea che ne accentua il legame positivo con il nichilismo, inteso come indebolimento delle categorie ontologiche tramandate dalla metafisica e criticate da Nietzsche e da Heidegger. Un tale indebolimento dell'essere, che non si attribuisce più caratteristiche forti ma si riconosce più legato al tempo, alla vita e alla morte, è la nozione guida per capire i tratti dell'esistenza dell'uomo nel mondo tardo moderno, e (nelle forme della secolarizzazione, del passaggio a regimi politici democratici, del pluralismo e della tolleranza) rappresenta anche il filo conduttore di ogni possibile emancipazione.
Rimanendo fedele alla sua originaria ispirazione religioso-politica, ha sempre coltivato una filosofia attenta ai problemi della società. Il "pensiero debole", che lo ha fatto conoscere in molti paesi, è una filosofia che pensa la storia dell'emancipazione umana come una progressiva riduzione della violenza e dei dogmatismi e che favorisce il superamento di quelle ingiustizie sociali che da questi derivano.
Egli è riconosciuto come il piu´importante filosofo contemporaneo vivente per la sua analisi sull'influenza dei mezzi di comunicazione e la societa'.
Seguendo le implicazioni politico-sociali della sua ispirazione filosofica, Vattimo si è poi impegnato appunto in politica, dapprima nel Partito Radicale, in qualità di rappresentante del “Fuori” (un impegno costante, quello contro le discriminazioni sessuali, che lo ha portato a partecipare negli ultimi anni, in qualità di Invitato permanente, al direttivo nazionale del Coordinamento Omosessuale DS); poi nel gruppo “Alleanza per Torino” in occasione delle prime elezioni comunali maggioritarie (1993) della sua città, e tre anni dopo, nella campagna elettorale dell'Ulivo.
Nel 1999 è stato eletto deputato al Parlamento di Strasburgo per i Democratici di Sinistra, nel gruppo del Partito Socialista Europeo. Qui ha partecipato ai lavori della Commissione per la cultura, la gioventù, l’istruzione, i mezzi d’informazione e lo sport, e della Commissione per i diritti e le libertà dei cittadini, la giustizia e gli affari interni. E’ stato inoltre membro della Commissione temporanea sul sistema di intercettazione satellitare “Echelon”, e delle Delegazioni Interparlamentari UE-Cina e UE-Sudafrica; si è occupato anche, tra l’altro, di istruzione e formazione, università (programmi Erasmus e Socrates), ricerca e sviluppo, media, tossicodipendenze, diritti civili e sociali, diritti degli animali, senza dimenticare l’apporto dato all’opposizione al governo di centrodestra italiano. In polemica con il gruppo dirigente dei DS, nel 2004 ha lasciato il partito e ha accettato la candidatura al Parlamento europeo con il Partito dei Comunisti Italiani, senza risultare eletto. Oggi insegna Filosofia Teoretica all’Università di Torino.
Collabora come editorialista a diversi giornali italiani e stranieri: La Stampa, Il Manifesto, L'Unità, L'Espresso, El Pais (Spagna), Clarin (Argentina).
Carmine Ragucci/Italia Estera
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