Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
06 nov 2006CALCIO, Il commento al Campionato di Serie A - di Fabrizio Piccolo

Servizio di Fabrizio Piccolo
ROMA, 6 NOV.(Italia Estera) - Ultimo appello fallito: il Milan cade a Bergamo contro una delle realtà più belle del campionato, l’Atalanta dei ‘resuscitati’ Doni e Ventola, e dice addio non solo allo scudetto ma probabilmente anche alla Champions. Fa sensazione vedere i rossoneri a ridosso della zona retrocessione ma al di là delle sviste arbitrali (quest’anno effettivamente i fischietti non sono stati benevoli finora con loro) resta un’incompiuta questo Milan che si esalta solo in Europa. Probabilmente è la squadra che più di tutti sta pagando il Mondiale oltre ad una campagna acquisti – per la prima volta – non all’altezza delle aspettative. Detto bravo a Colantuono che ha forgiato una vera e propria corazzata, con un mix di grinta, personalità e tecnica, la lotta in testa, pertanto, è ristretta a Inter e Palermo che continuano a viaggiare a braccetto. Non poteva essere l’Ascoli avversario pericoloso per l’Inter che sta riscoprendo anche il lato bello di Ibrahimovic. Dello svedese finora si era vista più che altro la faccia ‘cattiva’, quella di campione irriverente, ora sta facendo vedere colpi straordinari e si candida a diventare il vero leader dei nerazzurri. E’ diventata ‘normale’ la squadra di Mancini, non più pazza, ribelle, incostante. E questa è la vittoria più importante. Ora l’Inter sa di essere forte e non ne ha paura. Intanto il Palermo non si ferma: due gol anche alla deludente Sampdoria di Novellino. Quando si ferma super-Amauri c’è sempre un gol di Corini o di Zaccardo a lanciare la volata. Non c’è che dire: finora il calcio più bello è quello che si gioca in Sicilia. Merito anche del Catania che nell’anticipo inguaia la Reggina con un eurogol del solito Giorgio Corona, e del Messina che frena il Torino sempre più incapace di vincere (1-1 con bel gol di Stellone a pareggiare l’iniziale vantaggio messinese). Nella sfida tra le outsider crolla l’Udinese, in trend negativo, e si rialza il Livorno quarto assieme ad Atalanta e Siena con i bianconeri che sabato sera sono riusciti ad acciuffare il pari per la cuffia dopo essere stati sotto di due gol con il Parma. Il resto della giornata è ricco di pareggi, quello della Lazio ad Empoli (1-1) e quello insipido del Chievo contro il Cagliari (0-0). In serata il posticipo ha restituito la Roma al ruolo di protagonista che, prima della vittoria di Udine della settimana scorsa, sembrava un po’ in discussione. Sotto di un gol con la Fiorentina i giallorossi hanno ritrovato il gioco della scorsa stagione e sono andati a valanga, con De Rossi e Taddei grandi protagonisti. Se dovesse ritrovare anche i gol di Totti potrebbe anche sperare di inserirsi nella lotta per il titolo. Due i motivi della ‘rinascita giallorossa’, la rinuncia ad un attaccante vero, di ruolo, a beneficio del modulo utilizzato l’anno scorso, che non dà punti di riferimento all’avversario, e la crescita di Pizarro che si è inserito nei meccanismi della squadra e fornisce con puntualità palloni per gli inserimenti dei centrocampisti. Per la Fiorentina, senza Toni infortunato, ora si fa davvero dura. Intanto la prossima giornata presenta un Milan-Roma che dirà sicuramente di più sulle reali potenzialità ed ambizioni della squadra di Spalletti.
Fabrizio Piccolo/Italia Estera



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati