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17 dic 2006”LA PICCOLA ROMA DEGLI ABRUZZI” IN UNA MOSTRA A BRUXELLES DAL 22 DICEMBRE

BRUXELLES, 15 DIC (Italia Estera) -  Si terrà a Bruxelles dal prossimo 22 dicembre, presso il prestigioso Museo dell’Arte e della Storia del Parco del Cinquantenario, l'attesissima mostra archeologica: “La piccola Roma d’Abruzzo”, dedicata agli scavi archeologici di Alba Fucens in Abruzzo.
 
L‘iniziativa è promossa dal Ministero federale belga per la politica scientifica, in collaborazione con l’Accademia Belgica di Roma e la Regione Abruzzo - Assessorato ai beni culturali e si protrarrà sino al 4 marzo 2007, per poi trasferirsi a New York nel mese di ottobre dello stesso anno. L’evento è stato a sua volta preceduto da una mostra di contenuto analogo: “Poco grano molti frutti” - da Silio Italico. Cinquant’anni di archeologia ad Alba Fucens, ospitata dall’Accademia Belgica di Roma, dal 31 ottobre al 10 dicembre scorsi.
 
L’attività di scavo dell’Accademia Belgica ad Alba Fucens risale all’immediato dopoguerra quando le accademie straniere iniziarono in Italia una collaborazione scientifica su temi e luoghi della storia che portò in particolare i Belgi, in un periodo compreso tra gli anni Cinquanta e Settanta, a compiere un grande lavoro di scavo, analisi ed approfondimento sul sito di Alba Fucens, che ha visto protagoniste tre generazioni di archeologi, l’unico in Abruzzo ad aver goduto di una tale continuità di ricerche.
 
Dopo cinquant’anni di scavi e prima di avviarne di nuovi, la mostra si sofferma a riflettere sul percorso archeologico condotto ad Alba Fucens, tracciando un quadro storico delle ricerche compiute in collaborazione con l’Accademia Belgica tra il 1949 e il 1979.
 
In relazione a questa importante iniziativa va segnalata una singolare coincidenza: l’attuale Ambasciatore del Belgio a Roma è Jean De Ruyt (nella foto), figlio dell’archeologo De Ruyt, pioniere della ricerca ad Alba e collaboratore di De Visscher, tra i primi ad intraprendere gli scavi. Una passione, quella per l’archeologia, fortemente sentita da Jean De Ruyt e condivisa anche con due sorelle archeologhe.
Nel commento dell’Ambasciatore, il senso profondo di questo impegno:  
“Per tanti secoli dopo la fine dell’Impero Romano, la città di Alba Fucens è rimasta sepolta ai piedi del Monte Velino, in questo luogo così impressionante nel cuore dell’Abruzzo. Si vedeva solo la chiesa di San Pietro, costruita con le colonne del Tempio di Apollo. Il lago Fucino era sparito ed un terremoto aveva distrutto il paese che era stato costruito sulla collina di fronte. Ma il Soprintendente alle Antichità Cianfarani era un visionario e, poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, suggerì al primo Direttore dell’Academia Belgica di Roma di provare a riscoprire la città. Con l’aiuto di mio padre, Franz De Ruyt, e poi di Joseph Mertens - anche lui diventerà Direttore dell’Academia Belgica - si svolsero gli scavi di Alba Fucens.
In questa mostra vedremo quello che è stato scoperto, ma anche come si sono svolti gli scavi. Spero che quell’esperienza esemplare di cooperazione culturale tra l’Italia ed il Belgio contribuirà anche a far conoscere meglio l’Abruzzo.”
UN PO' DI STORIA
Alba Fucens è l'antica città colonizzata dai Romani alla fine della Guerra Sociale nel 450-304 a.C., sorta presso l'antico lago Fucino. La vicinanza della città con le acque del lago che lambivano il suo territorio fu provata nel 1973 quando fu scoperto un cippo presso Luco dei Marsi, detto De Rosa, dal nome dei fratelli Sinibaldo ed Ersilio De Rosa che lo trovarono durante l'aratura del loro campo.

L'antica città, posta su di un colle dalle tre cime (S. Pietra, S. Nicola e Pettorino), è situata a circa 1000 metri d'altitudine tra il Velino ed il lago Fucino (donde l'appellativo di Fucens o Fucentia) nel territorio degli Equi, dove i Romani nel 303 a.C.,sterminati gli Equi, fondarono una colonia latina di 6000 anime eretta poi a municipio.

