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14 dic 2006Cisterne in Brasile, ecco l'acqua buona per oltre 5600 persone

Presentati dallaRegione Toscana i risultati del progetto di cooperazione internazionale in una delle zone più povere del paese
SAN PAOLO (BRASILE), 14 DIC. (Italia Estera) - Si chiama  Serra dos Dois Irmaos  ed è situata nel nord Est del Brasile, fra gli stati di Bahia e Piauì. E' una regione  dove piove solo alcuni mesi all'anno, e dove l'aridità si protrae per lunghi mesi,  da un minimo di 6  fino anche a  9-10 mesi. Finora la gente del posto, poverissima, era costretta a percorrere chilometri a piedi per approvvigionarsi di qualche secchio d'acqua, per lo più stagnante e insalubre. E di solito questo compito ingrato e faticoso  toccava alle donne. Eppure la soluzione  a  questi problemi non è difficile:  basta costruire cisterne per raccogliere l'acqua piovana durante la stagione delle piogge e permettere alle famiglie di avere una scorta sufficiente per affrontare i lunghi mesi di secca.
Ma nella zona, dove la percentuale di poveri va dal 65 a oltre il 77 per cento e quella di indigenti supera talvolta anche il 50%,  mancano le risorse per farlo. 
Il governo Brasiliano ha per questo lanciato il programma "Un milione di cisterne" e nell'ambito di questo progetto la Toscana, che nel 2004 ha firmato un importante accordo di cooperazione internazionale,  collabora alla costruzione di un migliaio di cisterne. 
Il lavoro, suddiviso in due progetti realizzati da Cospe e Ucodep, sostenuti rispettivamente da Coop Italia e dal sistema delle Autonomie Toscane (attualmente una settantina di comuni e 4 province), Fondazione Mps, Associazione Arte Continua e sindacato pensionati Cia, sotto il coordinamento della Regione Toscana,  è ormai vicino alla conclusione.
Il punto della situazione è stato fatto a Firenze, presso la sala rossa di Palazzo Medici Riccardi, alla presenza dei rappresentanti di tutti i soggetti che partecipano al progetto e della coordinatrice brasiliana dell'iniziativa, Salete Pereira.
E' stato proiettato anche un video  che, oltre a illustrare gli scopi e le modalità dell'iniziativa, con interventi del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e con immagini delle visite effettuate in Brasile dalla delegazione Toscana, mostra le fasi della costruzione delle cisterne e i criteri di assegnazione alle famiglie. Fra le priorità quella che vede il capofamiglia donna, il numero dei componenti di ogni nucleo familiare e il numero di bambini e adolescenti che ne fanno parte. E' fra i bambini infatti che l'indice di povertà nella  zona sale fino a sfiorare il 90% e  quello di indigenza giunge a superare il 71%.
Complessivamente sono previste 1022 cisterne e al momento ne sono state costruite 879. Per la fine dell'anno si conta di arrivare al completamento del programma con  tutte le 1022 cisterne e con la realizzazione di una serie di attività di formazione per la produzione e trasformazione di alimenti, in modo da rafforzare le condizioni di igiene e di sicurezza alimentare delle famiglie. Le 1022 famiglie alle quali sono assegnate le cisterne realizzate grazie al progetto sostenuto dalle istituzioni e organizzazioni toscane e da Coop Italia sono composte in media da 5-6 membri e appartengono a 29 diverse comunità rurali. Le persone che ad oggi possono disporre dell'acqua sono 3806, a fine progetto saranno 5621.
 
Questo il dettaglio delle 879 cisterne, ciascuna della capienza di 16 mila litri, realizzate ad oggi. Nello stato di Bahia risultano completate 570 cisterne, localizzate nei municipi di Campo Alegre de Lourdes (285), Remanso (135), Pilão Arcado (75).
Nel municipio di Casa Nova è stata ultimata la costruzione del 50% delle 150 cisterne previste.
Nei 5 comuni del Piaui interessati dal progetto, i lavori di costruzione sono stati conclusi a Sao Lourenço (60) e Dom Inocençio (67) e Dirceu Arcoverde (60). Nei Municipi di Fartura, e Varzea Branca sono state costruite ad oggi 122 cisterne delle 190 previste.(Italia Estera) -



 
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