Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
17 nov 2006ITALIANI ALL'ESTERO: Federacion Marchigiana del Centro-Litoral de la Republica Argentina (Fe.Ma.CeL.), la relazione letta alla riunione del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo di Loreto

ROMA, 17 NOV. (Italia Estera) - Dal  Dr. Fernando H. Pallotti Presidente della Federacion Marchigiana del Centro-Litoral de la Republica Argentina (Fe.Ma.CeL.) con sede a Rosario  riceviamo e pubblichiamo.
E’  il documento  letto nel corso della riunione del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo  svoltosi a Loreto il 13 e 14 ottobre scorso.
 
A nome della Fe.Ma.CeL., salutiamo il Presidente Emilio Berionni, il Comitato Esecutivo del Consiglio, il Dottore Raimondo Orsetti, il Dottore Valentino Torbidoni, il Consigliere Lidio Rocchi e i Signori Consiglieri marchigiani di tutto il mondo.
 
Siamo venuti a questo Consiglio per lo scopo di esplicitare le idee consensuate dal Consiglio Direttivo della Femacel, nella seduta del 07 ottobre 2006.
 
Non siamo sicuri che questo sia il posto più adatto per esporre queste idee, ma siamo certi che questa sarà l’unica opportunità che avremo di presentare la nostra problematica e di fissare la nostra posizione nei confronti.
 
È noto che l’Argentina tende alla sua regionalizzazione ed è perciò che la fondazione della Femacel (come viene espresso nell’atto di fondazione) ha come base giuridica: La creazione secondo legge della Regione Centro nell’anno 1998, sottoscritta dal Dott. Busti, l’Ing. Obeid e il Dott. Mestre (allora “Gobernadores” delle Regioni Entre Ríos, Santa Fe e Córdoba rispettivamente).
 
Per quanto esposto, e perché è incluso  -come principio-  nei nostri Statuti Sociali, non solo chiediamo ma anche esigiamo il rispetto per la giuridizione e competenza della Femacel in quel ambito geografico, per tutto quanto riguarda la Regione Marche. Inoltre, è necesario chiarire che i dirigenti della Femacel fanno parte dei Fori Consultivi della Regione Centro, di cui sono membri attivi.
 
La fondazione della Femacel, è stata la conseguenza del lavoro di dirigenti cha hanno reaffermato il loro impegno di lavorare per i marchigiani che, nell’ambito della loro giuridizione, contano un millione tra nativi  e discendenti.
 
Quei dirigenti, con un gran inserimento politico e sociale nel loro ambito, lavoravano nel campo dell’associazionismo marchigiano prima ancora che la legge 39/97 fosse sancita.
 
Infatti, una delle Associazioni, quella della città di Rosario esisteva prima ancora del riconoscimento politico della Regione Marche da parte del Governo della Repubblica d’Italia.
 
Bisogna far notare che l’Associazione di Rosario, che appunto oggi ricordiamo il suo quarantesimo anniversario, possiede uno stupendo edificio proprio;  e che la Femacel, anche a Rosario, ha la sua propria sede del tutto indipendente per motivi operativi e di uguaglianza con il resto delle Associazioni.
 
Non smetteremo mai di dire che siamo profundamente democratici,  e che dimostriamo giorno a giorno questa nostra convinzione con fatti concreti, dando compimento e facendo compiere le leggi vigente, rendendo effettivo il “rinnovo democratico” che tanti proclamano ma che non tutti praticano.
 
Si sbagliano quelli che non conoscendo l’Argentina e la sua realtà locale, pensano che funzionari di transizione, possano condurci mansuetamente all’ovile dei loro caprici.
 
Abbiamo la pretesa di mantenere ed acrescere una cordiale corrispondenza con la Regione. Però rifiutiamo, per considerarle antinaturali, le azioni antidemocratiche di imposizione di persone o false strutture, le quali non hanno rappresentanza socioculturale nell’ambito marchigiano né in quello della società della nostra giuridizione.
 
Questo risulta facile da capire dato che le Associazioni riconoscono i propri dirigenti. In quest’aspetto bisogna agire con cura poiché tutto quanto è stato costruito attraverso gli anni potrebbe essere abattuto in un minuto, come risultato delle false promesse o di espressioni populiste distribuzioniste di transizione.
 
Riguardo a questo,  siamo consapevoli della recente storia dell’Argentina e il precetto bíblico  di: “…dai fruti saranno riconosciuti”.
 
Non siamo mendicanti, non è la nostra idea cardine chiedere per il solo fatto di chiedere, però vogliamo esigere un tratamento di uguaglianza ed equo per trovare soluzioni consensuali ai problemi delle nostre Associazioni.
 