Attraversata da un'importante arteria di comunicazione, quale la Via Valeria (ancora oggi un cippo miliario indica la distanza da Roma), prolungamento della Tiburtina, costituiva il crocevia dell'Italia centrale per i traffici romani e rappresentava pertanto un centro strategicamente rilevante.

Nota per la sua fedeltà a Roma, durante la guerra annibalica e quella sociale, fu luogo di confino pubblico e prigione di Stato. Tra gli altri, furono qui relegati Siface re di Numidia (207 a.C.) e Perseo re di Macedonia (171 a.C.).

Le ceramiche, la produzione scultorea ed i ritratti (dello pseudo-Silla e di giovinetto), sono di ottima fattura.

Al periodo imperiale risalgono tentativi di bonifica del lago Fucino ed interventi di notabili indigeni nella costruzione di edifici sacri e nella ripartizione del terreno, in lotti quadrati di uguale misura, da assegnare in proprietà privata agli abitanti romani e latini.
Precedenti all'arrivo dei coloni sono le mura di fortificazione poligonali del periodo italico, formate da blocchi squadrati e con un tracciato che asseconda gli andamenti altimetrici del terreno.
 
La porta occidentale, larga 10 metri, costituiva l'accesso principale in città dalla Via Valeria; quella settentrionale, ampia 4 metri, era affiancata da pareti che si dischiudevano verso l'interno; ed infine, quella meridionale, di età posteriore, conduceva all'anfiteatro e presentava un bastione poligonale a pianta quadrata.
 
L'impianto urbanistico è regolare ed è composto di strade che intersecandosi formano una sorta di scacchiera. La via principale percorre l'intero asse centrale della città.

Tra le altre strade, caratteristica è la via dei Pilastri, parallela alla Via Valeria, così denominata per la presenza di pilastri in pietra, tre dei quali sono stati rialzati, che formavano il porticato di alcune botteghe che s'affacciavano sull'omonima via: nella seconda bottega si può ancora riconoscere un Thermopolium (vendita di bevande) con relativa vasca.

Nel settore pubblico insieme al comizio, alla basilica, alle terme e al santuario di Ercole vi è anche il macellum, con varie botteghe ed ai margini, tra la Via Valeria e la Via dei Pilastri, il foro (fine IV secolo a.C.) di foggia rettangolare e circondato da edifici, probabilmente tempietti.

A Nord della città v'era il comizio (III secolo a.C.): un edificio circolare inscritto in un quadrato, con la porta assiale.
Sul lato opposto c'era un portico con un triplice colonnato tardo repubblicano.

A Sud del portico era posta la basilica, di epoca sillana, che, suddivisa in navate, aveva tre ingressi sul lato principale.
All'interno dell'edificio sacro si possono ammirare i pavimenti e le pitture parietali (II secolo a.C.). Visibile è anche la pianta delle tabernae aperte sulla via principale.

Più a Sud troviamo le terme (I-II secolo d.C.), documentate da iscrizioni che attestano vari interventi edilizi. Un'area porticata di 83 metri per 36 ospita il santuario di Ercole (I secolo a.C.). Due colonne immettono in uno spazio che custodiva un altare con la statua di Ercole a banchetto; il pavimento è costituito da un mosaico con tessere bianche e nere.

A Est del santuario sorgeva il teatro (I secolo a.C.): la cui cavea semicircolare, era ricavata dalle pendici del colle sovrastante.
Attorno al I secolo a.C. nasce anche l'acquedotto.
A Sud troviamo l'anfiteatro (periodo giulio-claudio) che, scavato nella roccia ed adiacente alle mura meridionali della città, misurava 96 metri per 79 ed ospitava le esibizioni dei gladiatori, documentate da molte iscrizioni: oggi si riconoscono ancora i parapetti a protezione delle belve lungo il perimetro dell'arena.

Dello stesso periodo sono i templi ed anche le terme che presentano un bel mosaico d'ingresso, visibili sono anche gli ambienti del Tepidarium, Calidarium e Frigidarium che conservano la canalizzazione delle acque che, insieme a quelle reflue, erano di servizio anche alla Lavanderia. Restano inoltre vestigia di un tempio tuscanico incorporato nella romanica chiesa di San Pietro del XII secolo edificata sui resti del tempio di Apollo del III a.C. Nuovi scavi hanno portato alla luce alcune abitazioni signorili, una delle quali conserva un'affresco raffigurante un felino (Italia Estera) -
 



 
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