ROMA, 28 apr- (Italia Estera) - “Un 1° maggio con al centro il lavoro, le riforme, la questione meridionale”, è quanto ha auspicato il presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, presentando le iniziative del Movimento in occasione della festa del lavoro.
“Abbiamo chiesto al nuovo Governo di mettere al centro i temi del lavoro e di dare priorità alla definizione di politiche che consentano la realizzazione di una moderna democrazia economica, per dar vita a una dimensione sociale fondata sul dialogo e la partecipazione dei lavoratori alle scelte” ha spiegato Costalli.
“Vogliamo poi mettere al centro dell’attenzione una vera politica di riforme: in primis il completamento della riforma Biagi sul mercato del lavoro, che forze conservatrici ancora ‘insistono’ per abrogare (una prospettiva che ci farebbe compiere un balzo indietro di decenni, ponendo il Paese fuori dalle regole europee e cancellando centinaia di migliaia di posti di lavoro)”.
“La precarietà è la conseguenza della mancanza di contrattazione tra imprese e sindacato, e l’attacco alla Biagi maschera un’assenza di verità sulla precarizzazione che si annida nell’eccessivo ricorso, anche nella pubblica amministrazione, alle collaborazioni coordinate e continuative (introdotte dal ‘pacchetto Treu’); dai contratti a termine ripetuti all’infinito (regolati dalla legge 368 del 2001, e non dalla Biagi) e, soprattutto, dal fenomeno dei finti appalti di lavoratori senza diritti da parte di (finte) cooperative - che altro non sono che una nuova forma di caporalato e di sfruttamento su chi nemmeno ha la forza di tentare una qualsiasi forma di denuncia -”.
Costalli ha proseguito illustrando quelle che il Mcl giudica essere le altre priorità della futura azione di Governo: “La riforma delle relazioni industriali, perché solo un sistema di relazioni industriali di tipo decentrato e partecipativo potrà consentire di ‘governare’ mercati del lavoro sempre più frammentati e in continua evoluzione. E ancora la riforma del sistema di welfare, per far fare al nostro Paese un passo avanti e non indietro, senza lo sguardo volto al passato”.
“E infine la questione meridionale, che purtroppo è stata accantonata, salvo qualche rara eccezione, nel corso della lunga e aspra campagna elettorale: senza quella necessaria tensione ideale e quella centralità che invece il tema merita per il futuro di tutto il Paese”.
“Una delegazione della presidenza nazionale del Mcl parteciperà alla tradizionale manifestazione del 1° maggio, che Cgil Cisl e Uil organizzano a Locri, anche per sostenere queste ragioni” ha concluso il leader del Mcl.(Italia Estera) -