22 mag 2006 | NAPOLITANO A VENTOTENE RENDE OMAGGIO ALL' EUROPEISTA SPINELLI |
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VENTOTENE (LATINA), 22 mag -(Italia Estera) - Giorgio Napolitano ieri è stato accolto da un prolungato applauso nella piazza di Ventotene, dove con una cerimonia pubblica si è reso omaggio alla memoria di uno dei padri dell'Europa, Alfiero Spinelli, morto 20 anni fa, confinato in questa isola pontina per sei anni per attività antifascista. Accanto al presidente della Repubblica, alla sua prima uscita pubblica dopo l'elezione al Quirinale, la moglie Clio (NELLA FOTO). Sul palco ci sono i ministri Giuliano Amato, Tommaso Padoa Schioppa, Emma Bonino e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, promotore dell'iniziativa.
Da Ventotene, ricordando la figura di Alfiero Spinelli, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lanciato un appello a tutte le forze politiche a contribuire "alla identificazione dei molteplici nodi da sciogliere per fare uscire l'Unione Europea dalla crisi che l'ha colpita. All'Italia - ha sottolineato - tocca in questo senso una parte non secondaria. Il mio augurio é che ne siano egualmente consapevoli, le forze di governo e di maggioranza e le forze di opposizione".
"L'appello che voglio oggi rivolgere è diretto a tutte le correnti responsabili della società italiana: rilanciare l'idea di Europa, che Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni concepirono in quest'isola spingendo lo sguardo oltre tutti i confini nazionali, dare nuovo impulso a un percorso che appare ristagnare, non è affare soltanto delle forze politiche, per fondamentale che sia il loro ruolo; è dovere non eludibile delle forze sociali, della cultura, delle istituzioni regionali e locali, dei movimenti associativi. E questo impulso può trovare nei giovani, il cui sentire europeo si è fatto naturale e profondo, e nell'avanguardia della gioventù federalista europea, la molla più forte".
"Studiamo ancora, dunque - ha proseguito il Presidente Napolitano - e adoperiamoci perché molti possano conoscere e studiare, le testimonianze e le suggestioni vivissime che Altieri Spinelli ha affidato alla sua penna, e che vengono in questi giorni offerte a un maggior numero di lettori in nuove, più popolari edizioni: da quel "Manifesto di Ventotene", che resta forse la prova maggiore della creatività dell'antifascismo militante, agli splendidi scritti autobiografici.
C'è da imparare, leggendo quei testi, come è nata ed è via via in quasi sessant'anni, cresciuta l'impresa della costruzione europea, e come se ne possa garantire un nuovo e più conseguente sviluppo. C'è da trarne fiducia e forza in un momento difficile nel cammino dell'Unione, succeduta - nel significato e nel nome voluti da Altiero - alla Comunità degli anni '50".
Il Presidente Napolitano ha così concluso: "Da questo incontro di Ventotene stanno venendo e verranno concreti contributi alla identificazione dei molteplici nodi da sciogliere per far uscire l'Unione dalla crisi che l'ha colpita. All'Italia tocca in questo senso una parte non secondaria: il mio augurio è che ne siano ugualmente consapevoli le forze di governo e di maggioranza e le forze di opposizione. Altiero Spinelli non ebbe pregiudizi e chiusure verso nessuna parte politica nella sua instancabile opera di persuasione e mobilitazione per la causa europea".(Italia Estera) -
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