Utili in calo del 38,3%, chiesti aiuti di stato per 4 miliardi, taglio del personale nel Centro Europa
di Alfonso Maffettone
ROMA, 18 MAR, (Italia Estera) – Niente bonus all’amministratore delegato Alessandro Profumo (NELLA FOTO) né ai suoi vice e a tutti i componenti del Management Commitee. Il gruppo bancario Unicredit ha chiuso il 2008 con 4,012 miliardi di utili, un risultato in calo del 38,3% anche se sopra i 3,775 miliardi previsti dagli analisti nell’anno della peggiore crisi economico-finanziaria dalla Grande Depressione.
Il Consiglio di amministrazione, che si è riunito a Londra, ha così deciso di non distribuire compensi extra in linea, secondo un comunicato, con il modello di governance che stabilisce un collegamento diretto fra i risultati aziendali e la remunerazione variabile del senior management. Ma il motivo potrebbe essere un altro e di natura etica. Unicredit ha annunciato che chiederà aiuti di stato per complessivi 4 miliardi di euro ricorrendo ai Tremonti bond in Italia ed ai fondi di sostegno al credito in Austria dove è presente con Bank Austria, capofila delle sue partecipazioni bancarie nell’ Europa dell’Est. In un momento di grande crisi uno scandalo, come quello del colosso assicurativo americano Aig , aggiungerebbe altro danno all’ immagine del gruppo italiano già squassato da venti e mari in tempesta.
Negli Stati Uniti il presidente Barack Obama ha duramente attaccato la compagnia assicuratrice Aig che ha elargito 165 milioni di bonus dopo essere stata salvata con interventi statali per 180 miliardi di dollari. Il Capo dell’Esecutivo ha incaricato il segretario al Tesoro Timothy Geithner di prendere tutte le misure legali per bloccare i maxicompensi ai dirigenti responsabili del dissesto aziendale. “La gente ha ragione ad arrabbiarsi, anch'io sono arrabbiato”, sono state le parole del Presidente a commento della vicenda Aig.
Unicredit è in Italia ed il suo caso è diverso da quello di Aig. Fortunatamente non si è mai parlato di fallimento ma il 2009 sarà duro , come ha ammesso l’amministratore delegato Alessandro Profumo. L’ anno si preannuncia di lacrime e sangue ed i primi a piangere sono i paesi dell’Europa centrale-orientale dove gli impieghi di Unicredit ammontavano a fine settembre a 88,4 miliardi di euro. Profumo ha detto che tutta l’area sarà colpita dal taglio degli organici e particolarmente interessati al ridimensionamento del personale saranno i paesi dove è più massiccia la presenza Unicredit: la Polonia con la maggiore quota di investimenti di 21,7 miliardi di euro, la Russia, la Turchia ,la Romania, l ‘Ucraina.
E a pensare che nel 2007 Alessandro Profumo fu insignito dalla CNBC Europe del premio “Business Leader Europeo” per i risultati, diceva la motivazione, raggiunti nell'espansione dell'attività bancaria nell'Europa centro-orientale e per aver guidato UniCredit nell'aggregazione con il Gruppo HVB.
Alfonso Maffettone / Italia Estera