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09 ago 2006IL RE DELLA FISAMORMONICA IN BRASILE RENATO BORGHETTI OSPITE DEI MANTOVANI NEL MONDO



MANTOVA, 9 AGO. (Italia Estera) - Chiedete pure a qualsiasi grande musicista brasiliano chi conosca nel Rio
Grande do Sul. Chi goda di una solida reputazione da parte della critica.
Chi abbia venduto centinaia di migliaia di dischi e inciso una ventina di CD strumentali. Le possibilità che vi risponda immediatamente "Renato Borghetti" sono altissime. Borghetti è infatti il primo brasiliano a vincere un disco d'oro con un CD strumentale. Oro che è poi diventato platino con oltre 250 mila copie vendute.

Il musicista di origine italiana (il bisnonno emigrò el Sud del Brasile da Goito in Provincia di Mantova) suona infatti dall'età di 10 anni quando il padre, Rodi Pedro Borghetti, gli regalò la prima fisarmonica diatonica, la "gaita ponto" tipica della tradizione gaúcha. Cinque anni più tardi "Borghetinho" è
già un'attrazione nelle più importanti manifestazioni dei Centri di Tradizione Gaúcha (CTG) e a 16 anni si è guadagnato il palcoscenico da protagonista assoluto.Negli anni Ottanta, iniziava la sua attività come professionista,
partecipando a festival regionali nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul.

E' stato in questi festival che Borghetti ha iniziato la sua carriera. Suonava freneticamente, destando grande impressione in coloro che conoscevano la grande difficoltà del suo strumento musicale. Inoltre suscitava un certo interesse anche per il suo modo di presentarsi sul palco con una presenza
scenica molto forte, accentuata dal fascino delle "bombachas", i tipici pantaloni usati dal popolo gaúcho e dal cappello perennemente calato sulla testa dal quale spuntano i lunghi capelli.

Il suo primo disco è stato registrato nel 1984. Quando è stato pubblicato nessuno pensava che avrebbe venduto più di mille copie: furono invece più di 100 mila. Ha poi alternato i lavori più semplici con momenti di maggiore raffinatezza e accenni verso il jazz e la musica colta e si circonda con i migliori musicisti della regione. Dal finire degli anni '80 la popolarità di Renato Borghetti non ha avuto sosta. In Brasile si è esibito sia come solista, sia in varie formazioni, sia anche in collaborazione con importanti orchestre come la Sinfonica di Porto Alegre e l'Orchestra dell'Università UNISINOS.

Sempre in quegli anni collabora con musicisti famosi come Leon Russel ed Edgar Winter. Partecipa con successo al Free Jazz Festival a Rio de Janeiro, successivamente viene invitato in manifestazioni internazionali in tutto il mondo.

Negli anni Novanta ha suonato  nel S.O.B. di New York e ha collaborato con l'Orquestra de Camara de Sao Pedro, e ciò gli ha consentiton nuove esperienze sonore che si consolideranno con le esperienze della Ospa
(Orquestra Sinfonica de Porto Alegre) e la Orquestra Unisinos. Nel 1991 ha ricevuto il premio della Associacao Paulista de Criticos de Arte per il migliore disco dell'anno. Fra il 1995 e 1996, già molto noto, suona in tutto il Brasile, rappresentando il sud del paese nel progetto Brasil Musical, alla
pari con personaggi come Paulo Moura, Hermeto Pascoal, Wagner Tiso ed Egberto Gismonti. Comincia a stabilire un ponte consistente con l'Uruguay e l'Argentina, collaborando con artisti di questi Paesi. Ha avuto inoltre molto successo nelle tournee europee, registrando e partecipando a progetti con altri artisti.

Renato Borghetti si esibito nei mesi scorsi in Italia con il suo sestetto al Teatro Romano - Rassegna Verona Jazz,al Mundus Festival di Modena) ,l Festival Latino Americano di Reggio Emilia.

Nei giorni scorsi l'Orchestra Borghetti è stato ospite delll'Associazione dei Mantovani nel Mondo, la quale ha organizzato in collaborazione con Fabio Veneri (esperto di musica latino americana dell'AMM) una visita a Goito ,la città natale degli avi di Renato Borghetti.

"E' stato un onore ed un piacere conoscere Renato Borghetti" ha commentato il Presidente Daniele Marconcini ,Presidente dell'AMM" un musicista  che si affianca  nella storia della musica ad artisti mantovani come Gorni Kramer e Wolmer Beltrami,ambedue virtuosi della fisarmonica.Gli ha fatto
inoltre un enorme piacere quando gli ho detto che molti altri Borghetti nelle nostre zone ,sono conosciuti sia come musicisti che come ochestrali e cantanti di ballo liscio.Quando si dice avere la musica nel sangue...".  (Italia Estera) -




 
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