Considerazioni dagli U.S.A. mentre il Centrodestra si organizza...
HOUSTON, TEXAS,21 LUG. (Italia Estera) - A volte chi guarda dall’estero e da lontano, e nel seguire le vicende della politica italiana osserva quanto si verifica all’interno dei partiti, stenta a capire ed ha l’impressione che nel Belpaese si stia vivendo in un periodo di gestazione postelettorale confusa durante il quale non tutti i protagonisti della resurrezione dell’ex area di governo sono sempre in perfetta sintonia fra loro.
Non piu’ di un paio di giorni addietro c’era, infatti, chi si lanciava contro l’iniziativa di costituire un’associazione degli Azzurri in Florida in grado di raggruppare militanti dei vari partiti di centro-destra e giungeva a definire persino demenziali le affermazioni di chi faceva la cronaca di tale evento ed, in effetti, in questo modo si precipitava a sconfessare anche il beneplacito dato all’organizzatore da due politici di due diversi partiti dello schieramento dell’ex governo Berlusconi.
Ed ecco che ora, a breve distanza di tempo, con una sortita più che felice ed attesa Gianfranco Fini con la sua dichiarazione d’intenti di mettersi al lavoro per la fondazione di un grande partito conservatore più moderno e comprensivo viene a sconfessare tale bocciatura in maniera plateale e sconcertante.
Si può constatare, quindi, che c’é grazie al Cielo chi ha capito che le divisioni e le faziosità non rendono e che è consigliabile dopo la sconfitta elettorale ed in preparazione di una rivincita che sia utile ed importante compattare finalmente i ranghi dell’esercito disorganizzato e diviso di prima.
E’ da tempo, tra le altre cose, che si è anche capito che la piaga peggiore del sistema politico italiano é quella dell’instabilità di governo determinata dall’eccessivo frazionamento dei partiti e non ci vuole dunque Einstein per approdare alla conclusione che un sistema bipartitico all’inglese o all’americana é effettivamente l’antidoto più efficace per neutralizzare e porre fine una volta per tutte a tale problema endemico.
Se si osservano dunque le ultime prese di posizione all’interno dei partiti di destra, ed in questo caso all’interno dello stesso partito, viene subito da pensare che una mancanza di consistenza così eclatante può avere soltanto una di queste due spiegazioni plausibili: o nel centro-destra ed in AN coesistono ancora diverse anime non esattamente coerenti e concordi fra loro o invece, secondo la nota espressione biblica, la mano destra ignora ciò che sa la mano sinistra.
In entrambi i casi, sembra di capire, che c’è una certa mancanza di coesione e d’intesa. C’é, purtroppo, chi continua ad essere arroccato su vecchie faziosità e su pregiudizi superati e che invece di remare nella direzione unitaria lungimirante auspicata da Fini sta remando ancora nella direzione opposta.
RO PUCCI, HOUSTON, TEXAS/Italia Estera