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Il voto degli Italiani all'Estero

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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
06 lug 2006Sicilia Mondo: l’associazionismo di emigrazione per saldare un rapporto vero ed organico con gli italiani all’estero.

CATANIA, 6 LUG. (Italia Estera) - L’Italia esce da una campagna elettorale lunga e dura caratterizzata da tensioni e scontri senza esclusione di colpi da parte degli schieramenti di destra e di sinistra.
Ancora oggi, dopo la recente consultazione referendaria che ha chiuso una stagione interminabile di elezioni, e l’insediamento a regime del nuovo Governo, le polemiche e le contrapposizioni non accennano a stemperarsi.
Per la prima volta, i cittadini italiani che vivono nelle varie parti del mondo, hanno partecipato al voto politico e colmato di fatto un distacco storico con la madre patria immettendosi nel circuito della vita parlamentare e della società italiana.
Il fatto clamoroso è stato che il voto della Circoscrizione Estero, pressoché snobbato nel corso della campagna elettorale e del tutto ignorato dalla stampa nazionale, è risultato determinante per decretare la maggioranza in Senato e quindi la governabilità del Parlamento.
Dopo questo risultato, il voto degli italiani all’estero è entrato di forza tra i pilastri del sistema democratico del Paese ed è stato rivalutato e riportato nelle prime pagine dei giornali e dai commentatori politici. I 18 parlamentari eletti sono così diventati i veri protagonisti dell’evento elettorale. 
La presenza in Parlamento chiama ora gli eletti alle loro responsabilità in ordine alle attese dell’elettorato che ha accompagnato la loro elezione ed all’impegno di una presenza continua e vigile nella vita parlamentare e nelle vicende italiane. Senza perdere di vista il mandato della tutela dei diritti e della promozione umana, sociale e culturale degli italiani che rappresentano.
Una posizione questa che non ha e non può avere colore politico o partitico in quanto i problemi dei nostri connazionali all’estero  sono i problemi di tutti gli italiani.
Nell’estendere l’esercizio di voto degli italiani all’estero, il legislatore ha inteso dare una risposta alla richiesta ultratrentennale delle nostre comunità consentendo di portare in  Parlamento le loro esigenze tramite l’elezione dei propri rappresentanti.
Nella interpretazione di molti, invero assai diffusa, si è trattato di una forma di accoglimento nei confronti di una rivendicazione quasi di settore.
Non è così. La legge che concede il voto agli italiani all’estero è chiara e non può dare luogo ad equivoci di sorta.
 Non riguarda solo la tutela dei diritti delle nostre comunità che vivono all’estero, da sempre invocata. Ha un raggio di applicazione assai più vasto e completo che investe e coinvolge le stesse  politiche del Governo in sede programmatoria ed esecutiva e la vita della società civile italiana. 
Con il voto, gli italiani che vivono nelle varie parti del mondo hanno acquisito a pieno titolo il diritto di entrare nel circuito e nelle politiche operative del Governo e della società italiana in maniera organica. Come prolungamento mediatico della Nazione.
Questo vuol dire che il Governo, in tutti i suoi atti amministrativi e gestionali, iniziative legislative ed articolazioni ministeriali, deve tenere presente che esiste una comunità che vive all’estero da governare con pari diritti e dignità.
In questa direzione il compito dei 18 eletti diventa anche quello di vigilare per diventare, ove occorra, punta di pressione e di assalto nel contesto legislativo del Parlamento.
Compito certamente non facile. Ma 18 eletti sono motivati, li conosciamo quasi tutti e sappiamo che hanno tutti  numeri per battersi con successo. Se ne accorgeranno presto in Parlamento.
La loro operatività può diventare momento di svolta e motore di sviluppo per l’immagine Italia nel contesto internazionale nella misura in cui riuscirà a costruire un rapporto organico ed interattivo con la comunità italiana all’estero.
 La vera sfida è costruire una cultura in questa direzione. Basta pensare per un solo momento che cosa significherebbe un collegamento organico con un’altra Italia presente in tutte le parti del mondo.
 Un ruolo determinante può darlo una corretta politica di informazione in direzione delle nostre comunità all’estero ma anche una adeguata informazione di ritorno per fare conoscere chi sono, cosa fanno e quanto pesano le comunità italiane nelle società di residenza.
Nell’attuale scenario, anche l’associazionismo di emigrazione che ha scritto la storia degli italiani nel mondo deve fare la sua parte, impegnandosi, come espressione reale delle nostre comunità all’estero, per la costruzione di una cultura nuova che saldi il rapporto vero ed organico dei connazionali con la Nazione Madre.(Italia Estera) - 
 



 
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