In questo senso siamo sempre aperti al dibattito franco. Siamo disposti a discuttere sui mezzi, ma non faremo mai concesione sui fini.
 
In questi confronti abbiamo la necessaria esperienza politica, la statura e la qualità dirigenziale occorrente, nonostante alcune affermazioni della Regione.
 
In rappresentanza delle sedici Associazioni che compongono la Federazione Marchigiana del Centro Litorale della Repubblica Argentina (Fe.Ma.Ce.L.) e del suo Consiglio Direttivo vogliamo esprimere il nostro profundo dispiacere per il modo scortese in cui siamo stati trattati con motivo dell’annuncio della Festa dell’Immigrante Marchigiano presso il Consiglio a Novembre 2005 a Iesi, e posteriormente durante l’incontro presso il Teatro Colón di Buenos Aires.
 
Probabilmente il profilo dell’immigrante marchigiano dell’Argentina, sia diverso da quello degli altri Paesi, dato che la grande immigrazione è avvenuta tra il 1890 e 1930 quando, i contadini marchigiani venivano espulsi dalla loro propria terra dalla fame e dallo sfruttamento da parte dei terratenenti.
 
Questi incolti antenati che trovarono in Argentina una fonte gratuita per l’educazione dei loro figli, che insieme al caratteristico ingegno marchigiano e alla loro tenacia, gli permise de costruire il loro futuro, anche se per riuscirci abbiano dovuto sopportare l’esilio e abbiano dovuto perfino perdere i loro affetti più intimi.
 
Forse questo risulta difficile da capire per i giovani dirigente politici delle Marche ma per noi, dirigenti marchigiani di Femacel, fa parte della nostra storia. L’abbiamo imparata in seno alle nostre famigllie e siamo gli eredi di quegli esiliati, e abbiamo assunto il compromesso di rivendicare, sulla loro memoria, il sangue e le lacrime sparse nei solchi della Pampa Gringa e il loro sforzo per quanto hanno fatto per noi e per l’Argentina. E su questo fatto non verremo a patti.
 
Inoltre, vogliamo fare i nostri calorosi complimenti agli autori della Bozza del Programma Triennale previa a questa seduta poiché ci permette valutare l’incidenza e preponderanza dei Marchigiani dell’Argentina nei confronti di quelli degli altri paesi.
 
Nonostante osserviamo che il preventivo che ci corrisponde nel Piano Annuale non è giusto, tenendo conto che qualsiasi Associazione che forma parte di Femacel conta con più soci che tante altre riconosciute nell’Albo.
 
Per quanto riguarda la Bozza è necessario chiarire che é iscritto all’anagrafe solo il 10 % della popolazione di origine marchigiana. Il resto non è riuscito ad esercitare il suo diritto alla cittadinanza italiana dovuto al defficiente servizio consolare (vengono distribuiti dei turni per completare la pratica della cittadinanza per sei anni dopo).
 
Vogliamo condividere con voi alcuni dei nostri raggiungimenti:
 
1- Accordo con  Fedemarche.
L’onestà, l’oggettività e la generosità dei maggiori dirigenti di ambedue le Federazioni riunitesi a Rosario hanno reso possibile quest’ accordo a la fine di vecchi disaccordi per il raggiungimento di obiettivi comuni affinché le loro Associazioni (16 di Femacel; 20 di Fedemarche, cioè 36 associazioni in totale) possano goderne ed essere un esempio di convivenza in armonia per il mondo.
 
2.- Club di Imprenditori Marchigiani - (Marche.ar).
Censimento e costituzione.
Era un nostro progetto svolgere un Seminario per l’incentivo dei rapporti tra la Regione Marche e la collettività Marchigiana in Argentina, il quale non è stato portato a compimento per motivi estranei alla nostra volontá nonostante l’impegno da parte dei funzionari della Regione.
 
3.-  Intesa con l’Istituto Privato di Educazione Italiana
 (che ha sede preso il Club Atletico Unión de Santa Fe) frequentato da circa 1000 alunni sin dai 4 anni e dove viene insegnata la lingua italiana.
 
4.- Accordo  con la Camera di Commercio Italiana di Rosario (CCIR).
 
5.- Nell’ambito istituzionale abbiamo portato avanti una riforma degli Statuti Sociali
Per, fra tante cose, creare un Consiglio di Presidenti e dare piena vigenza al rinnovo democratico.
 
