ROMA, 8 SET (Italia Estera) - Carmelo Cicala, Presidente del Comites di Washington D.C., U.S.A. e Presidente Coordinatore dell'Inter Comites, U.S.A. ha inviato questa lettera a tutti i Comites chiedendo ai loro membri suggerimenti sulla ristrutturazione del CGIE e l'approvazione del cosiddetto "programma Cicala" : Italia Estera la pubblica integralmente:
Cari Colleghi dei Comitati per gli Italiani all'Estero, Consiglieri,
Parlamentari.
Ora che la vacanze sono giunte al termine e tutti siamo ritornati alle nostre arttivita', e' bene riflettere sul futuro dei nostri Comites e dei loro compiti.
A tutt'oggi, nonostante che la sentenza del TAR del Lazio ha "defacto"
reso decaduto il CGIE, quest'organismo continua ad operare come se nulla fosse in attesa che il nuovo governo lo rileggittimi nominando i membri dismessi dal tribunale. "Dura lex sed lex" -
Con le elezioni dirette dai concittadini all'estero dei propri parlamentari, si e' resa superflua l'esistenza di un organismo interlecutore fra l'elettorato
ed il Parlamento a Roma, gli eletti ai Comites sono il primo livello
della nostra democrazia, i Parlamentari sono eletti dagli stessi elettori che
eleggono i Comites i rappresentanti al Parlamento. I nostri colleghi che
abbiamo eletti al livello CGIE, interlecutori fra la collettivita' ed i legislatori hanno svolto il loro compito; il voto per gli Italiani all'estero e' diventata una realta' e per questo li ringraziamo. La loro campagna a passare da consiglieri a Deputati o Senatori della Repubblica e' passata alla storia.
Ai nove che sono stati promossi le nostre congratulazioni, ai colleghi
che non c'e' l'hanno fatta, anche il nostro grazie; erano membri dei
loro rispettivi Comites e gli diamo il buon tornato ai loro rispettivi Comites. Se servire i loro concittadini e' il loro desiderio lo possono ben
fare anche a questo livello.
Lasciamo da parte la lotta fra i membri del CGIE eletti al Parlamento
e i candidati non eletti circa l'elegibilita' o l'inegibilita' degli ex di poter
far parte di questo e quell'organismo o entrambi.
I Comites desiderano solamente che il loro organismo sia potenziato per meglio servire le collettivita' che rappresentano, non propongono di eliminare il CGIE, tutt'altro, si associano agli stessi colleghi-consiglieri candidati alle ultime elezioni che all'unanimita', in un modo o in altro, durante la campagna elettorale riproponevano l'auspicio di ristrutturare l'organismo del CGIE, solamente oneroso, superfluo ed inefficente nella presente forma.
In primo luogo il Parlamento deve rivedere la Legge Istitutiva dei Comites/CGIE; deve tener conto che l'essenza di una democrazia e' il diritto al voto, il diritto di eleggere i propri rappresentanti.
Aggiungere rappresentanti ad un organismo democraticamente eletto ed istituito significa violentare la volonta' espressa per voto del cittadino e per conseguenza illegale. E su questo non ci puo' piovere.
A questo punto vorrei cogliere l'occasione di ringraziare tutti coloro, che
d'accordo o no, hanno dato riscontro ai miei precedenti interventi; a tutti il mio grazie
Riepilogo in breve il cosidetto "programma Cicala":
1 - Riforma della legge istitutiva eliminando l'inclusione ad un organismo
democraticamente eletto i rappresentanti per "nomina", che potrebbero,
pero', essere invitati a contribuire la loro "expertise" come consulenti
esterni senza diritto di voto.
2.- Creare un Consiglio Esecutivo, espandendo il Comitato dei Presidenti
di cui all'Art.6 della presente legge, che oltre ad includere i presidenti
includa non meno di due altri rappresentanti di ogni giurisdizione elettorale
che provengano da aree geografiche diverse, in modo da rappresentare le
collettivita'geograficamente oltre che demograficamente.
3.- Istituire un a forma di collegamento telematico riducendo al minimo
il numero di conferenze che comportano spostamenti addirittura intercontinentali.
4 - Potenziare la presenza dei Comites con sedi adequate da poter collaborare con i patronati e snellire il fardello lavorativo dei consolati.
Un ultimo appello ai colleghi membri dei Comites. Se il programma
sopraccennato rispecchia il vostro pensiero, esprimetelo sottoscrivendolo
facciamo si che questo programma possa assumere la forza di un
vero referendum, che arrivera' a Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Chigi e La Farnesina
Grazie.
Carmelo Cicala, Presidente del Comites di Washington D.C., U.S.A.
Presidente Coordinatore dell'InterComites, U.S.A. (Italia Estera) -