Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
08 lug 2006"L'Italia del calcio vincente e l'altra Italia perdente" di Carlo Alberto BRUSA

PARIGI, 8 LUG. (Italia Estera) - Gli Italiani all'estero, come gli Italiani in Patria stanno vivendo l'eccitazione della magnifica prestazione della squadra italiana di calcio ai campionati del mondo in Germania.
 
Ma, questo eccezionale avvenimento sportivo rivela quanto sia ancora complessa la relazione di noi italiani con i Paesi che ci ospitano : vincenti nel calcio e perdenti per tutto il resto.
 
Infatti per i Paesi che ci ospitano appare ancora forte la visione terzo mondista con la quale siamo trattati dai tutti i mass media.
 
Se da un lato, si prende atto della riuscita della squadra italiana, dall'altro lato, i giornalisti non possono fare a meno di riversare con perfidia sui nostri giocatori e su noi italiani, tutte le squallide malefatte del nostro paese sul piano politico, sociale e sportivo e quelle visioni ormai superate di un'Italia che non esiste più.
 
Certamente, tutto é esagerato e tutto é fatto per destabilizzare la squadra italiana, ma il risultato é là e l'immondizia dialettica contro l'Italia riempie le pagine dei giornali e i dibattiti televisivi della stampa estera, ben oltre il fatto sportivo.
 
Per i Francesi la vittoria della loro squadra é il simbolo di una Francia efficiente, ricca di valori morali, ricca di uomini e donne di ogni origine e razza assimilati ormai alla cultura francese, la straordinaria rappresentazione che la Francia é sempre un grande Paese che illumina il mondo come all'epoca del "re sole".
 
E per noi, invece, la riuscita nel calcio é la sola espressione di efficienza di un Paese sempre alla deriva.
 
Vorrei fare un paragone, i vini italiani sono i migliori del mondo, quelli francesi non lo sono, ma la Francia sà valorizzare il suo prodotto, lo protegge, lo accarezza, lo vende con amore rendendolo più bello di cio' che é.
 
Invece noi Italiani speriamo sempre di essere amati per il nostro folklore, siamo creativi, intelligenti, forse dei geni, ma senza calcolo, senza la razionalità, senza il marketing che serve a unire la forma e la sostanza.
 
Quindi, senza un lavoro di comunicazione razionale, studiato, calcolato con intelligenza e finezza, fatto da coloro che hanno il potere e la qualità per farlo, tutto cio' che l'Italia ha di positivo e utile non viene mai valorizzato.
 
Noi Italiani all'estero vorremmo brillare non solamente con l'Italia del calcio, ma anche per tutto quello che il nostro Paese é oggi in questo mondo.
 
Ecco, cosa risentiamo noi Italiani all'estero di fronte a tanti attacchi senza risposta.
 
Oggi lo sport, come il calcio, é una componente dell'economia, un rivelatore sociale che riflette la forza di un popopo e come tale esempio della realtà e del progresso di un Paese.
 
L'interesse per lo sport e i risultati sportivi di un Paese non rivelano assolutamente la decadenza di un popolo o di un'epoca.
 
Infatti, le squadre di calcio che hanno partecipato alla fase finale dei campionati del mondo rappresentano, senza eccezioni, i paesi che sul piano economico contano nel mondo rappresentando i diversi continenti.
 
Quindi, ha ragione la Francia nell'utilizzare la riuscita della squadra francese per dire al mondo che é una grande Nazione, un grande Paese un grande Stato, non solo nel calcio.
 
I nostri dirigenti politici dovrebbero andare ancora a scuola di marketing e comunicazione per imparare non solamente a guardare la telecamera quando sono intervistati, ma per capire quanto é importante per un paese la positività della comunicazione in questo mondo dove le frontiere sono ormai delle veline senza forma.....
 
L'Italia é vincente quando riusciremo infine a comunicarlo ?
Avvocato Carlo Alberto BRUSA/Italia Estera



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati