VENEZIA, 29 AGO. (Italia Estera) - Nel vastissimo panorama di rapporti economici internazionali che il Veneto presenta, un po’ a sorpresa appaiono non “decollare” quelli con la vicina Slovenia.
il Progetto Europeo Transfrontaliero “Opslocoop – Opportunità Slovenia vuole contribuire a colmare questo gap che punta su "Animazione Economica a Supporto della Cooperazione Transfrontaliera”. Il progetto é stato approvato e cofinanziato dalla Regione Veneto, su proposta dell’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava, rientrante nelle iniziative del Programma Comunitario Interreg III A.
Il Progetto, proposto da “Informest” e finanziato dal Veneto con 100 mila Euro, si svilupperà in varie azioni di partenariato con “Inkubator” di Sezana (Slovenia), e prevede attività di animazione economica e creazione di reti tra Enti ed Organizzazioni dei due partners; attività di cooperazione produttiva transfrontaliera tra Piccole e Medie Imprese; attività di supporto alla collaborazione tecnologica tra PMI dell’area.
“L’attuale politica regionale – sottolinea Gava – attribuisce il massimo rilievo alla valorizzazione del posizionamento internazionale e alla nostra partecipazione alle cosiddette politiche europee di vicinato. Per questo, intervenire sul programma Interreg con la vicina Slovenia è particolarmente importante. Lo è sia perché si tratta di uno dei nuovi Stati membri dell’Ue, sia perché l’area è un importante luogo di transito verso i Balcani, fortemente coinvolta dalle politiche europee di prossimità. Oltre che ad accrescere le opportunità di affari tra le PMI venete e l’altra sponda dell’Adriatico – aggiunge Gava – la cooperazione con Inkubator di Sezana ci consentirà anche di capire i motivi dell’attuale difficoltà e di individuare i settori produttivi che presentino le migliori chances di cooperazione”.
Il contenuto tecnico del Progetto punta alla creazione di un ambiente economico favorevole allo sviluppo tra operatori economici locali, grazie alla trasformazione del concetto di frontiera da “ostacolo” ad “opportunità”. Si propone di far fronte a problematiche comuni, dovute essenzialmente alla marginalità dell’area, e di favorire l’introduzione di tecnologie produttive e metodologie gestionali innovative, in grado di migliorare la competitività del sistema economico transfrontaliero. (Italia Estera) -