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Italiani d'Argentina
  
10 nov 2006Intervista all'on. Ferrigno - di Ricky Filosa

ROMA,10 NOV. (Italia Estera) - Salvatore  Ferrigno, deputato di Forza Italia,  è stato eletto al Parlamento Italiano  per la circoscrizione Estero Nord e Centro America. Ricky Filosa lo ha incontrato a Roma. 
 
-Onorevole Ferrigno, cosa ha fatto da quando è stato eletto fino ad oggi? Quali sono stati i suoi impegni e gli obiettivi raggiunti?
 
Nei primi 15 giorni del mio mandato ho presentato il primo progetto di legge che riguarda la riacquisizione delle cittadinanza italiana, che credo sia la prima cosa che interessa ai nostri italiani all'estero che hanno illegittimamente perso la cittadinanza italiana avendone acquistato una straniera. Era doveroso presentare questo progetto di legge, che è tuttora in discussione in commissione e spero venga approvato prima possibile. Ho presentato inoltre diverse interrogazioni parlamentari: l'ultima è quella che riguarda l'affermazione del sottosegretario agli esteri Bobo Craxi che ha dichiarato che i parlamentari all'estero non valgono un c.... Questo significa che non solo gli italiani all'estero sono sempre stati ritenuti di serie B, ma che anche i parlamentari italo-stranieri sono considerati di serie B.
 
Presto presenterò altri due disegni di legge: uno sulla defiscalizzazione di chi vuole portare in Italia propri capitali, depositarli in banca ed investirli; lo stesso progetto riguarda anche la possibilità di esonerare i redditi inferiori a 5mila euro dal fare la dichiarazione dei redditi. Un altro progetto di legge importantissimo è l'iscrizione di tutti gli italiani residenti all'estero all'anagrafe sanitaria: ognuno di noi, con questa legge, avrebbe diritto ad avere un dottore quando rientra in Italia, ad essere iscritto all'anagrafe sanitaria, senza la necessità di dover trasferire la propria residenza.
 
In futuro, stiamo anche pensando ad una legge che permetta ai figli di italiani residenti all'estero di potersi iscrivere alle scuole elementari e medie italiane, in Italia, usando internet per seguire le lezioni: non potendo costruire scuole italiane in tutto il mondo, usiamo la tecnologia.
 
Inoltre, durante questi mesi ho svolto tutte le mansioni che mi competono all'interno del Parlamento, trascurando anche un po' la mia famiglia che risiede all'estero.
 
-Quanto tempo dedica al suo elettorato?
 
Al mio elettorato non posso, purtroppo, dedicare molto tempo; come non lo può fare nessuno degli eletti all'estero, eccetto forse quelli eletti nella circoscrizione Europa, che hanno la possibilità di andare e tornare da casa in un'ora di volo. Noi dal martedì al venerdì dobbiamo, per le funzioni che svolgiamo, rimanere in Aula: ricordiamo che sono tutti i cittadini italiani a pagare i nostri stipendi, quindi dobbiamo occuparci anche di questioni nazionali. Siccome non abbiamo avuto finora la possibilità di essere giustificati per le nostre assenze, non abbiamo potuto dedicare molto tempo ai nostri elettori che risiedono nei luoghi da cui proveniamo, per quanto mi riguarda  il Nord America. Comunque, nonostante ciò, ho già visitato la comunità di Boston, New York, Philadelphia, New Jersey e molto presto - appena potrò, probabilmente in queste vacanze di Natale, l'unico periodo in cui posso assentarmi - andrò a trovare i nostri connazionali in altre città della circoscrizione.
 
 
-Dopo la frase offensiva del sottosegretario Craxi, diretta ai parlamentari italo-stranieri, non vi sentite presi in giro? Non gridate "giustizia"?
 
Questa è la conferma di quanto ancora ci sia da lavorare in Parlamento per affermare il nostro ruolo. Noi non siamo parlamentari di serie B - oggi siamo trattati come tali - ma siamo parlamentari a tutti gli effetti. Dobbiamo avere lo stesso rispetto e la stessa dignità politica dei nostri colleghi eletti in Italia. Il fatto che un sottosegretario di questo governo possa dire che i parlamentari all'estero non valgono assolutamente nulla, dimostra quale sia  l'affetto di questa maggioranza verso gli italiani nel mondo. Ricordiamoci tutte le cose belle che ha fatto il governo Prodi: ci ha tolto il ministero degli italiani nel mondo, ci ha preso in giro con un sottosegretario agli esteri con delega agli italiani nel mondo ma che non ho ancora capito quali funzioni svolga; ci hanno detto che c'erano 14milioni in più in questa finanziaria da dedicare agli italiani residenti all'estero  e poi si è scoperto che questi soldi andranno tutti in Argentina, e serviranno magari per pagare il volo di Pallaro... La realtà è invece che oltre il 14% delle risorse destinate al ministero degli Esteri e quindi dedicate ai nostri connazionali, verranno a mancare: saranno chiusi oltre 20 consolati in giro per il mondo ed i nostri connazionali non avranno più quei servizi di cui potevano godere prima. Non solo: per la prima volta dovranno presentare la dichiarazione dei redditi,  ed io mi chiedo dove troverà - chi vive lontano dalle grandi città - il commercialista che lo aiuti a presentare il 740. E' chiaro che c'è menefreghismo verso gli italiani all'estero, e tutto questo ci deve fare riflettere.
 
