ROMA, 6 LUG. (Italia Estera) - l’On. Marco Fedi, eletto alla Camera per l’Unione nella circoscrizione estero ha dichiarato: "Abbiamo davvero bisogno di accelerare il percorso di riflessione su Rai International". "L’incontro con il comitato di redazione di Rai International, le consultazioni informali con il Consiglio di amministrazione della Rai e la riflessione politica in corso sul futuro dell’informazione radiotelevisiva in Italia e nel mondo ci impongono una seria analisi della situazione".
"La prima considerazione è sicuramente relativa alla mission, agli obiettivi costitutivi di Rai International ed alla sua capacità di raggiungere, con un prodotto di qualità, le comunità italiane nel mondo e le società dei Paesi in cui queste risiedono". Fedi ha anche ricordato che "Rai International è un punto di riferimento insostituibile e fondamentale per le nostre comunità all’estero ed è attualmente l’unico strumento d’informazione radiotelevisiva del nostro Paese all’estero: è quindi assolutamente indispensabile garantire la qualità del prodotto, poiché l’immagine televisiva diventa l’immagine dell’Italia, in competizione con l’immagine data da altri canali radiotelevisivi europei che possono contare su risorse decisamente superiori".
"Rai International deve trasformarsi nello strumento d’informazione e comunicazione radiotelevisiva internazionale del sistema Italia. Un sistema Italia di cui fanno parte anche le comunità italiane nel mondo: parte integrante di quel sistema Italia economico, culturale e politico che la rappresentanza parlamentare eletta all’estero - ha sottolineato Fedi - sta contribuendo a costruire, nonostante le difficoltà e le incomprensioni". Per Fedi "Perseguire questo obiettivo richiede una visione nuova del ruolo di Rai International, che deve essere percepita e strutturata non solo come rete di servizio ma anche e soprattutto come strumento di diffusione culturale, di promozione linguistica, di penetrazione commerciale e di presentazione del sistema Italia. Occorre una distribuzione capillare del segnale nel mondo e quindi anche in Europa, al momento esclusa. Sono indispensabili maggiori risorse, in ogni caso risorse adeguate, che provengano da diverse fonti, ed una Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i programmi di servizio".
Marco Fedi sostiene che "È indispensabile avere un’articolazione amministrativa e redazionale che garantisca autonomia e pluralismo, una programmazione seria che presenti agli utenti il meglio della produzione Rai, oltre ad un palinsesto articolato per servire le diverse aree del mondo". "La produzione di Rai International, infine, deve essere mirata a dare una risposta all’esigenza di informazione di ritorno o circolare, da immettere nel circuito della comunicazione in Italia e nel mondo".
"È evidente – ha concluso Fedi– che per raggiungere questi obiettivi sono necessari sia una redazione composta da personale che abbia garanzie contrattuali a lungo termine che di un maggior uso delle lingue straniere, sia per la produzione che per le sottotitolature. Occorre avere capacità produttiva anche all’estero e seguire con un’apposita redazione tutti gli appuntamenti elettorali, garantendo l’approfondimento ed il dibattito e coinvolgendo anche la rappresentanza eletta all’estero".