Vogliamo inoltre informare che è in fase di studio da ambedue le parti la possibilità di sottoscrivere un accordo con la Camera di Aziende di Software e Sevizi Informatici dell’Argentina, il cui Presidente è un giovane ed intraprendente marchigiano, chi ci ha espresso quanto segue:
 
“... questo settore è in continua crescita ad un ritmo del 20%, c’è una reciente relazione Digital Planet realizzata dalla Word Information Technology & Services Alliance, indica l’Argentina fra i paesi con il tasso di crescita più alto nell’industria di Software e servizi informatici”.
 
“...che fra il 2005 e il 2009 ritiene che codesto settore sarà cresciuto del 63% circa, una cifra più alta che la media dell’America Latina (32%), degli Stati Uniti (24%) o dell’Unione Europea (44%).”
 
“... che l’esportazione di Software per lo scorso anno ammontano a 240.000.000 di dollari ed è da sperare che per il presente anno la crescita sia del 20 %. Tra i paesi ai quali si esporta Software argentino si trovano: Spagna, Stati Uniti, Messico, Cile e Brasile.”
 
Ci sono almeno 84 uffici propri delle aziende argentine all’estero e si realizzano operazioni frequenti con più di 35 paesi.
 
Non siamo sicuri se questo sia l’ambito adatto per la discussione di progetti e lo scambio di esperienze con altre realtà  o se lo sia il Comitato Essecutivo.
Se fosse così chiediamo un posto in esso per la nostra Federazine (la Femacel) tenendo conto del numero di Associazioni (16) e della quantitá di iscritti all’Albo (3767) il quale rappresenta il 27 % del totale generale del quadro della Bozza (pagina 13) e riconoscerlo sarebbe un atto di giustizia, attenti al fatto che attualmente la terza parte dei marchigiani all’estero non ci sono rappresentati preso quel comitato.
 
Nella vostra introduzione alla considerazione del Piano Triennale, nella parte dell'analisi della validità dell’associazionismo marchigiano nel mondo si effettua un azzeccato quadro di situazione. Di quella situazione sorge nitidamente l'importanza dall'associazionismo marchigiano nell'Argentina che risulta un dato da tenere in conto in materia di organizzazione delle relazioni e  la disposizione delle risorse economiche necessarie per rispondere alle inquietudini delle nostre associazioni.
 
Voi dite certamente:  
“Le associazioni dei marchigiani all’estero costituiscono, da sempre, la struttura portante del settore. Nell’apposito l'albo regionale, le associazioni che operano a favore degli emigrati marchigiani e delle loro famiglie e discendenti, alla data attuale sono ben 108, con 5 federazioni costituite, per un totale di 14.144 aderenti”.
 
Di qui possiamo concludere che più della metà degli aderenti sono in Argentina e assicurare che oggi quella quantità si è moltiplicata considerevolmente. Se a Femacel le venisse data l’opportunità di effettuare un nuovo rilevamento di aderenti potrebbe dimostrare nel termine di 120 giorni che la quantità attualmente si è duplicata.
 
Noi siamo i vostri migliori e gratuiti ambasciatori.
 
Per questo è fortuito mettere in atti e non lasciare in chiacchere questa ottima opportunità che offre la legge 39/97 e la sua modifica. Nel caso specifico dell’Argentina, una profonda integrazione renderà molti e diversi frutti.
 
L'economia argentina, in notevole recupero, deve raggiungere un livello d'industrializzazione efficace e per questo bisogna che se realizzino degli investimenti.
 
Offrirci l'opportunità di accedere ai vostri metodi di produzione, alle vostre forme di organizzazione delle piccole e medie imprese ed al perfezionamento  dei nostri tecnici e lavoratori acquisisce una fondamentale importanza.
 
Inoltre crediamo che la possibilità di organizzare l’assistenza agli emigrati in un operativo insieme con altre regioni dell'Italia sia una conclusione eccellente che applaudiamo e che crediamo che debbano mettere quanto prima in pratica.
 
Dovete tenere presente che tutto quello che investirete nella materia che abbiamo riferito vi ritornerà moltiplicato.
Non dovete essere parchi in materia di fondi per ottimizzare questa relazione, perché vi darà buoni dividendi a breve termine.
In queste questioni la politica dell'avaro non dà frutti.
 
 
Sig. Horacio J. Piceda              Dr. Fernando H. Pallotti
   Secretario General                Presidente
 
Ringraziamo in nome del Presidente di Femacel, Dott. CPN Fernando Hector Pallotti, il suo Consiglio Direttivo e i Consiglieri presenti per l’attenzione.(Italia Estera) -
 
 







 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati