RABAT (MAROCCO) 18 SET. - Alessandro Missir di Lusingano, funzionario presso l'ufficio di Rabat della Commissione Europea, e la moglie Arianne Lagasse Delos, di nazionalità belga, sono stati trovati morti nella loro villa del quartiere residenziale di Hay Riad, nella capitale marocchina. I quattro figli della coppia sono stati ritrovati illesi chiusi in una stanza, ma non e' stata ritrovata una delle loro automobili e vari oggetti, che sarebbero stati rubati dalla casa.
Elisabetta Belloni, capo dell'Unità di crisi 
del ministero degli Esteri, parlando a Sky news 24 ha dichiarato che il duplice omicidio di Rabat è quasi certamente il tragico epilogo di una rapina. "Il nostro ambasciatore - ha detto Belloni - è stato subito informato dalle autorità di polizia marocchine. Non c'é dubbio che dietro il duplice omicidio ci sia una rapina: troppi elementi lo confermano", ha aggiunto. "I figli sono salvi: si erano chiusi a chiave in camera. Poveri bambini: erano al piano di sopra quando hanno ucciso i loro genitori. Hanno sentito, ma per fortuna non hanno visto. Stanno bene come possono stare bene quattro piccoli che sanno che papà e mamma sono stati uccisi".
Alla Farnesina si apprende con sgomento dell'omicidio a Rabat di Alessandro Missir di Lusignano, funzionario in servizio presso la locale Delegazione della Commissione Europea, e della moglie, Arianne Lagasse de Locht. Su indicazione del Ministro degli Affari Esteri Massimo D'Alema, l'Ambasciatore d'Italia in Marocco, Alberto Candilio, che si è recato sul luogo del duplice omicidio, è intervenuto presso le autorità locali di polizia, perché al più presto venga fatta luce sulla vicenda e i colpevoli vengano assicurati alla giustizia
In una nota della Farnesina si rileva che con "profondo dolore" il vice ministro degli Esteri Franco Danieli ha appreso del "barbaro assassinio" del funzionario italiano a Rabat Alessandro Missir di Lusignano e della sua consorte. "Ancora una volta – prosegue la nota - un nostro connazionale, all'estero per ragioni professionali, è rimasto vittima di una violenza cieca, che lascia interdetti. L'Unità di Crisi della Farnesina è in contatto con i familiari, ai quali - conclude la nota - vanno le più sentite condoglianze del vice ministro per gli Italiani nel Mondo".