 
-Gonella, direttore de "L'Ora di Ottawa" ha scritto che i parlamentari eletti all'estero si sono limitati ad abbassare la testa davanti alle affermazioni di Craxi. Li ha accusati di essere lì solo a scaldare le poltrone, di non  avere diginità politica. Cosa ne pensa?
 
Credo che tutte le parole che vengono usate per attaccarci siano gratuite. Le posso dire ufficialmente che sono stato l'unico parlamentare a presentare un'interrogazione a risposta scritta, al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Affari Esteri, nella quale si chiedono spiegazioni e chiarimenti a Bobo Craxi riguardo le sue frasi offensive nei riguardi dei parlamentari italo-stranieri, e si ritiene opportuno ricevere da parte del sottosegretario delle scuse. Qualcuno eletto all'estero che lavora, c'è: mi fa piacere anche che ci siano queste iniziative editorali e nel campo dell'informazione che portano a conoscenza delle nostre comunità ciò che stiamo facendo, e ciò che non stiamo facendo. E' vero che molti parlamentari non stanno facendo nulla: specialmente al Senato, dove gli eletti dell'Unione avevano detto che avrebbero fatto gli interessi dei nostri connazionali.  Come quando a qualcuno è stato chiesto se avrebbe votato o meno a favore di una finanziaria che depenalizzasse gli italiani oltreconfine, e quel qualcuno ha risposto dicendo che lui avrebbe seguito le direttive del partito. Quindi, ha mentito agli elettori dicendo che avrebbe fatto i loro interessi. In effetti, sta facendo solamente gli interessi del partito.
 
-Finanziamenti alla stampa italiana all'estero: molti editori fanno fatica ad andare avanti, lo fanno perchè spinti da grande entusiasmo e da enorme passione. Crede che il governo aiuterà chi fa informazione, stampata e on-line?
 
Credo che aiuterà soltanto chi fa, essenzialmente, una informazione "di clientela", cioè vicina ad un certo filone politico. Per ciò che ho visto fino ad oggi, questi soldi vanno veramente per l'informazione che è al servizio di certi orientamenti politici: mi riferisco, lo voglio dire chiaramente, al centrosinistra. Chi vuole fare un tipo di informazione diversa, trova grandissime difficoltà.
 
 -Avrà sicuramente seguito la "proposta Cicala": è d'accordo, oppure no? La questione del Cgie sì-Cgie no, non era stata definitivamente chiusa?
 
Le rispondo con una domanda: quando un cittadino si presenta in un consolato, e lo trova aperto tre giorni alla settimana - invece che cinque - per mancanza di soldi, o non riesce a ricevere un servizio, le sembra opportuno che si vada in giro per il mondo a fare delle conferenze? Magari bellissime, ma in questo momento del tutto inutili, visto che mancano davvero i servizi essenziali. Per cui credo che il Cgie avrebbe motivo di esistere qualora non venissero a mancare i servizi essenziali ai cittadini. Ci sono delle priorità, quindi io dico: Cgie sì, ma dopo che si è risposto alle necessità reali dei connazionali. Al nostro italiano all'estero , che si vada a fare conferenza in Australia o in Africa per la fuga dei cervelli o altre sciocchezze simili, non interessa nulla.
 
 
-Cittadinanza e immigrazione: bastano 5 anni per avere la cittadinanza? Insomma, per  diventare italiani?
 
Questa è l'ennessima beffa verso noi italiani residenti all'estero. Quando noi stessi siamo trattati come extracomunitari, mentre gli extracomunitari che sbarcano clandestinamente in Italia possono accedere alla cittadinanza, noi ancora stiamo a discutere se cittadini italiani e figli di italiani possono o no acquisire la cittadinanza. Credo che siamo arrivati al limite della civiltà, e questo veramente mi fa molta rabbia. A parte questo, mi fa rabbia il fatto che  sia passata alla Camera una legge sull'asilo politico, per cui chiunque faccia domanda per asilo politico come extracomunitario, finchè il giudice responsabile non prende una decisione stabilendo se quella persona ne ha diritto o no, l'extracomunitario può normalmente girare in Italia, legalmente, con regolare permesso di soggiorno. Cosa che non può accadere per noi italiani all'estero che vogliamo rientrare in Italia. Questo deve farci pensare, e dobbiamo domandarci se in Parlamento si stanno facendo gli interessi degli italiani o degli stranieri. Alla sua domanda, quindi, rispondo che secondo me non è corretto: non siamo gli Stati Uniti d'America, noi siamo l'Italia. Dieci anni di aspettativa per acquistare la cittadinanza credo che siano il minimo requisito che si possa chiedere a chi viene in Italia e vuole essere cittadino italiano.
 
