ROMA, 12 MAR. (Italia Estera) - C’è anche un cittadino italiano fra gli operatori della sezione belga di Medecins Sans Frontieres sequestrati in Sudan. Lo conferma la Farnesina.
Su istruzioni del Ministro Frattini, il Ministero degli Esteri, che si mantiene in stretto contatto con i familiari del rapito, ha avviato tutte le necessarie azioni per promuovere la positiva soluzione del caso, e ha richiesto a tal fine anche la collaborazione delle Autorità sudanesi, alle quali è stato sottolineato che obiettivo assolutamente prioritario deve essere la piena salvaguardia dell’ incolumità del connazionale e che pertanto non devono essere intraprese azioni che possano comprometterla.
Il Ministro Frattini, data la delicatezza della situazione e l’indispensabile discrezione da mantenere in questi casi, ha impartito istruzioni di osservare il più stretto riserbo, sottolineando che si tratta di una condotta necessaria per non intralciare gli sforzi intrapresi per assicurare l’ incolumità dell’ ostaggio e favorire la positiva conclusione della vicenda.
Pertanto non verranno rilasciate dichiarazioni né date informazioni ai mezzi di comunicazione sull’ evoluzione della vicenda.
Nella certezza che gli operatori dell’ informazione comprenderanno ancora una volta, come già accaduto in circostanze analoghe, le motivazioni di questa necessaria linea di condotta, la Farnesina fa al contempo appello alla loro professionalità e senso di responsabilità affinché si eviti di diffondere notizie non controllate e non accertate nel merito e nell’ attendibilità delle fonti o che possano comunque nuocere alla favorevole soluzione del rapimento, esito che si sta ricercando attraverso uno sforzo coordinato di tutte le competenti istituzioni. (Italia Estera) -