- LIMA – In un Congresso stracolmo di invitati, congressisti, ministri, una dozzina di Capi di Stato, il Principe d’Astoria Filippo di Borbone, il tanto criticato presidente del Venezuela Ugo Chavez (per la presunta amicizia col macchiavellico ministro dell’ex presidente del Perù Alberto Fujmori ) e un folto gruppo di delegazioni di altri paesi amici tra cui l’Italia con Rocco Buttiglione, Alejandro Toledo Manrique ha ricevuto l’investitura di Presidente del Perù, come prescrive la Costituzione di questo Paese.
Dopo di aver giurato per Dio per la Patria e per i più poveri, ha letto il discorso presidenziale.
Un messaggio alla Nazione lunghissimo, 16 pagine con un tempo di 57 minuti. Il suo primario obiettivo è quello di combattere l’estrema povertà del Paese in cui vivono tre milioni di peruviani, attuando da subito un piano urgente di riattivazione economica.
Le prime azioni di governo saranno: Le elezioni regionali l’anno prossimo; la creazione di 400mila nuovi posti di lavoro; un contributo di 50 milioni di dollari per la piccola e media impresa; la ristrutturazione e la riduzione delle forze armate e quelle di polizia; il congelamento dell’acquisto di armamenti; l’appoggio alla “Commissione della verità”; la lotta estrema alla corruzione ed ai narcotrafficanti; formazione della Commissione Nazionale di Cultura e del Consiglio Nazionale della Gioventù ; l’adeguamento del lavoro secondo le norme internazionali; portare dal 14 al 30 per cento entro il 2006 la spesa per l’educazione; assicurazione scolastica gratuita; aumento del numero delle mense popolari; la creazione di un viceministero per la piccola impresa; una legge per facilitare il ritorno dei peruviani in patria ; il rispetto per l’indipendenza dei poteri.
Al termine della cerimonia è stato offerto un rinfresco con canti e danze popolari nel salone Torres & Torres Lara.
Dal palazzo del congresso tutti i partecipanti hanno raggiunto il palazzo del Governo per il giuramento dei ministri e per il pranzo ufficiale.
Nel pomeriggio trasferimento al Gran Parco di Lima che é ubicato nei pressi del museo d’arte italiano. Qui, per ricordare questo storico avvenimento, sono stati piantati 16 alberi dai quindici presidenti stranieri presenti e da Alejandro Toledo.
Alle 20 è iniziato il saluto del Presidente Toledo e consorte ai Capi di stato, alle Delegazioni straniere presenti ed alle alte cariche del Paese.
Dopo essere stato in piedi per due ore, quando mandava poco al termine della cerimonia, il presidente Toledo è stato costretto a ritirarsi per non complicare la distorsione al giocchio, che che si è procurata qualche giorno fa, con una caduta accidentale nella propria abitazione.