Una conquista storica di portata globale
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Servizio di Ro Pucci
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HOUSTON, TEXAS, 10 apr – (Italia Estera) - Nel febbraio dell’anno 1861 era proclamato il nuovo Regno d’Italia. Quest’anno, a seguito delle prime votazioni degli Italiani all’estero, celebriamo ancora una volta questa seconda e piu’ completa unita’ d’Italia. Sarebbe facile a questo punto cadere nel retorico e nel ripetitivo. Come siano andate le cose e come si sia giunti a quest’indispensabile conquista e’ sotto gli occhi di tutti e rimarra’ nel ricordo della generazione che ne e’ stata testimone e sui libri di storia.
Un grande uomo politico italiano, l’Onorevole Mirko Tremaglia, Ministro per gli Italiani nel mondo, che ha fatto della realizzazione di questa seconda e piu’ recente unita’ d’Italia l’ideale e lo scopo della sua vita, assieme a tutte le migliori forze politiche del nostro Paese ha ottenuto, grazie alla sua visione chiara e lungimirante ed alla sua opera determinata ed instancabile, quello che nel passato ci ottennero i grandi artefici della prima unita’ d’Italia.
Adesso, dal momento in cui gli Italiani nel mondo hanno potuto votare per eleggere i propri rappresentanti nel loro parlamento di Roma, quest’opera unificatrice di portata eccezionale e’ qui’ ed e’ completa. S’apre davanti a noi un’era nuova nella quale, tenendo presenti le nuove necessita’ create da un inarrestabile processo di globalizzazione, bisognera’ fare in modo che gli Italiani all’estero, riavvicinati finalmente alla Patria, siano sempre tenuti presenti con le loro istanze e le loro potenzialita’ delle quali puo’ e deve beneficiare l’intera realta’ italiana nel Paese e fuori di esso.
E’ giunto il momento di porre fine alla faziosita’ affinche’ si dissolvano come nebbia al sole tutte le polemiche ed anche tutte le meschinerie di questi giorni che finirebbero solo per offuscare la bellezza di questo conseguimento importantissimo. L’italiano di Berlino, di New York e di Sidney s’aspettano proprio questo: un ritorno ad una seconda unita’, piu’ grande e piu’ fruttifera, che faccia sentire veramente a tutti i figli della stessa madre che nessuno e’ lasciato da parte o che e’ troppo lontano dalla propria casa comune. Occorre che il governo italiano, che il parlamento, adesso piu’ ricco dell’apporto di tutte queste cellule d’italianita’ sparse per il modo, comincino a pensare e ad agire in maniera ancora piu’ comprensiva ed aperta. Si deve iniziare con la consapevolezza dell’importanza di quanto e’ stato realizzato e dalla celebrazione, in questa primavera del 2006, della freschezza giovanile della nostra seconda unita’ nazionale, che e’ ora piu’ che mai completa perche’ e’ finalmente quella di tutti gli Italiani.
RO PUCCI HOUSTON, TEXAS/Italia Estera