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13 mag 2006Il calcio italiano nella bufera

ROMA, 13 mag – (Italia Estera) -  Il terremoto giudiziario azzererà la federcalcio. La gravità delle rivelazioni arrivate dalla Procura di Napoli non ha permesso di proseguire. Martedì il Coni, nel corso della Giunta esecutiva, la commissarierà . Lo scandalo è esploso e trascina con se l’intera federcalcio. Non si possono mettere a tacere le inchieste delle procure di Torino, Roma Napoli ed ora anche Parma con valanghe di intercettazioni e 41 indagati eccellenti. Con le dimissioni di Carraro  e l’affido a Giancarlo Abete si pensava di scongiurare il commissariamento. Ma così non è stato. Gianni Petrucci (nella foto), il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha incontrato il vicario della federazione, Abete, e si è deciso per il commissariamento. Sparisce così tutto il vertice della Federazione Italiana Gioco Calcio, consiglio federale compreso, che le procure avevano già decapitato in questi giorni di un presidente Franco Carraro, di un vice Innocenzo Mazzini, di un consigliere come Antonio Girando e del Capo degli arbitri Tullio Lanese.
 
 E’ stato annullato il consiglio federale fissato per martedì, quello che avrebbe dovuto accettare o respingere le dimissioni di Carraro, quello che avrebbe dovuto consentire ad Abete di lavorare per questi tre mesi,  anche per la concomitanza dei Mondiali, fino alla convocazione della nuova assemblea elettiva. Ed al Foro Italico sono  subito cominciate le consultazioni per decidere sul nome del commissario. Una scelta molto difficile  sulla persona che dovrà cancellare la pagina più nera della storia del calcio italiano.
L’altro ieri Romano Prodi aveva suggerito addirittura il nome di Gianni Letta (che il centrodestra aveva candidato e votato per la Presidenza della Repubblica). Ma ha subito declinato l’incarico.  Certo non sarà facile trovare qualcuno disposto a caricarsi di una tale responsabilità e soprattutto di svolgere il lavoro partendo da terra bruciata, con l'aggravante che il commissariamento potrebbe durare anche un anno. Troppo per i molti tecnici che Petrucci da oggi pomeriggio stà consultando e che svolgono anche altri incarichi.  I nomi di Andrea Monorchio, ex ragioniere generale dello stato, Gaetano Gifuni ,ex segretario generale della Presidenza della Repubblica e Mario Monti ex commissario UE, restano in cima alla lista dei candidati. Un nome che è stato anche fatto è  di Andrea Manzella, che già una volta, anche se venti anni fa, ha fatto il commissario del Figc. Ma Manzella  in questo momento suscita dubbi perché è troppo schierato politicamente (il professore universitario è stato eletto senatore nelle fila dell'Ulivo), avrebbe in sostanza il sostegno di una sola ala del Parlamento. Dalla sua però, oltre all'esperienza nel 1986, quella più recente in qualità di presidente della Corte federale. Non manca chi tira in ballo anche Gianni Rivera, più volte in passato richiesto proprio sulla poltrona della Figc. Petrucci pensa ad un uomo  al disopra delle parti e sganciato da investiture politiche dichiarate.
In serata sono emersi anche altri nomi  di assoluto rispetto: Mauro Masi, attuale Segretario generale alla presidenza del consiglio, che anni fa con il governo D'Alema era stato nominato Commissario Straordinario della SIAE in un momento particolarmente delicato della vita di questo organismo e che in 4 anni riusci' a risanare la societa' portandola in attivo.
   Ma, accanto al nome di Masi, viene fatta circolare, con molta riservatezza  anche la candidatura di Pellegrino Capaldo l'economista che nel 1992 diede vita alla Banca di Roma guidando la fusione fra Banco di Santo Spirito e Banco di Roma
 Per quanto riguarda l'attuale Segretario generale di Palazzo Chigi, personaggio autorevolissimo che va dalla sua lunga esperienza in Banca d'Italia agli incarichi istituzionali ricoperti con diversi governi che si sono succeduti dagli anni '90, va ricordato che Mauro Masi si e' impegnato attivamente collaborando alla candidatura italiana per gli Europei di calcio del 2012.
 
Anche se Abete in questo momento scompare come traghettatore della federcalcio, un ruolo molto importante lo conserverà: sarà il capo delegazione ai Mondiali di Germania, il rappresentante dell'Italia davanti alla Fifa.  E questo suo ruolo lo ha già fatto valere: Ha ritirato l’accredito  dell’arbitro Massimo De Santis ed i suoi assistenti Alessandro Griselli e Marco Ivaldi.  e degli ex designatori Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo che avrebbero  dovuto rappresentare l'Italia ai Mondiali, Tutti e tre  facevano parte  di questa presunta “cupola” capeggiata da Luciano Moggi (nella foto) che avrebbe  addirittura gestito il campionato sui modi e sistemi del quale alla procura di Napoli ha deposto per otto ore l’arbitro Gianluca Paparesta.  
 L'unico fischietto italiano a partecipare alla rassegna iridata, quindi, sarà Roberto Rosetti. Lunedì la Fifa aveva annunciato la promozione di Rosetti, inizialmente inserito nel gruppo delle 7 riserve. L'arbitro torinese, che in Germania sarà accompagnato da guardalinee Cristiano Copelli di Mantova ed Alessandro Stagnoli di Bologna, aveva beneficiato della bocciatura dell'esclusione del greco Kyros Vassaras dall'elenco dei 'titolari'.
Per pochi giorni l'Italia è stata l'unica nazione, con il Messico, a poter vantare due arbitri mondiali. Ora solo la federazione dei tricolores potrà vantare una coppia di direttori di gara. A quanto pare il presidente della Fifa, Joseph Blatter, si oppone alla convocazione di un arbitro destinato a sostituire De Santis. A dirigere le 64 gare di Germania 2006, quindi, saranno solo 22 giacchette nere.
Beppe Nisa/Italia Estera



 
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