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17 nov 2006Danieli alla Commissione Esteri del Senato: prospettive di razionalizzazione della rete consolare. Necessario il rilancio organizzativo e funzionale dell’attività dei Consolati, nonostante i tagli

ROMA,16 NOV. (Italia Estera) -  – Per delineare gli aspetti fondamentali del funzionamento e delle prospettive di razionalizzazione della rete consolare si è svolta alla Commissione esteri del Senato l’audizione del vice ministro agli Affari Esteri per gli italiani nel mondo Franco Danieli che ha evidenziato il ruolo cruciale assunto dagli uffici consolari nell'ultimo decennio. Nonostante la progressiva riduzione delle risorse disponibili, oggi le rete consolare deve supportare, oltre ai tradizionali adempimenti di carattere assistenziale e amministrativo, nuovi ed impegnativi compiti. Una situazione complessa che, anche alla luce dell’iniziativa di monitoraggio degli uffici diplomatici e consolari attualmente in corso, andrà affrontata attraverso la razionalizzazione delle strutture esistenti e il rilancio organizzativo e funzionale della rete.
Durante il dibattito il senatore Giulio Andreotti (Gruppo Misto) ha sollevato la questione delle possibili sinergie della nostra rete diplomatica-consolare con le strutture degli altri Stati dell'Unione Europea. Alfredo Mantica di Alleanza Nazionale ha invece auspicato, in vista della razionalizzazione della rete consolare, un’attenta analisi che tenga conto delle potenzialità presenti nell’attuale struttura logistica, una ridefinizione dei servizi offerti dagli uffici consolari ed un maggiore ricorso alla pratica dell’assunzione in loco del personale. L’impiego di operatori a contratto è stato chiesto anche dal senatore della circoscrizione Estero Edoardo Pollastri (Ulivo) che, dopo aver espresso apprezzamento per la relazione del vice ministro Danieli, si è soffermato sull'esigenza di snellire le pratiche burocratiche e di valorizzare il contributo all’attività consolare dei patronati. Pollastri ha altresì posto la questione del possibile trasferimento alla rete consolare delle risorse attualmente destinate ad altre finalità della pubblica amministrazione.
Fra i temi toccati anche quello delle procedure per le adozioni internazionali che, secondo la senatrice Maria Burani Procaccini di Forza Italia, sarebbero rese meno difficoltose dalla presenza nei consolati di personale con competenze specifiche e dall’introduzione di apposite agevolazioni sui visti e sui costi di traduzione degli atti. Dopo l’intervento di Dario Fruscio della Lega Nord che ha sottolineato le carenze dei servizi di assistenza diretta per i connazionali all'estero, il senatore Roberto Antonione, (gruppo Dc-Pri-Ind-Mpa), pur esprimendo apprezzamento per le parole di Danieli, si è detto perplesso sulla possibilità di affrontare il nodo delle risorse da destinare alla rete consolare già in occasione della manovra finanziaria. Antonione ha altresì sottolineato la necessità di portare avanti il processo di razionalizzazione della rete consolare attraverso la ridefinizione della scala delle priorità, il ricorso al personale locale e una nuova ricollocazione delle risorse in rapporto alla valorizzazione delle possibili sinergie con altre istituzioni e strutture che operano all'estero.
Una scelta, quella di individuare nuovi settori prioritari d’intervento, che è stata condivisa da José Luiz Del Roio del Gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. Il senatore ha chiesto maggiori informazioni sugli oneri per i carabinieri di vigilanza alle Ambasciate, sugli orientamenti del governo in merito alle richieste di cittadinanza e sui flussi migratori relativi ai cittadini italiani.
Il Viceministro Danieli in sede di replica ha ricordato come il processo di riforma degli uffici consolari, che ha radici antiche, abbia preso il via durante la permanenza a capo della Farnesina di Lamberto Dini, Alle osservazioni dei senatori Danieli ha risposto con un quadro organico delle numerose problematiche sul tappeto. Questioni che vanno dal necessario reperimento di risorse aggiuntive anche per la formazione del personale consolare, fino a prospettive più ampie come la riforma della cittadinanza, l’analisi dei flussi migratori italiani e l’elaborazione di iniziative parlamentari per la definizione di nuove priorità d’intervento in favore degli italiani all’estero. Opportuni atti di indirizzo che, secondo il presidente della Commissione Lamberto Dini potrebbero essere adottati già a partire dal prossimo esame dei documenti di bilancio. (Italia Estera) -



 
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