 
-Giudichi l'operato del viceministro degli Italiani nel Mondo, Franco Danieli, da quando è stato nominato ad oggi
 
Conosco Danieli e non voglio descriverlo come una cattiva persona: mi sono dispiaciuto però, che durante la sua visita negli Stati Uniti, come si è letto in tutti i giornali, sia andato a fare campagna elettorale per il senatore dell'Ulivo Turano , perchè una telefonata all'altro parlamentare eletto - che sarebbe il sottoscritto - non l'ha assolutamente fatta. Vuol dire che anche lui è consapevole del fatto che questo governo durerà ancora poco e quindi è già in campagna elettorale. Per quanto riguarda le sue promesse ai connazionali oppure i 14milioni di euro che sarebbero destinati agli italiani nel mondo, io non so veramente se credere a queste chiacchiere oppure no, ma vorrei sapere dove , come e quando questi soldi sono stati stanziati, dove finiranno e in che cosa saranno spesi. Se poi andiamo a scoprire che questi soldi sono serviti per  comprare il volo di Pallaro in Sud America, e  assicurare  il suo voto in questa Finanziaria per evitare la caduta del governo,questo per me è oggetivamente scandaloso. Quindi su Danieli ho le mie riserve. In ogni caso, avrei preferito che viceministro degli esteri fosse uno degli eletti all'estero, ovviamente non di centrodestra perchè non abbiamo vinto le elezioni , ma di centrosinistra. Il centrosinistra evidentemente non ha invece ritenuto che i propri eletti all'estero - quelli che gli hanno dato la maggioranza per poter governare - fossero sufficientemente capaci.
 
 
- Prodi durerà 5 anni?
 
Assolutamente no. Non perchè non lo vogliamo noi, ma perchè all'interno del centrosinistra ci sono grandi crepe per cui questo governo non arriverà mai alla fine della legislatura. Nascerà un governo di grandi intese, un governo che potrà permettere di arrivare almeno a due anni e 6 mesi di legislatura, permettendo ai parlamentari di avere il diritto alla pensione. Questa è una cosa fisiologica: purtroppo , io che vengo dagli Stati Uniti, mi sono accorto che oggi in Italia si mettono al primo posto  i propri interessi e gli interessi del partito, poi quelli dei connazionali.
 
 
-Quali sono i suoi programmi per il futuro? Cosa si  aspetta di ottenere dal governo per gli italiani all'estero?
 
Da questo governo Prodi non mi aspetto più di tanto visto quello che è stato fatto finora. Quello che mi auguro che succeda in futuro, è che si capisca finalmente chi , fra gli eletti all'estero, ha davvero a cuore gli interessi dei connazionali, e chi invece si è voluto candidare solo per aumentare il proprio prestigio personale. Francamente, devo confessare questo: la mia famiglia risiede negli Stati Uniti. Volevo portarla in Italia ma ho avuto delle difficoltà - per esempio, mio figlia non l'hanno volutaregistrare a scuola perchè non era residente in Italia, come non l'hanno voluta registrare, per lo stesso motivo, all'anagrafe sanitaria italiana - e quindi sono io che vado a torvarli a Philadelphia e la vedo una volta ogni 15 giorni. Credo che questo possa bastare per dimostrare il mio impegno in parlamento verso gli italiani all'estero.
 
 - Lanci un messaggio ai suoi elettori: qualcosa di nuovo, che non ha mai detto prima
 
Molto presto , sperando nell'aiuto dei miei elettori perchè non è qualcosa che posso fare da solo, voglio chiedere a tutti, magari attraverso una petizione popolare, se sono soddisfatti del lavoro dei parlamentari all'estero, se sono soffisfatti dell'immagine dell'Italia, e di tutto ciò che riguarda l'italianità. Portare queste questioni sulla scrivania di Prodi e di D'Alema, e fare capire loro cosa chiediamo e cosa vogliamo. Pensiamo per esempio che se gli italiani residenti negli Usa decidessero per un mese di non comprare alcun prodotto italiano, provocherebbero un collasso economico non indifferente: non abbiamo mai pensato di farlo e probabilmente non lo faremo mai, ma con questo vogliamo sottolineare che oltre ad essere rispettati come cittadini italiani, dobbiamo essere rispettati anche come i migliori clienti ed i principali consumatori di prodotti italiani, ed i migliori esportatori dell'immagine dell'Italia nel mondo.
 
 Ricky Filosa, L'Italiano/Italia Estera 
 
 
 



 
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