VENEZIA, 7 AGO. (Italia Estera) - "Invito il Ministro Pecoraro Scanio ad assistere ad una lezione da un vero ambientalista, Mario Rigoni Stern, magari in loco, in mezzo alla natura, quella vera e non quella raccontata nelle favole di Bambi. Farebbe bene al Ministro un po' di movimento sull'Altopiano di Asiago, in mezzo all'ambiente, alla fauna ed ai veri ambientalisti: i cacciatori". E' questo il singolare invito che l'Assessore Regionale alla Caccia, Elena Donazzan, invia al Ministro per l'Ambiente all'indomani di una serie di provvedimenti relativi alla gestione dell'attività venatoria in Italia ."Il Consiglio dei Ministri, venerdì 5 agosto, ha approvato un decreto legge sulla caccia la cui conoscenza mi è data solo dalle notizie di stampa.- accusa l'Assessore del Veneto -. Trovo grave sotto l'aspetto del corretto rapporto tra le Istituzioni, Governo e Regioni, ciò che è accaduto. Stiamo, infatti, parlando di un decreto che, da quanto ci è dato sapere, interviene su competenze ed ambiti di gestione delle regioni senza nemmeno averle contattate, senza aver condiviso né il percorso e neppure i contenuti del provvedimento. Se si ravvisasse un conflitto di competenze la Regione Veneto sarà pronta a dare battaglia nelle sedi opportune, così come abbiamo già fatto con il decreto Bersani per tutelare i consumatori, sempre nel rispetto dei diritti dei nostri cittadini e soprattutto di quella corretta gestione delle competenze, che vede le regioni chiamate ad esercitare, con piena sovranità e responsabilità, le materie ad esse delegate. .E' assurdo - prosegue - che, ad oggi, l'Assessore di una regione come il Veneto non sia in possesso di una copia del decreto che abbia un valore di ufficialità a pochissimi giorni dall'apertura della stagione venatoria, gettando così nell'incertezza dei loro diritti i cacciatori del Veneto e costringendo l'amministrazione regionale all'impotenza di agire per esercitare le proprie competenze. Siamo davanti ad un atteggiamento centralista ed ideologico e non vorrei che dietro a ciò ci fosse una infima 'marchetta' politica concessa ai verdi, magari per compensare l'insuccesso della politica ambientalista su altri fronti, unito al fatto che si debba punire il Veneto e i veneti per le loro scelte politiche. Bene farebbero questi zelanti ambientalisti a leggersi l'intervento di Rigoni Stern, con il quale, com'è noto, non ho legami politici, ma senz'altro la dignità di forti legami con il proprio territorio di appartenenza, il quale sostiene come 'una caccia oculata e oramai scientificamente eseguita - passione più conoscenza - dia buoni risultati anche per l'ambiente e gli animali stessi' e che di ciò 'chi segue l'ambiente sul campo e non con le cattive informazioni può ben rendersi conto'. Aggiunge il gigante della letteratura contemporanea che "con tutto quello che sta accadendo oggi nel mondo abbiamo un ministro della Repubblica che si prende terribilmente a cuore la sorte dei caprioli messi nel piano di abbattimento" di una Regione, il Piemonte e che, giustamente, si scandalizza che un ministro, che dovrebbe avere una visione più completa ed approfondita della materia che è chiamato a gestire, sia travolto "dalle emozioni di pochi che fanno tanto chiasso" facendo riferimento proprio a quelli che anche lui chiama "pseudo -ambientalisti o sentimentali emotivi".(Italia Estera) -
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