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13 dic 2006Italiani all’estero: Un’analisi comparata dell’Uim sui siti istituzionali delle Regioni

ROMA, 13 DIC (Italia Estera) -  La Uim ha eseguito un’attenta analisi comparativa sui siti istituzionali delle regioni per la parte specifica dedicata ai corregionali all'estero. Andando ad evidenziare le buone prassi messe in atto dalla Regione vincitrice, il Piemonte, l'iniziativa si pone l'obiettivo di sensibilizzare tutte le Regioni italiane a migliorare e potenziare le proprie offerte a favore dei corregionali all'estero. Questi i risultati emersi  
Premessa
Sin dalla propria fondazione la Uim si è data come compito prioritario l’analisi ed il monitoraggio comparativo delle politiche regionali in materia di emigrazione. Si tratta di prendere in esame provvedimenti, misure, iniziative pensate e realizzate (o meno) per gli italiani all’estero, individuando, caso per caso, la Regione in grado di offrire il servizio migliore.
Già nel 2005 la Uim, in occasione delle elezioni regionali, aveva messo a confronto i programmi politici dei diversi candidati alla Presidenza delle Regioni, facendo specifica attenzione al trattamento di misure ad hoc per gli emigrati. Negli ultimi mesi invece, la Uim si è interrogata su quale sia l’attenzione e l’importanza che le singole Regioni assegnano ai corregionali all’estero nel contesto dei loro siti istituzionali. Ha effettuato quindi un’analisi comparativa mettendo a confronto i siti delle 20 Regioni italiane, ed individuando quello che va maggiormente incontro alle esigenze degli utenti residenti all’estero.
Con la scelta e la premiazione della Regione più meritevole la Uim vuole contribuire a dare maggiore visibilità alle buone prassi concretamente attuate, e intende fungere da stimolo a tutte le Regioni affinché potenzino e affinino le proprie misure a favore dei corregionali all’estero.

Nota metodologica

Ogni Regione ha utilizzato criteri diversi nella predisposizione del proprio sito. Questo ha reso più difficile comparare tra loro i siti istituzionali delle 20 Regioni italiane (per il Trentino Alto Adige si sono presi in esame due siti: quello della Provincia di Trento e quello della Provincia di Bolzano). Al fine di rendere la valutazione il più oggettiva possibile la Uim ha preso in considerazione diversi parametri di paragone. Nello specifico abbiamo verificato la presenza o meno dei seguenti elementi:
·       la facilità ad accedere alla sezione dedicata ai corregionali all’estero,
·       la predisposizione di accorgimenti tecnici per agevolare l’accesso alle informazioni, senza dover ricorrere al motore di ricerca del sito,
·       la presenza delle leggi in materia di emigrazione,
·       la facilità di accesso alle informazioni sui finanziamenti e l’aggiornamento dei bandi,
·       la trattazione di tematiche di particolare interesse per i corregionali all’estero (cittadinanza, voto, questioni previdenziali e sanitarie, rientro),
·       la presenza di un coordinamento tra le politiche regionali per l’emigrazione quelle relative alle questioni internazionali,
·       l’indicazione degli indirizzi delle sedi associative di corregionali all’estero,
·       l’indicazione dei nominativi e degli indirizzi dei componenti delle consulte,
·       la presenza di notizie aggiornate di attualità,
·       la segnalazione dei corsi di formazione offerti per corregionali emigrati, in Regione e all’estero,
·       la predisposizione di un corso telematico di lingua e cultura italiana,
·       l’esistenza di una sezione dedicata alla storia dell’emigrazione regionale,
·       l’esistenza di una sezione riepilogativa sui dati dei corregionali emigrati e rientrati.

Gli italiani all’estero: una priorità solo per sette Regioni su venti

Soltanto sette Regioni su venti danno immediata visibilità ai corregionali all’estero, citandoli sulla loro Home page e prevedendo l’accesso diretto ad uno spazio predisposto ad hoc per loro. Si tratta di Piemonte, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia, Marche, Basilicata, e Calabria (anche se quest’ultima prevede però il solo accesso ad una rivista on-line per i calabresi nel mondo).

