- ROMA - Il Ministro degli Affari Esteri, Renato Ruggiero, ha ricevuto, alla Farnesina, su loro richiesta, gli Ambasciatori in Italia di Arabia Saudita, Egitto, Libia, Marocco e Giordania, gli incaricati d’affari di Siria e Libano, il Delegato dell’Autorità Nazionale Palestinese ed il Direttore della Lega Araba, che gli hanno espresso preoccupazione per la situazione di stallo del processo di pace mediorientale, per le posizioni - definite intransigenti e aggressive - che il Governo israeliano continua a mantenere anche per quanto riguarda gli insediamenti nei Territori, per le gravi conseguenze che tale stato di cose rischia di comportare per la pace e la stabilità dell’intera Regione, per le pesanti condizioni in cui versa la popolazione palestinese.
Gli Ambasciatori arabi hanno chiesto al Ministro Ruggiero di far conoscere le posizioni espresse, nel corso dell’incontro, al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, anche in vista dei loro incontri con il Primo Ministro israeliano, Sharon, in visita in questi giorni nella Capitale.
Il Ministro Ruggiero, nel prendere atto delle preoccupazioni manifestate da parte araba, ha rilevato come l’Italia, anche nell’ambito delle posizioni sostenute dall’Unione Europea, continui ad appoggiare attivamente ogni sforzo perché cessino le violenze, venga rapidamente imboccata la via della pace e del consolidamento della stabilità e siano poste in essere misure, politiche ed economiche, dirette a ristabilire un clima di fiducia, ad attenuare i motivi di tensione, a favorire i contatti tra le popolazioni.
In questa prospettiva, secondo Ruggiero, è particolarmente rilevante creare le condizioni per l’attuazione del Piano Mitchell, così come promuovere iniziative economiche per uno sviluppo integrato ed equilibrato della Regione. E’importante che le parti interessate, così come gli Stati Uniti e la Russia come co-sponsors, l’Unione Europea, condividano gli stessi motivi di preoccupazione, intensifichino i canali di comunicazione, mostrino impegno e determinazione per far ripartire i negoziati.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito l’orientamento di fondo, secondo cui un’autentica prospettiva di stabilità in Medio Oriente potrà essere conseguita, solo quando le popolazioni della Regione potranno godere di una prospettiva di pace e di benessere e potranno rapportarsi in un’ottica di cooperazione e di dialogo.