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21 dic 2006FINANZIARIA, la Camera dice sì con 337 voti a favore e 262 contrari. Passano anche la manovra economica e i conti di bilancio - Le disposizioni che interessano le collettività italiane all’estero

ROMA, 21 DIC. (Italia Estera) - La Camera dice si' alla fiducia chiesta dal governo Prodi sulla finanziaria con 337 voti a favore e 262 contrari. A Montecitorio passano anche la manovra economica e la legge di bilancio.

"E' un ottimo risultato. I conti tornano a posto. Abbiamo evitato l'emergenza finanziaria". Lo dice il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa commentando il via libera della Camera alla finanziaria. Ora, dice, tocca alla riforma delle pensioni: "Cominceremo a discutere da gennaio. C'é già un memorandum d'intesa con i sindacati". "Bisogna pensare ai giovani", mentre "l'eta' media di vita si sta alzando", sottolinea il ministro che conferma anche l'ipotesi ''incentivi''.
 
Il maxi emendamento votato oggi e preparato dalla Commissione Bilancio che in un solo articolo, composto da 1400 comma, condensa la Legge Finanziaria per il 2007 prevede specifiche disposizioni che interessano  le collettività italiane all’estero.
Il comma 947  prevede "per le politiche generali concernenti le collettività italiane all’estero, la loro integrazione, l’informazione, l’aggiornamento e la promozione culturale a loro favore, la valorizzazione del ruolo degli imprenditori italiani all’estero nonché il coordinamento delle iniziative relative al rafforzamento e alla razionalizzazione della rete consolare, è autorizzata la spesa di 24 milioni di euro per l’anno 2007 e 14 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009".
 
In merito alla ristrutturazione e alla valorizzazione delle rappresentanze diplomatiche, il comma 404, alla lettera g, prevede "l’avvio della ristrutturazione, da parte del Ministero degli affari esteri, della rete diplomatica, consolare e degli istituti di cultura in considerazione del mutato contesto geopolitico, soprattutto in Europa, ed in particolare all’unificazione dei servizi contabili degli uffici della rete diplomatica aventi sede nella stessa città estera, prevedendo che le funzioni delineate dagli articoli 3, 4 e 6 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2000, n. 120, siano svolte dal responsabile dell’ufficio unificato per conto di tutte le rappresentanze medesime".
 
Secondo quanto disposto dal comma 568, relativo al personale della Farnesina, si autorizza, a decorrere dal 2007, una spesa di 6 milioni di euro "da destinare, attraverso la contrattazione collettiva nazionale integrativa, all’incentivazione della produttività del personale delle aree funzionali in servizio presso il Ministero degli affari esteri in relazione all’incremento dei compiti ad esso assegnati e connessi al supporto delle missioni umanitarie, di stabilizzazione e di ricostruzione in atto, di cui alla legge 4 agosto 2006, n. 247, e al decreto-legge 28 agosto 2006, n. 253, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 ottobre 2006, n. 270, ivi incluse la gestione e l’amministrazione degli interventi".
 
Il comma 1321prevede l’incremento dei contrattisti. Esso  stabilisce che "per assicurare il rispetto degli obblighi derivanti dagli impegni assunti in sede europea finalizzati al contrasto della criminalità organizzata e dell’immigrazione illegale, per le esigenze connesse alla componente nazionale del "Sistema d’informazione visti", nei limiti dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, il contingente degli impiegati a contratto degli uffici all’estero, di cui all’articolo 152 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modificazioni, è incrementato di non più di 65 unità".
 
Per il funzionamento della rete diplomatica  il comma 569 dispone che "una quota delle maggiori entrate di ciascun anno provenienti dalla applicazione della tariffa consolare di cui all’articolo 56 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 200, certificate con decreto del Ministro degli affari esteri, nel limite di 10 milioni di euro annui, è destinata al funzionamento e alla razionalizzazione delle sedi all’estero".
 
Sulla razionalizzazione del patrimonio immobiliare italiano all’estero, sono dedicati due comma: il 1315 prevede che il Ministero degli Esteri, avvalendosi della collaborazione dell’Agenzia del demanio, entro il 30 luglio dell’anno prossimo dovrà elaborare "un piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato ubicato all’estero, procedendo alla relativa ricognizione, alla stima, nonché, previa analisi comparativa di costi e benefici, alla individuazione dei cespiti per i quali proporre la dismissione". Il 1316 prevede che il Ministero, sulla base del comma precedente, individui con proprio decreto "gli immobili da dismettere, anche per il tramite dell’Agenzia del demanio".
 
Il  comma 779 è dedicato al calcolo della pensione maturata secondo contributi versati in Paesi diversi. E quanto interessa a  molti dei nostri connazionali all’estero. C’è un chiarimento molto importante: "l’articolo 5, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1968, n. 488, e successive modificazioni, si interpreta nel senso che, in caso di trasferimento presso l’assicurazione generale obbligatoria italiana dei contributi versati ad enti previdenziali di Paesi esteri in conseguenza di convenzioni ed accordi internazionali di sicurezza sociale, la retribuzione pensionabile relativa ai periodi di lavoro svolto nei Paesi esteri è determinata moltiplicando l’importo dei contributi trasferiti per cento e dividendo il risultato per l’aliquota contributiva per invalidità, vecchiaia e superstiti in vigore nel periodo cui i contributi si riferiscono. Sono fatti salvi i trattamenti pensionistici più favorevoli già liquidati alla data di entrata in vigore della presente legge".
 
Il comma 1323 prevede il rilascio delle carte di identità all’estero dal 1 giugno 2007.  "Gli uffici Consolari sono autorizzati a rilasciare e a rinnovare la carta d’identità a favore dei cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti al registro dell’AIRE. Il costo per il rilascio e il rinnovo della carta d’identità è fissato in misura identica a quello previsto per i cittadini italiani residenti in Italia".
 
All’informazione italiana all’estero sono dedicati due comma. Nel 720, il conferimento di contributi alle imprese editrici e alle emittenti radiotelevisive, comunque costituite, che editino giornali quotidiani trasmettano programmi in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige é previsto, retroattivamente: "a decorrere dal 1º gennaio 2002 i contributi di cui ai commi 8 e 11 (contributi fissi e variabili) e in misura, comunque, non superiore al 50 per cento dei costi complessivi, compresi gli ammortamenti, risultanti dal bilancio dell’impresa stessa, sono concessi ai giornali quotidiani italiani editi e diffusi all’estero a condizione che le imprese editrici beneficiarie possiedano i requisiti di cui alle lettere b), c), d) e g) del comma 2 del presente articolo. Tali imprese devono allegare alla domanda i bilanci corredati da una relazione di certificazione da parte di società abilitate secondo la normativa dello Stato in cui ha sede l’impresa".
 
Il comma 1249 riguarda, invece, la riforma dell’editoria. Esso prevede che "in attuazione del principio costituzionale del pluralismo dell’informazione e al fine di tutelare e promuovere lo sviluppo del settore dell’editoria, il Governo elabora, entro sei mesi dall’approvazione della presente legge, una proposta di riforma della disciplina dello stesso settore. La riforma dovrà essere riferita tanto al prodotto quanto al mercato editoriale e alle provvidenze pubbliche ed essere indirizzata a sostenere le possibilità di crescita e di innovazione tecnologica delle imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro, in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica e con la normativa europea. In particolare la riforma dovrà tenere conto della normativa europea in materia di servizi postali, privilegiando quali destinatarie delle agevolazioni tariffarie, le imprese editoriali di minori dimensioni, l’editoria destinata alle comunità italiane all’estero e le imprese no profit".  (Italia Estera) -



 
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