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21 nov 2006GAZA, rilasciati i due delegati internazionali della Croce Rossa Italiana

ROMA, 22 NOV.  (Italia Estera) -  Si è conclusa nel giro di poche ore la brutta avventura dei due cooperanti italiani rapiti ieri pomeriggio da miliziani palestinesi e liberati prima di mezzanotte grazie all'intervento di uomini dei servizi segreti italiani.
Gianmarco Onorato (63 anni) delegato internazionale della  Croce Rossa Italiana e Claudio Moroni (36) psicologo erano impegnati in un progetto di assistenza psicologica nella Striscia di Gaza.  Abituati a fare la spola fra Gerusalemme e la Striscia di Gaza, avrebbero dovuto soggiornare a Khan Yunes fino al 23 novembre per partecipare ad un progetto di cooperazione con la Mezzaluna Rossa palestinese mirante a garantire ai bambini palestinesi luoghi sicuri dove, grazie al sostegno psicologico, possano continuare a vivere.
Dopo lunghe ore di ansia, intorno alle 23:15, è giunta la notizia che i due italiani erano stati liberati: "Stanno bene ha annunciato il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, sottolineando che già da due-tre ore si era in attesa della felice conclusione della vicenda. Barra ha riferito che la liberazione è avvenuta con un'operazione congiunta tra servizi segreti italiani e palestinesi.
 
I due italiani liberati  passeranno la notte nel palazzo della Anp a Gaza dove in mattinata riceveranno il saluto del presidente Abu Mazen. Lo si è appreso dalla Croce Rossa Italiana attraverso contatti che ha avuto con il console italiano che ha ribadito che i due italiani si trovano in buone condizioni di salute. Dopo l'incontro con il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Onorato e Moroni lasceranno Gaza. Probabilmente diretti in Italia. "La Croce Rossa Italiana - ha commentato Barra - è grata alla Anp per il ruolo svolto nella vicenda".
 
Commentando positivamente la vicenda, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha rivolto i suoi ringraziamenti "all'Autorità Nazionale Palestinese, al presidente Abu Mazen per l'aiuto che hanno dato, e ai funzionari e ai dirigenti del Sismi che, come sempre, hanno svolto efficacemente il loro lavoro". Tra i primi a complimentarsi è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha espresso soddisfazione per la rapida e positiva conclusione della vicenda.
 
Sequestri-lampo come quello che ha visto coinvolti i due delegati della Cri sono tutt'altro che infrequenti nei Territori palestinesi: solo il mese scorso gruppi di miliziani hanno sequestrato separatamente due spagnoli, un fotografo e un cooperante della Croce rossa internazionale. Lo scorso gennaio un giornalista italiano free-lance di 30 anni, Alessandro Bernardini, giunto a Gaza per realizzare interviste video alle donne palestinesi candidate alle elezioni, era stato preso per alcune ore prigioniero di miliziani probabilmente affiliati alle Brigate dei martiri di Al Aqsa (gruppo armato legato ad Al Fatah). Tutti questi episodi si sono conclusi positivamente, senza danni per gli ostaggi, e il governo e le forze politiche palestinesi hanno sempre condannato questo tipo di azioni. (Italia Estera) -



 
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