ROMA.- Nuovo smacco per la maggioranza a Palazzo Madama nel dibattito sull`allargamento della base militare americana di Vicenza autorizzato il 17 gennaio scorso dal governo.
A sorpresa l'aula di Palazzo Madama ha votato a favore dell'ordine del giorno di Roberto Calderoli (Lega), fatto proprio da tutta l'opposizione, di approvazione delle comunicazioni del governo rese dal ministro Arturo Parisi sul raddoppio della famigerata base americana. La maggioranza aveva votato contro. I voti a favore sono stati 152, i no sono stati 146, 4 gli astenuti, ovvero i senatori Gavino Angius, Massimo Brutti, Domenico Fisichella e Paolo Bodini.
Dopo la sconfitta l'Unione ha rinserrato le fila. L'aula ha così approvato anche l'odg della maggioranza, nonostante la richiesta dell'opposizione di non mettere ai voti un ''documento già bruciato'', che prende atto delle dichiarazioni del governo e lo impegna a convocare la Conferenza sulle servitù militari. Una richiesta quest'ultima fatta dall'Unione per arrivare ad una ''soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli, altrettanto legittimi, delle popolazioni locali".
''E' paradossale'', è il secco commento del ministro della Difesa, Arturo Parisi (nella foto) per il quale ''è necessario un chiarimento profondo. La politica estera e di difesa è una cosa troppo seria, qualche volta addirittura drammatica. Ne parlerò innanzi tutto con il presidente del Consiglio".
Il presidente dei senatori dell'Ulivo Anna Finocchiaro definisce "strumentale" l'ordine del giorno presentato dall'opposizione e avverte: "Quella di oggi è una vittoria politica del centrodestra, ma è improponibile trarne qualche riferimento sulla tenuta del governo Prodi e sulla sua legittimazione a governare".
Diversa la lettura dell'opposizione che chiede le ''dimissioni'' del Governo. "L'Unione, che voleva bocciare il governo, è stata clamorosamente battuta - ha dichiarato Altero Matteoli (An) - in Aula dal centrodestra sulla politica estera. E' paradossale. Il governo ne prenda atto e rassegni subito le dimissioni. Diversamente attendiamo l'autorevole intervento del Capo dello Stato".
Intervenendo nell'aula di Palazzo Madama per la discussione delle mozioni, il ministro della Difesa Arturo Parisi ha dichiarato che la disponibilità a "corrispondere alle richieste avanzate dagli Stati Uniti" viene confermata dal premier Romano Prodi, in virtù dei rapporti di "amicizia e collaborazione", lo scorso 16 gennaio e "tale decisione viene trasferita dal ministro degli Esteri al segretario di Stato americano Condoleezza Rice alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles, lo scorso 26 gennaio".
Parisi ha nuovamente assicurato che "il governo vigilerà" sul fatto che siano "rispettate le esigenze poste dalla comunità locale" rispetto al territorio, alla viabilità, ai servizi". Sarà altresì "dovere del governo - ha detto il ministro - assicurare la massima vigilanza sul rispetto degli accordi bilaterali per quello che riguarda gli impieghi operativi" della base stessa.
l presidente del Consiglio Romano Prodi ha deciso di convocare un vertice di maggioranza per riaffermare le linee di politica estera dopo il nuovo smacco per la maggioranza a Palazzo Madama nel dibattito sull`allargamento della base militare americana di Vicenza autorizzato il 17 gennaio scorso dal governo. Lo si apprende da un comunicato di palazzo Chigi diramato in serata. (Italia Estera) -