ROMA, 4 DIC. (Italia Estera) - Il Senatore Antonino Randazzo ha rassegnato le dimissioni da Presidente della I Commissione (Informazione e Comunicazione) del C.G.I.E.pur restando consigliere: Lo ha comunicato alla Segreteria del CGIE con una lettera in cui si legge che "Come preannunciato nell’ordine del giorno della nostra Commissione Tematica dello scorso ottobre, intendo con la presente formalizzare le mie dimissioni dalla presidenza della I Commissione, pur rimanendo - afferma il senatore - nelle funzioni di Consigliere del CGIE, il cui espletamento risulta a mio avviso, oltre che in sintonia con gli impegni assunti due anni fa nei confronti di una ben definita base elettorale, perfettamente compatibile con il mandato parlamentare conferitomi nella circoscrizione Estero alle consultazioni popolari del 9-10 aprile u.s."
Ai colleghi Consiglieri - prosegue la lettera di Randazzo - , ai quali spetta ora il compito di designare il nuovo Presidente della I Commissione, rivolgo un caloroso ringraziamento per la fiducia accordatami e per la generosa e fattiva collaborazione con cui abbiamo affrontato, nei circa due anni trascorsi, uno degli aspetti più delicati e complessi delle politiche per gli italiani all’estero - quello appunto dell’informazione – che purtroppo è stato, e resta, sotto i profili del coordinamento, delle risorse e della volontà e capacità di intervento, largamente disatteso dalle competenti autorità istituzionali."
"Alla decisione di restare in seno al Consiglio Generale ed alla I Commissione - spiega il senatore - mi spinge una serie di considerazioni, particolarmente rilevanti fra le quali: il desiderio di dare il mio modesto contributo, basato su decenni di attività professionale nel mondo dell’informazione all’estero, proprio ad una auspicata soluzione delle problematiche di questo settore così centrale alla presenza italiana nel mondo; l’interesse a coinvolgermi nell’immancabile dibattito per una non più procrastinabile riforma del CGIE, al cui interno restare con coerenza almeno fino al raggiungimento di tale obiettivo; la possibilità, utilità e opportunità di meglio recepire in veste di parlamentare le istanze e le proposte dell’attuale e del riformato CGIE."
Un cordialissimo saluto, - conclude il parlamentare eletto all'estero - unitamente all’augurio di buon lavoro in una nuova fase di acuite attenzione e sensibilità e d’impegno comune per la valorizzazione delle realtà italiane nel mondo." (Italia Estera) -