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22 set 2006CGIE, I lavori del Comitato di Presidenza illustrati alla stampa dall'on. Narducci

ROMA ,22 SET. (Italia Estera) - In vista dall’Assemblea plenaria del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) in programma alla Farnesina dal 4 al 6 ottobre (Vedi Italia Estera)  il Comitato di Presidenza del Cgie si è riunito alla Farnesina per discutere un corposo ordine del giorno. Al termine dei lavori l’on. Franco Narducci, segretario generale del Cgie (nella foto) ha tenuto la tradizionale conferenza stampa. Con lui i membri del Comitato di Presidenza L’on. Marco Fedi, eletto nella ripartizione Australia e Oceania , e Andrea Amaro consigliere di nomina governativa.
L’on. Franco Narducci, ha riferito che è stato affrontata dal CdP la dibattuta questione del futuro assetto del Consiglio Generale - "Il Cgie non è un’associazione che si riunisce ogni tanto a Roma – ha spiegato -  ma è un organo istituzionale che funziona ed è eletto in base ad una legge dello Stato italiano. Quindi, prima di tutto, per riformarlo occorre avviare l’iter legislativo di una nuova normativa. Il Cgie continuerà dunque a funzionare nella forma attuale fino a quando non ci sarà l’approvazione di una riforma "che dovrà nascere da un’ampia riflessione comune che noi avvieremo, già a partire dall’Assemblea plenaria del 4-6 ottobre".
Narducci ha sottolineato che Comites, Cgie e parlamentari eletti all’estero dovranno interagire fra di loro secondo compiti precisi affermando che il CGIE  è un organismo importante che deve continuare ad esercitare il ruolo che ha portato avanti sinora, svolgendo mansioni consultive, programmatiche, di indagine e di proposta legislativa.  Un nuovo Cgie - quello ipotizzato dal segretario generale – deve essere  rappresentativo di tutte le collettività, aperto all’associazionismo, alleggerito nel numero dei consiglieri,  in rapporti più stretti con i Comites e forse eletto direttamente dai nostri connazionali all’estero.
L’on. Franco Narducci, ha ricordato che già a luglio, nella precedente riunione del Comitato di Presidenza, "le aspettative e le esigenze degli italiani all’estero erano state avanzate in sede istituzionale", pur nella consapevolezza dell’attuale difficile situazione del Paese: "rete consolare, politiche culturali, Comites ed assistenza diretta". Queste le poche istanze degli italiani all’estero, che per Narducci non è  "una spesa eccessiva, a fronte dei rientri economici e del concorso alla governabilità del centro-sinistra da parte dei rappresentanti eletti all’estero".
Naturalmente, spiega Narducci, questa da parte del Comitato di Presidenza  "non è una pressione, ma una semplice richiesta di attenzione e di appoggio politico", che in verità, ha aggiunto, è stata recepita da parte del Vice Ministro Danieli (vedi Servizio Italia Estera) che ha assicurato di  "farsi carico dei problemi della collettività".

Nella riunione del Comitato di Presidenza, si è discusso del  problema della rete consolare.  Che la rete diplomatico-consolare italiana verta ormai in gravissime condizioni, con enormi ricadute sulle nostre comunità all’estero, è cosa ormai nota e di cui anche il governo, come ha sottolineato Danieli nella sua relazione del Governo tenuta al Comitato di Presidenza, è "perfettamente consapevole".
Per questo è in fase di conclusione la mappatura della rete diplomatico-consolare avviata dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero d’intesa con la Direzione Generale del Personale, che servirà, ha spiegato Narducci, a "rilevare i problemi e quantificare organici e strutture", perché "occorre avere una fotografia precisa della situazione prima di intervenire". Il Cgie per questo ha chiesto che "vengano interpellati i Comites", i quali potrebbero fornire importanti indicazioni sulle misure da adottare.
Per Narducci ci vogliono nuove risorse, ma anche un ripensamento dei modelli di funzionamento, come ad esempio l’introduzione dello sportello polifunzionale. Occorre inoltre un uso maggiore delle tecnologie,  ed il Segretario Generale auspica la realizzazione di una rete di prossimità che consenta il dialogo intranet fra i consolati italiani operanti nel medesimo paese.
Il Segretario Generale ha anche detto che nel CdP è stata riscontrata l’esigenza di una revisione dei criteri per l’attribuzione dei finanziamenti per la stampa italiana all’estero e la presentazione alla prossima Assemblea plenaria del piano operativo elaborato dalla cabina di regia della Conferenza Stato-Regioni-Provincie autonome-Cgie.
Per quanto riguarda invece la formazione professionale Narducci ha segnalato l’accelerazione della preparazione del bando per il 2006 che sembra andare nella direzione dei suggerimenti formulati dal Cgie. Il nuovo avviso, che riguarda i Paesi al di fuori dall’Unione Europea e verrà presentato su base continentale con specifici workshop, lascia da parte la realtà universitaria, privilegiata nel bando 2004, e si rivolge in primo luogo alle nostre comunità all’estero. "Occorrono interventi - ha spiegato Narducci che promuovano veramente l’occupazione dei nostri connazionali e consentano la ricollocazione nel mercato del lavoro delle persone disoccupate".
Fra le altre questioni dibattute  la mancanza di docenti per le aree di lingua tedesca, e l’esigenza di realizzare una sanatoria per i nostri connazionali danneggiati dalla campagna di accertamento dei redditi all’estero (RED), promossa dall’Inps nel 2003.
"Noi ci batteremo - affermato Narducci in conclusione – perché nella finanziaria 2007 vengano tutelati alcuni aspetti qualitativi fondamentali per gli italiani all’estero come la rete consolare, la politica culturale, i Comites e l’assistenza diretta.
Sotto questo punto di vista noi chiediamo al governo che si tengano in debito conto le esigenze delle nostre comunità. La spesa che riguarda le collettività all’estero non è eccessiva, mentre in termini economici la presenza degli italiani nel mondo è significativa. Diciamo questo con fermezza, ma non con lo scopo di esercitare indebite pressioni, chiedendo che si tenga conto del fatto che i parlamentari eletti all’estero hanno concorso a garantire la governabilità del Paese".
Della finanziaria ha parlato anche l’on. Marco Fedi che ha annunciato l’intenzione dei parlamentari eletti all’estero di chiedere all’Assemblea plenaria del Cgie, dopo la presentazione della finanziaria al Consiglio dei Ministri del 29 settembre, di formulare specifiche valutazioni e le priorità d’intervento per i vari capitoli di spesa. "Siamo impegnati a mantenere gli stanziamenti attuali - ha detto Fedi - ma il nostro obiettivo, anche in vista delle prossime finanziarie, è quello di un potenziale aumento delle risorse".

Al CdP, come dicevamo sopra,  si è parlato anche della campagna di verifica RED/EST, sulla quale il Consiglio ha riscontrato diverse "incongruenze". Per questo si è discusso con alcuni rappresentanti Inps di una "doppia sanatoria" per l’anno 2003 e per il 2004/2005, ma, ha spiegato l’on.Marco Fedi, "serve comunque un provvedimento per mettere a regime il sistema di puntuale verifica dei redditi". L’Inps è stata infatti sollecitata ad assumere un "atteggiamento severo" nei confronti dei circa 20mila pensionati che non hanno nemmeno risposto alla domanda di verifica. (Italia Estera) -




 
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