Soprattutto i primi cinque siti sono da prendere a modello, per accessibilità, chiarezza di impostazione e contenuti.
Quasi la metà delle Regioni (9 su 20) non prevede l’accesso diretto dalla home page alle tematiche dell’emigrazione. Mediamente il percorso ad ostacoli prevede dai due ai quattro passaggi prima di arrivare allo spazio interessato. Spesso l’iter da seguire è poco intuibile e tra l’altro i percorsi sono molto differenti tra Regione e Regione. La Sardegna ad esempio prevede i passaggi seguenti: Home/canali tematici/cultura/comunità sarde nel mondo. La Campania invece prevede l’accesso a partire dallo spazio riservato alla Giunta: Home/giunta/assessore alle politiche sociali/emigrazione. Per utenti poco avvezzi a fare uso di siti telematici tali difficoltà possono trasformarsi in un labirinto inestricabile.
Ben cinque Regioni invece (vale a dire addirittura un quarto) non prevedono nei loro siti ufficiali nessuna parte specifica dedicata ai corregionali all’estero e questo nonostante siano Regioni storicamente molto interessate da ondate migratorie. Anche utilizzando il motore di ricerca interno alla voce “emigrazione”, “emigrati” o “corregionali nel mondo” non si ottengono risultati di rilievo. Si tratta di Lazio, Valle D’Aosta, Abruzzo, Molise e Lombardia. In parte tale carenza è stata sopperita dalla predisposizione di siti da parte di associazioni operanti a livello territoriale (si veda Lazio, Molise e Lombardia). Ciò non toglie però che manchi un punto di riferimento istituzionale.
Tra l’altro proprio i siti di queste cinque Regioni presentano spesso altri indicatori negativi. Ad esempio è molto difficile recuperare le leggi regionali in materia di emigrazione. Così come non presentano nessun tipo di informazione su materie di particolare interesse per i corregionali all’estero. Altrettanto oscuri restano l’ammontare e le modalità di accesso a finanziamenti per gli emigrati.
 
Accesso alla legislazione e ai finanziamenti sull’emigrazione: una chimera per più della metà dei corregionali all’estero
Su parecchi siti si registra una mancanza di visibilità dei finanziamenti in materia di emigrazione e l’assenza di indicazioni dettagliate sui corsi di formazione previsti dalle Regioni per i connazionali all’estero o appena rientrati.
Nei siti di un terzo delle Regioni è piuttosto complicato recuperare le leggi di riferimento in materia di emigrazione. Per Molise, Lombardia, Lazio, Valle D’Aosta e pure Friuli Venezia Giulia e Sardegna è arduo rintracciare le leggi regionali che forniscono gli elementi necessari per ricorrere ai finanziamenti regionali per l’emigrazione.
La situazione è ancora più problematica se si cercano informazioni sui finanziamenti previsti per i corregionali all’estero. Oltre la metà delle Regioni sui loro siti non fornisce affatto indicazioni su questo aspetto. Altre due Regioni, dai cui siti si accede facilmente alle pagine relative ai finanziamenti per l’emigrazione, non hanno però provveduto ad aggiornare gli importi indicati.  
 
Risultano essere quindi 9 le Regioni (Piemonte, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Provincia di Trento, Sardegna, Liguria e Puglia) che rendono ben visibile l’entità e le modalità di accesso ai contributi in materia di emigrazione. (in termini percentuali la popolazione di queste 9 Regioni corrisponde a solo il 43% dei connazionali all’estero).
 
Sono pochissime le Regioni che forniscono gli indirizzi dei componenti delle Consulte regionali all’emigrazione. Costoro potrebbero fungere da referente per ottenere maggiori informazioni in materia di finanziamenti all’emigrazione. Ma se è vero che due terzi dei siti (14/20) presentano l’elenco aggiornato dei componenti della Consulta e anche l’indirizzario delle sedi delle associazioni regionali operanti all’estero, è raro invece che vengano indicati gli indirizzi dei singoli membroi anche se residenti all’estero. Ai corregionali viene quindi di fatto reso difficile individuare i canali informativi idonei a garantire l’accesso ai finanziamenti predisposti.
Nella quasi totalità dei siti (fanno eccezione solo il Piemonte e l’Emilia Romagna) si osserva un aspetto che potrebbe essere oggetto di miglioramenti: Non c’è il minimo collegamento tra lo spazio rivolto ai corregionali all’estero e tutte le altre questioni regionali relative all’area di intervento internazionale. Ad esempio le questioni legate alla internazionalizzazione delle imprese regionali oppure le iniziative di promozione culturale della Regione all’estero oppure i progetti di cooperazione internazionale sono completamente a sé stanti e distinti dalle tematiche sui corregionali nel mondo. Sembra quasi che all’interno delle singole Regioni non ci siano sinergie tra le politiche regionali all’emigrazione e quelle che curano i rapporti internazionali. Ci sembra invece che sarebbe di estremo interesse, sia per i corregionali all’estero, sia per i potenziali utenti delle iniziative regionali residenti in Regione oltre che per la Regione, prevedere sinergie, reti di contatti, circolazione di informazioni su tutti i fronti della Regione legati all’estero.
 
Informazioni on-line
Oltre la metà delle Regioni (12/20) e precisamente: Provincia di Trento, Molise, Piemonte, Calabria, Toscana, Marche, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Veneto, Puglia ed Emilia Romagna) si sono dotate di un bollettino informativo on-line, rivolto ai corregionali nel mondo. Le riviste raccontano delle iniziative messe in campo dalle diverse associazioni regionali operanti a livello territoriale. Raccolgono inoltre notizie di attualità inerenti le materie dell’emigrazione, oltre che i provvedimenti regionali al riguardo. Spesso sui bollettini on-line vengono presentate le storie di singoli emigrati.
Indipendentemente dalla predisposizione delle riviste, la maggior parte dei siti (12/20) ha predisposto uno spazio sulla home page (dedicata ai corregionali nel mondo) che raccoglie brevi notizie di attualità in materia di emigrazione.
Una delle peculiarità che riteniamo particolarmente positiva e che abbiamo riscontrato in un quinto dei siti è rappresentata da una aggiornata informazione su questioni di specifico interesse per gli italiani residenti all’estero o rientrati. In questo senso si distinguono positivamente i siti di Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento, i quali offrono in forma di archivio, una ricca serie di chiarimenti in materia di: Cittadinanza, Voto degli italiani all’estero, Salute per i non residenti di origini italiane, Pensioni in convenzione internazionale, Formazione e riconoscimento di titoli di studio.
 
 I siti migliori allo stato dell’arte
In virtù dell’analisi effettuata, il sito che sembra avvicinarsi maggiormente al modello ideale è quello del Piemonte.
Oltre a prevedere la tematica “emigrazione” sin dalla home page, il sito del Piemonte è estremamente chiaro e ben strutturato. Fornisce spiegazioni dettagliate sui finanziamenti disponibili ai piemontesi residenti all’estero, agevolando il ricorso agli stessi. Ne indica gli importi, i requisiti richiesti, la modulistica e le modalità per le domande. Evidenzia anche le coordinate degli interlocutori che possono rendere più agevole il ricorso ai finanziamenti per i corregionali all’estero. Una pagina del sito presenta inoltre l’elenco aggiornato di tutte le misure di formazione offerte dalla Regione all’estero.
Il sito offre nutrite informazioni sia per quanto riguarda tematiche d’archivio che questioni di attualità. Quantifica ad esempio i piemontesi che sono rientrati in Regione, dal 1990 al 2005, divisi per Comune. Tratta inoltre tematiche specifiche relative al rientro e alla ricerca delle proprie origini, fornendo, in particolare, gli indirizzi, postali e telematici di tutte le curie e di tutti i Comuni del Piemonte. Allo stesso tempo mette in linea due giornali informatici, di cui uno in lingua inglese, su temi di attualità relativi ai piemontesi nel mondo. Altro elemento di prestigio, assente nella quasi totalità dei restanti siti (fatta eccezione per l’Emilia Romagna) è il fatto che dall’area relativa ai piemontesi nel mondo si accede alla sezione relativa agli affari internazionali e comunitari. Questo lascia intuire l’esistenza di una buona comunicazione interna e di un valido coordinamento tra tutte le politiche internazionali della Regione Piemonte.
Anche il sito del Friuli Venezia Giulia presenta diverse caratteristiche positive. In particolare dispone di una nutrita sezione sulla storia dell’emigrazione regionale nel mondo. Offre inoltre una precisa mappatura delle presenze all’estero dei corregionali, ripartiti per comune di provenienza e tratta materie di rilievo quali: cittadinanza, sanità, voto all’estero, pensioni in convenzione internazionale. Mancano invece indicazioni circa i finanziamenti disponibili a favore dei friulani nel mondo.
Da lodare è anche il sito della Regione Emilia Romagna che, oltre a contemplare diverse tematiche utili per i corregionali, si distingue per due iniziative all’avanguardia: la messa in onda di una rete radiofonica per i corregionali all’estero e la predisposizione della rivista “Reporter”, pensata e prodotta da giovani emiliano romagnoli residenti all’estero.
Degni di nota sono pure le iniziative del Veneto e della Provincia di Trento che, come il Piemonte, hanno messo a disposizione sul sito le coordinate di referenti regionali in grado di fornire sostegno nella ricerca delle proprie origini, finalizzata all’ottenimento della cittadinanza italiana.
Un’ulteriore nota positiva la meritano Toscana, Provincia di Trento e Veneto grazie al corso telematico da loro predisposto per l’apprendimento della lingua italiana.
 
