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06 lug 2006Documento finale dell’assemblea nazionale dei Democratici di Sinistra in Svizzera svoltasi a Berna il 25 giugno

BERNA, 6 LUG. (Italia Estera) - Si è svolta nella Casa d’Italia a Berna l’assemblea nazionale dei Democratici di Sinistra in Svizzera alla quale hanno partecipato i delegati all’ultimo congresso nazionale ed i parlamentari Claudio Micheloni e Gianni Farina. Dopo una lunga ed estenuante campagna elettorale che ha visto i propri dirigenti e militanti impegnati in tutte le recenti fasi elettorali italiane e svizzere, l’ultima quella referendaria sulla modifica della seconda parte della Costituzione italiana, i Democratici di Sinistra hanno fatto il punto del lavoro svolto e dei risultati raggiunti, esprimendo un vivo ed unanime apprezzamento per l’elezione nel parlamento italiano dei propri candidati Gianni Farina e Claudio Micheloni e per il ruolo determinato svolto dal segretario Michele Schiavone.
Il segretario nella sua relazione ha espressamente ringraziato tutti i dirigenti e militanti per l’intenso acume politico, ripercorrendo in modo esaustivo i maggiori momenti della fase politica e della vita interna del partito. Soffermandosi in particolare sulla selezione delle candidature alle elezioni politiche italiane ha evidenziato il malessere che ha attraversato il partito per il metodo usato dalla direzione del partito nella scelta dei candidati. Nonostante ciò i DS in Svizzera hanno dato prova di forte senso di responsbilità contribuendo in modo determinante alla vittoria dell’Unione di Romano Prodi. Questo partito è radicato in quasi tutte le aree geografiche del paese e  nonostante le difficoltà oggettive che determinano la pratica di una forza politica italiana fuori dal contesto nazionale,  riesce ad esprimere una straordinaria azione politica in un paese in cui il diritto di voto agli stranieri è garantito a macchia di leopardo. Nel dibattito e nella valutazione dei risultati sono stati analizzati i vari passaggi dell’azione politica ed organizzativa di questi ultimi anni durante i quali, i Ds oltre a consolidare la propria presenza territoriale si sono spesi per creare le condizioni di una proposta politica unitaria con le forze che compongono l’Unione in Svizzera ed un rafforzamento dei rapporti con il Partito Socialista svizzero e con le forze sindacali presenti nella Confederazione elvetica.
Gli ottimi risultati espressi da questo impegno politico chiamano i Democratici di Sinistra in Svizzera a proseguire la propria azione nella ricerca di una poltica più puntuale, aperta ed attenta alle domande e alle esigenze delle donne e degli uomini, dei giovani, delle lavoratrici e dei lavoratori che compongono la comunità italiana, per costruire assieme a loro maggiori opportunità di partecipazione alla vita politica e sociale di questo paese. In questo percorso  si aprono nuove prospettive e maggiori oppurtunità di collaborazione con il mondo associativo e con le forze sociali italo-svizzere poiché la loro proposta politica potrà contare da una parte sugli effetti del lavoro legislativo che svolgeranno gli eletti nel parlamento italiano, dall’altra sui propri eletti nei vari organismi di rappresentanza istituzionale in Svizzera. L’assemblea ha fatto propria la volontà di promuovere una maggiore organizzazione a tutti i livelli. Ad una indicazione politica attenta e puntuale deve seguire anche un’organizzazione efficace e ben articolata, attenta alle varie rappresentanze territoriali e di genere, comunque all’altezza dei tempi e capace di operare in modo inclusivo e rispettosa delle diverse sensibilità che compongono il partito. Su questo terreno, inoltre, sarà rivisto il rapporto con la direzione nazionale del partito e con lo stesso dipartimento per gli italiani all’estero.Questo impegno trova un’immediata traduzione pratica nell’organizzazione interna che rispetto al passato vedrà la costituzione di un’organismo consultivo dei segretari di sezione, che in futuro si incontreranno con maggiore frequenza per puntualizzare gli assunti politici sul territorio, nella ricomposizione delle commissioni interne e nel adeguamento di alcuni incarichi di lavoro dentro la segreteria nazionale.
Chiuso il periodo elettorale l’attenzione dei DS in Svizzera sarà proiettata al futuro, all’ imminente discussione sulla costituzione del Partito Democratico che, dopo la formalizzazione dei gruppi unitari alla Camera ed al Senato, è diventata di stringente attualità e chiede ai propri iscritti e simpatizzanti di esprimersi anche all’estero, dove gli effetti di questa sintesi sono asimmetrici agli automatismi italiani per le specifiche diversità culturali e politiche locali, che sono distanti dal processo di maturazione politica che sta vivendo l’Italia. L’esperienza politica maturata dai DS negli ultimi anni e l’incidenza dei risultati elettorali esteri sulla formazione del governo, comunque, rendono necessario nella Confederazione elvetica un grande dibattito nel partito e nella società.sull’eventuale costituzione di una nuova forza unitaria. Nel rilanciare la loro funzione di cerniera tra il partito nazionale e il Partito Socialista Svizzero i DS in Svizzera propor-ranno, dove è possibile, candidature di propri rappresentanti alle elezioni federali svizzere del prossimo anno sulle liste del PSS che saranno sostenute da una preventiva promozione di dibattiti e iniziative sui grandi temi: sulla politca europea, sulla quella dei diritti e della cittadinanza, su quella del lavoro e della formazione permanente. Affrontando le questioni organizzative interne i Ds hanno insistito sulla necessità di rafforzare l’aspetto della comunicazione necessaria per raggiungere, con gli strumenti tradizionali e con le nuove tecnologie, i militanti ed i diversi soggetti sociali quand’anche per coordinare l’ agenda di  alcuni appuntamenti in programma  il prossimo autunno alla ripresa delle attività politiche. Tra le scadenze della seconda parte dell’anno la rete organizzativa del partito concorrerà a sostenere la campagna referendaria contro la riforma della legge degli stranieri e dell’asilo in votazione il 24 settembre prossimo e invitirerà le proprie sezioni ad impegnarsi assieme ai sindacati nella campagna per i rinnovi salariali. Nella convinzione di avviare nuove pratiche di partecipazione plurale alla scelta delle priorità d’intervento legislativo e di iniziative a favore degli italiani all’estero, iI partito organizzerà degli incontri assembleari con i parlamentari italiani eletti all’estero.



 
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