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14 nov 2006LA FINESTRA DI MARIO BASTI : Non mollare Gigi, non mollare Pallaro

BUENOS AIRES, 14 NOV. (Italia Estera) - Pubblichiamo come di consueto la storica FINESTRA di Mario Basti sulla Tribuna Italiana
Per gli amici é Gigi, per tanti nella comunità italiana dell’Argentina é Pallaro, per i centomila che il 10 aprile gli hanno dato il loro voto perchè fosse il loro portavoce a Palazzo Madama è il sen. Luigi Pallaro ed io sono sicuro di interpretarli tutti dicendogli: Non mollare, non mollare!
Tu sai, caro Lettore, a che mi riferisco, lo sai sia perchè leggi abitualmente questa tua TRIBUNA, sia perchè la Rai e i grandi media italiani in questi giorni gli hanno dedicato corsivi con insinuazioni sul voto che darebbe alla Finanziaria. Voto che, secondo loro, avrebbe “venduto” al presidente del Consiglio Prodi in cambio di alcuni milioni di euro per la nostra comunitá.
E non lo crederai, caro Lettore, ma in quello che hanno scritto c’era un tono di riprovazione, di scandalo, come se il sen. Pallaro fosse stato l’unico a comportarsi cosí, a subordinare un “SI” allo stanziamento di alcuni milioni, quando invece tutti i giorni gli stessi giornali informano che questo é stato ed é il comportamento di centinaia di ministri, sottosegretari, parlamentari di ogni colore politico, ma soprattutto di quelli dell’estrema sinistra.
Pertanto appare chiaro che per questi illustri colleghi non é affatto riprovevole che un uomo politico, ministro, senatore o deputato, presenti emendamenti per ottenere maggiori stanziamenti per qualsiasi settore, per qualsiasi esigenza; diventa riprovevole soltanto se la richiesta viene da un senatore eletto all’estero. Ma come all’estero? Vi sono forse all’estero cittadini italiani, elettori italiani, eletti italiani? Ci sono e loro -politici e giornalisti - dovrebbero saperlo, anche perchè non siamo poche centinaia, ma milioni. E non da ieri, ma da oltre un secolo. E alcuni dei politici che oggi siedono a Montecitorio e a Palazzo Madama e sono anche titolari di dicasteri sono fra quelli che qualche anno fa hanno dato il loro SI alla riforma della Costituzione che ha riconosciuto dopo decenni il diritto di questi italiani ad avere loro rappresentanti in Parlamento, sebbene vivano stabilmente in altri Paesi.
 
Non mollare
 
Ma evidentemente l’hanno dimenticato o forse pensavano nel loro intimo, che i nostri avrebbero dovuto essere parlamentari di Serie B che potevano fragiarsi del titolo di onorevoli e sedersi a un seggio di Palazzo Madama e di Montecitorio, ma... niente richieste, niente obiezioni, niente emendamenti. Non si capisce forse chiaramente da questo corsivo, pubblicato venerdì scorso dal “Corriere della Sera” ?
 
Senatore in Bilico
(m,sen,) - Franco Danieli, viceministro degli Esteri, é sicuro che il senatore Luigi Pallaro capirá. E che, alla fine, voterá la Finanziaria. Anche se l’imprenditore argentino, indipendente ma indispensabile per l’Unione al Senato, é tornato ieri a mettere in chiaro le cose. “Se non ci sono i 14 milioni in piú per gli italiani all’estero non la voto” ha detto. Il problema c’è: accanto ai 14 milioni aggiuntivi, c’è pure un taglio di 10 milioni. Cosi, per il 2007, ci sono solo 4 milioni in più. “Salgono dai 70,3 di quest’anno, a 74” spiega Danieli. che ieri ne ha discusso anche con Romano Prodi, immaginando una riforma complessiva degli strumenti per gli italiani nel mondo (Rai compresa) e che non dispera di trovare altre risorse, magari anticipando al 2007 i 14 milioni già previsti per il 2006.
 
E cosa dirá Pallaro al riguardo?
Questo tuo giornale LA TRIBUNA glielo ha chiesto, perchè tu sappia da lui stesso come stanno  veramente le cose. Avrai certamente giá letto la sua intervista, nella quale hai trovato la conferma di quello che Pallaro aveva annunciato in centinaia di associazioni italiane d’Argentina, ripetendo e ribadendo quello che questa comunità di milioni di italiani, nati in Italia o qui, vien sostenendo da decenni: il diritto di avere nostri rappresntanti in Parlamento, perchè soltanto così possiamo avere la speranza che non ci ignorino, che non ignorino le nostre esigenze elementari e che ne tengano conto come tengono conto di quelle degli italiani che risiedono in Italia, a Roma o a Milano o a Napoli o a Venezia,  a Frosinone o a Canosa Sannita, che l’assistenza, la cultura, i servizi, la scuola si estendano anche oltre i confini nazionali, anche al di qua dell’Atlantico. E invece se abbiamo voluto scuole  o corsi di lingua italiana abbiamo dovuto pensarci noi, se abbiamo voluto ospedali per curarci abbiamo dovuto costruirli noi, se abbiamo voluto associazioni, case d’Italia, luoghi ove riunirci per trovarci fra esiliati rivivendo le tradizioni del paese natio ed evitando che si seccassero le radici dei nostri figli, abbiamo dovuto pensarci noi stessi, perchè le promesse di Roma rimanevano promesse, sempre più vaghe, sicchè ci siamo battuti per il voto, per avere i nostri rappresentanti , che avessero i nostri stessi sentimenti, che avessero sofferto il morso della nostalgia.
E dopo tanto il voto l’abbiamo ottenuto, abbiamo ottenuto di poter mandare al Parlamento i nostri rappresentanti, perchè in Italia si rendono conto che gli italiani non sono soltanto i 59 milioni che segnalano gli annuali rapporti di statistica nazionale, ma anche noi che siamo all’estero. Per i 59 milioni che risiedono in Italia la Finanziaria prevede 33 milioni di stanziamenti; per gli italiani d’Argentina Pallaro ha chiesto pochi milioni. E c’è chi si scandalizza!
Leggi, caro Lettore, un altro articolo pubblicato sabato dal “Corriere della Sera” a tratti con tono ironico di Aldo Cazzullo, che inizia in prima pagina e si prolunga poi in pagina 4 col titolo: “Pallaro e il duello sui soldi: tolti a noi per darli all’Africa”
Comincia cosí.
 
Il governo trema: El Senador torna a Buenos Aires martedí ed é arrabbiatissimo. “Ma come? mi avevano detto 14 milioni di euro in più. Io penso: 14, più i 16 che c’erano giá l’anno scorso, fanno 30; bene, la finanziaria la voto. Invece no! Con la mano destra danno, con la sinistra tolgono! Io credevo: più 14. Invece siamo a meno 2. Hanno preso in giro tutti gli italiani del Sudamenrica”
Senador, hanno fatto lo stesso anche con parecchi italiani d’Italia. “Se fosse cosí, ma mi rifiuto di crederci, io la Finanziaria non la voto.  Perchè non abbiamo bisogno di elemosine. Semmai di risarcimenti. Dopo la guerra l’Italia é stata ricostruita con le rimesse di noi emigrati: mille bilioni di rimesse!” Bilioni? “Bilioni” .
 
Piú avanti Pallaro conferma:
 
“Io non voglio niente per me. In Argentina ci sono italiani, non molti ma ci sono, che dopo la crisi non hanno più niente. anziani senza assistenza sanitaria. Tremaglia ha stanziato per loro 123 euro al mese. Davvero la sinistra glieli vuole togliere, dopo che ha triplicato i soldi della cooperazione per i neri africani?...
 
Sabato scorso il premier Prodi ha detto che gli italiani sono impazziti. L’opposizione gli ha risposto che é il governo che é impazzito.
Italia o governo impazziti?... Non mollare Gigi, non mollare senatore Pallaro, non mollate deputati che abbiamo eletto.
 
MARIO BASTI



 
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