Ma come è strutturato il sito ideale?
Secondo la Uim ogni Regione dovrebbe prevedere all’interno del proprio sito ufficiale un vero e proprio spazio ad hoc per i corregionali nel mondo. E’ opportuno che a tale spazio coincida un vero e proprio indirizzo di sito, semplice e possibilmente analogo per tutte le Regioni                             (tipo www.pugliesinelmondo.it attualmente adottato soltanto da quattro Regioni: Piemonte, FVG, Toscana ed ER) che sia raggiungibile direttamente dalla home page cliccando sulla voce “corregionali nel mondo” (ad esempio”pugliesi nel mondo” oppure “emigrazione”).
La sezione per i corregionali all’estero dovrebbe prevedere diversi contenitori tematici. In particolare ci dovrebbe essere un’area sulle misure a favore dei corregionali emigrati contenente tutta la legislazione regionale di riferimento in materia di emigrazione, attualmente in vigore, compresa una sezione a parte dedicata all’internazionalizzazione delle imprese. In questo spazio dovrebbero trovare collocazione anche l’indicazione chiara dei finanziamenti stanziati dalla Regione per i corregionali all’estero e le relative modalità di ottenimento, i bandi di concorso previsti per i corregionali all’estero o per le associazioni per l’emigrazione le coordinate relative ad eventuali corsi di formazione previsti per i corregionali, sia all’estero che in Regione.
Ci dovrebbe poi essere un’ampia area informativa che raccolga elementi di archivio quali:
·       gli indirizzi e i recapiti telefonici e telematici dei singoli componenti della Consulta regionale all’emigrazione, soprattutto di coloro i quali sono eletti dall’estero;
·       il programma della Consulta regionale all’emigrazione per l’anno di riferimento;
·       una rassegna storica sull’emigrazione regionale;
·       una ricognizione quantitativa del fenomeno regionale dell’emigrazione;
·       indirizzi delle sedi di associazioni regionali operanti in Regione o all’estero;
·       informazioni aggiornate per i cittadini iscritti all’Aire in materia di:
1.     rientro,
2.     ricorso al sistema sanitario,
3.     fisco,
4.     cittadinanza,
5.     voto all’estero,
6.     pensioni in pro-rata,
7.     riconoscimento dei titoli di studio,
8.     ricerca delle proprie origini;
Accanto alle informazioni di archivio sarebbe poi opportuna una sezione che presentasse notizie di attualità in tema di emigrazione ed eventualmente un bollettino on line per i corregionali. Opportuno a questo proposito prevedere spazi in cui potere dare risalto ad attività ed iniziative messe in atto da giovani e donne all’estero.
Opportuno sarebbe inoltre dare una veste grafica al sito che consentisse il collegamento dell’area dedicata ai corregionali nel mondo con tutte le tematiche relative al settore estero, quali: la internazionalizzazione delle imprese, le visite di delegazioni regionali all’estero, eventuali convenzioni stipulate con paesi stranieri, eventuali progetti volti alla cooperazione internazionale, campagne di promozione turistica mirate a specifici Paesi, promozione culturale all’estero.

Chi è la Uim
La Uim è l’associazione voluta dalla Uil e dal patronato Ital per tutelare e sostenere gli italiani residenti all’estero. Presente in 19 diversi Stati esteri da oltre 10 anni, la Uim ha l’obiettivo di essere al fianco degli italiani nel mondo. Si tratta di un’associazione del terzo settore, senza fini di lucro, volta alla tutela ed alla promozione sociale, politica, culturale ed economica delle comunità italiane all’estero.
Il ventaglio delle attività promosse dalla Uim è estremamente ampio. Si va dalle consulenze ai connazionali in difficoltà, agli aiuti nel disbrigo di pratiche burocratiche, all’attività di informazione, a momenti ludici di socializzazione, fino alle attività di rappresentanza in senso lato. La Uim conta infatti diversi propri esponenti all’interno delle principali realtà di rappresentanza degli italiani nel mondo. In particolare la Uim vanta una settantina di propri soci all’interno dei Comites, l’unico strumento di rappresentanza direttamente eletto dagli italiani all’estero. Dispone inoltre di 8 propri consiglieri all’interno del Cgie, il referente consultivo del Governo italiano in materia di legislazione per gli italiani all’estero. La Uim è poi presente a livello regionale con una trentina di suoi consultori nelle singole Consulte regionali all’emigrazione.
Con 48 sedi sparse in tutto il mondo, 12 filiali regionali in Italia e 15 sedi provinciali la Uim raggiunge oltre 40.000 soci residenti fuori dai confini nazionali. (Italia Estera) -
 



 
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