TORONTO, 27 GIU (Italia Estera) - Anche per l'on. Gino Bucchinoé stato un "Disagio, vissuto in silenzio" la partecipazione a Toronto della trasmissione di Rai International l'Italiana nei giorni scorsi. E dopo Carlo Consiglio il deputato eletto in parlamento dalla comunità italiana in Canada contesta la conduzione della trasmissione da parte del direttore Massimo Magliaro.
"Ho preso atto che la trasmissione avrebbe avuto come "ospiti-intervistati" alcuni esponenti del mondo giorrnalistico, economico, culturale e diplomatico e ho accettato di buon grado di essere presente tra il pubblico per testimoniare anche con la mia presenza l'importanza e l'attenzione che la Comunita' rivolge a Rai International e per celebrare il primo anno dallo storico arrivo di Rai International in Canada - dice Bucchino -. Devo pero' ribadire il disagio, vissuto in silenzio, che ho provato per il mancato mio coinvolgimento, quando che per ben due volte l'Ambasciatore italiano in Canada ha fatto riferimento al mio ruolo di unico parlamentare eletto in Canada manifestando auspici di fattivo lavoro da parte mia".
Dopo le critiche portate da Carlo Consiglio, membro del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE) e la risposta di Magliaro che "non si può ragionevolmente sostenere che l'Ambasciatore d'Italia ad Ottawa, Sardo, il Direttore del "Corriere Canadese", Caprile, il Direttore dei programmi italiani di"Omni Tv", Roi, il Direttore dello "Specchio", Tagliavini, il Direttore dell'Istituto del Commercio Estero, Ponti, e gli altri ospiti non siano rappresentativi della Comunità italiana", Bucchino torna sul tema definendo la dichiarazione "uno scivolone" e affermando come questa "testimonia semplicemente, ma gravemente, il perdurare dell'idea tutta italiana e tutta sbagliata di chi siano gli italiani all'estero, di chi possa esserrne rappresentativo e di chi abbia titolo a rappresentarli".
Il deputato per il Canada pertanto conclude: "Abbiamo avuto un percorso fatto di lacrime e sangue e tutto quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo guadagnato. Adesso siamo anche in Parlamento e non faremo sconti a nessuno".