BUENOS AIRES, 24 OTT. (Italia Estera) - Pubblichiamo come di consueto la storica FINESTRA di Mario Basti sulla Tribuna Italiana
Oggi é la prima - e sará l’unica volta - che inizio la FINESTRA con un ...furto, cioè pubblicando la lettera di un lettore, il sig. Adriano Andrenacci, a LA NACION, senza aver chiesto l’autorizzazione nè al signor Andrenacci, nè all’autorevole quotidiano, che spero vorranno scusarmi. Ma non ho potuto resistere al desiderio di indicare un fatto che ci interessa come italiani e ci fa piacere.
Ecco il testo della lettera pubblicata il 14 ottobre scorso:
Dos conductas
Señor Director:
"Un día concurrí al consulado italiano, para un trámite. Había una larga cola. Pensé retirarme cuando leí en un gran cartel: «Las personas mayores de 75 años no hacen fila». Quedé asombrado. Nunca en mis tantos años en la Argentina tuve esta sorpresa. Me presenté, todavía incrédulo. Fui atendido rápidamente.
"Posteriormente, acudí a Rentas. Había también una larga cola. Al sentirme indispuesto, lo comenté a la empleada que nos atendía, comentando el trato preferencial que recibí en el consulado italiano. Me contestó tajante: «Pero aquí estamos en la Argentina. Por favor, vuelva a la fila».
Me retiré disgustado. En el camino pensé: dos países, dos conductas."
Adriano Andrenacci
DNI 4.155.228
Gómez de Fonseca 382, Capital
Non credi caro Lettore, che il “furto” sia giustificato? Generalmente le lettere ai giornali sono di critica; anche a noi ne sono arrivate e anche per criticare il nostro Consolato. Come non segnalare tale eccezione?
Regali di Natale per anziani e per giovani?
Confessato il furto e fatto ammenda per esso, vado avanti con la FINESTRA tornando ai temi che in essa sono abituali. Ed è inevitabile che anche oggi, dedichiamo un pò di attenzione alla FINANZIARIA, visto che è un tema d’obbligo, almeno fino a Natale, al centro di polemiche, richieste, proteste e qualche concessione a questa e a quella categoria... speriamo anche a noi, alla categoria degli italiani all’estero, sebbene la grande stampa italiana di Milano, Roma, Napoli, cioè della Penisola, continua ad ignorare non solo i nostri problemi, ma addirittura la nostra esistenza, benché siamo, come sai, vari milioni. Ma in quelle importanti redazioni evidentemente non lo sanno o lo dimenticano sempre!
FINANZIARIA? Che possiamo dire oggi? Una brutta notizia, quella di giovedì scorso, cioè la decisione di due agenzie di rating Fitch e Standard and Poor’s di declassare i titoli del debito pubblico italiano. Una bruta notizia che comporta una bocciatura della Finanziaria, ma non prendiamocela eccessivamente, perché non significa il fallimento dell’Italia e c’è sempre la possibilità di correzioni.
Il Premier Prodi sempre o quasi sempre sorridente e fiducioso, ci rinnova l’invito ad avere fiducia perché ci assicura che sa cosa deve fare. “È come fare la mozzarella - ha dichiarato al giornale spagnolo “El Pais” - Si gira con pazienza e si fa formare una matassa. Diciamo che io sto facendo una mozzarella. Se non riescono a cacciarmi via, alla fine il Paese capirà le mie ragioni. E non possono cacciarmi perché non saprebbero cosa fare”. Accogliamo allora l’invito alla fiducia, malgrado le polemiche quotidiane, e speriamo che, quando la mozzarella sarà pronta, ci sia anche qualcosa di buono per noi irtaliani all’estero! Oggi mi sento ottimista e perciò voglio sperare che, a Natale, la Finanziaria finirà per esssere approvata, magari con alcune (poche o molte) variazioni e che forse porterà anche al di qua dell’Atlantico, almeno alcuni dei regali che aspettiamo. Il nostro senatore Luigi Pallaro, il nostro deputato Ricardo Merlo gliel’ hanno detto al premier Prodi cosa ci aspettiamo - e l’aspettiamo da molto tempo - perché ne tenga conto nel girare la matassa per fare la mozzarella.
Gliel’hanno detto, come certamente avrai letto - caro Lettore - nell’ultimo numero della TRIBUNA ITALIANA, che gli anziani della nostra comunità che non hanno fatto l’America, attendono la pensione sociale e hanno bisogno dell’assistenza sanitaria, che i giovani attendono borse di studio per perfezionamento nelle università italiane e che tanti attendono corsi di lingua e di cultura italiana e che tutti attendono che i consolati siano messi in condizioni di prestare servizio, un servizio vero, un buon servizio.
Come ti dicevo prima, oggi mi sento ottimista e perciò spero che almeno questi regali di Natale ci arrivino, con la approvazione della Finanziaria. I nostri Onorevoli, il sen. Pallaro, il deputato Merlo ed anche il deputato Angeli le nostre aspettative le hanno esposte a chi di dovere e nelle sedi “ad hoc” e, pur senza avere ottenuto ancora nulla, qualche voto a favore del governo in carica l’hanno dato, nella convinzione che la stabilità politica è necessaria per la ripresa del paese che tutti desideriamo; ma hanno anche detto senza mezzi termini che, così com’è la FINANZIARIA non gli piace e, per conseguenza... L’hai letto certamente sulla TRIBUNA ITALIANA di mercoledì scorso. Il sen. Pallaro in un’intervista al quotidiano ‘ItaliaOggi’ ha affermato e l’ha ripetuto a noi, a questo tuo giornale: “Se non terranno conto delle nostre richieste non c’è nessuna ragione per votare questa manovra finanziaria. Così io non la voto”. E il deputato Ricardo Merlo assicura: “Questa Finanziaria così com’è non mi piace” e non ci vuol molto a capire cosa ha voluto dire!
MARIO BASTI/Italia Estera