21 mar 2006 | Inaugurata a Salerno la mostra itinerante Migrazione italiane |
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SALERNO, 21 MAR -(Italia Estera) - La mostra itinerante Migrazioni italiane, a cura di Maddalena Tirabassi, direttore scientifico del Centro Altreitalie - Fondazione Giovanni Agnelli, é stata inaugurata oggi, 21 marzo 2006, presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno, Via Ponte Don Melillo Fisciano (SA).
L'inaugurazione é stata preceduta, dalla presentazione del volume Itinera. Paradigmi delle migrazioni italiane, a cura di Maddalena Tirabassi.
Mostra itinerante MIGRAZIONI ITALIANE
La mostra itinerante Migrazioni italiane - dopo le tappe di Savigliano e Roma - approda ora a Salerno, presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, dove é stata inaugurata alla presenza della curatrice Maddalena Tirabassi (direttore scientifico del Centro Altreitalie sulle migrazioni italiane presso la Fondazione Giovanni Agnelli), di Raimondo Pasquino, Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, di Rosa D’Amelio, Assessore Regionale all’Emigrazione, di Gaetano Arenare, Assessore Provinciale ai Beni Culturali, di Paola Corti, docente presso l’Università degli Studi di Torino e di Vittorio Dini, Presidente dell’Osservatorio Italiani nel Mondo.
Un agile percorso nel tempo e nello spazio per ‘riscoprire nel tempo e nello spazio’ numeri, fatti, luoghi, immagini della vicenda di 28 milioni di emigranti italiani, per ‘rivivere’, attraverso fotografie e testimonianze d’epoca, le storie individuali che hanno contribuito a formare una grande e importante storia collettiva, nelle Americhe, in Australia, in Europa.
Pensata prevalentemente – ma non esclusivamente - per quanti vogliano conoscere meglio uno dei capitoli più densi della storia nazionale, la mostra Migrazioni italiane attinge ai materiali documentari e fotografici raccolti nell’ambito della trentennale attività del programma Altreitalie della Fondazione Giovanni Agnelli. Fra gli obiettivi culturali, quello di fornire una quantificazione del fenomeno migratorio italiano, ripercorrendone le vicende e i temi salienti dagli anni a cavallo fra il XIX e il XX secolo fino ai giorni nostri: il viaggio, il lavoro, la casa, le difficoltà d’inserirsi dell’inserimanto nel tessuto sociale del paese d’accoglienza, il rapporto privilegiato con il borgo paese o la regione d’origine, spesso a discapito di un compiuto senso d’appartenenza nazionale, gli orientamenti politici, in particolare, negli anni del fascismo.
La mostra affronta questioni legate alla storia delle migrazioni italiane, rese nuovamente attuali dai nuovi flussi internazionali. Il felice esito dell’epopea migratoria italiana : non deve far dimenticare i difficili inizi, con attraverso documenti che illustrano e descrivono la descrizione dei quartieri e delle abitazioni in cui vivevano i nostri connazionali; le discriminazioni da essi subite, e di cui il caso di Sacco e Vanzetti fu solo il più eclatante; la durezza delle condizioni di lavoro nelle fabbriche e nelle miniere (la tragedia di Marcinelle). La mostra dà conto del passaggio alle seconde e terze generazioni, con la progressiva integrazione sociale ed economica, che in molti casi trasforma le migrazioni italiane in un caso di successo.
Infine, una specifica attenzione è data al presente, con approfondimenti sul il ruolo delle comunità italiane nel mondo globale, il comportamento elettorale la partecipazione degli italiani all’estero alle prime esperienze elettorali e il passaggio dell’Italia da paese di emigrazione a paese d’immigrazione.
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