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Messaggero di sant'Antonio
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01 feb 2007Si riparla di assistenza sanitaria e di altro - Italia Estera intervista l'on. Sal Ferrigno

ROMA, 1 FEB.  (Italia Estera) - L’on. Salvatore Ferrigno eletto deputato per la Casa delle Libertà, nella Circoscrizione Estero, America Settentrionale e Centrale, avvicinato da Italia Estera, a proposito delle affermazioni contenute nell’articolo di Franco Santellocco, ha dichiarato che “non gli interessano le primogeniture”. “vado avanti con il mio  programma elettorale e mi fa piacere che ci sono altri disegni di legge ed  altre iniziative analoghe.  L’importante è riuscire a realizzare una simile iniziativa in favore degli italiani all’estero . Tutti gli iscritti all'AIRE dovranno avere la possibilità di iscriversi all'Anagrafe Sanitaria in modo tale da poter usufruire anche in Italia dell'assistenza necessaria, in caso di bisogno.  
“Lo ripeto per l’ennesima volta: Gli Italiani all’estero non possono e non debbono essere considerati italiani di serie B.
 
Ferrigno coglie a volo l’occasione per ripetere che lui a Roma non ci sta per fare il turista, ma per  chiedere in  Parlamento il rispetto per gli Italiani all’Estero. Poi, nella foga concitata con cui  è solito esprimersi, vuole  di colpo ricordare le sue iniziative legislative a cominciare dalla proposta di legge  sulla cosa che più sta a cuore agli italiani all'estero, ossia la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana.
 
E prosegue:”Il mio rammarico è che questa legge è bloccata perché contestualmente si vuole approvarne una che tratti sia dei cittadini italiani all'estero che degli immigrati in Italia, e io non voglio  cedere a un ricatto politico. Si devono approvare separatamente. Gli italiani all'estero devono avere una legge solo loro". Altri disegni di legge da me presentati sono quelli riguardanti i vantaggi fiscali per i residenti all'estero, introducendo la possibilità di sconto per l'acquisto della prima casa, che è stato tolto con la Finanziaria
Ferrigno non si stanca di ripetere: “Si deve introdurre una vera uguaglianza tra gli italiani residenti in Italia e quelli residenti all'estero”. Poi aggiunge: “ci sono altre proposte che sto per presentare.  Una di queste concerne l'istituzione di corsi di italiano per i ragazzi all'estero in modo da far sì che non si allontanino dalla loro cultura di provenienza".
Ferrigno alla domanda se qualcuno dei suoi colleghi che siedono in  Parlamento ha fatto meno,  risponde che  “questo dipende  dal fatto che "sono troppo vincolati ai partiti".  Poi ritorna su quello che ha già detto nei giorni scorsi (Vedi Italia Estera) e si domanda perché non è stato mai invitato ad una trasmissione televisiva a Rai International, che  ” fa davvero molto poco per informare gli italiani all'estero”. Purtroppo ­-  conclude allargando le braccia  - , siamo considerati dei parlamentari di serie B . Ma io non ci stò". (Vedi altro servizio Italia Estera)

 




 
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