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18 mar 2009La crisi economica e il bene comune / di Franco Narducci

L’On. Franco Narducci  (Vicepresidente della Commissione esteri) parla della grave situazione economica in un editoriale uscito , oggi, sul “Corriere degli italiani”.
ROMA, 18 MAR. (Italia Estera) -  Il ministro Franco Frattini, durante l’audizione in Commissione esteri congiunte di Camera e Senato, ha ribadito l’importanza di un coordinamento a livello europeo degli interventi anticrisi sottolineando che un di più di Europa sarebbe  l’unico antidoto per  affrontare con uno scudo più robusto questo momento di crisi economica globale.
Infatti, scrive NarduccI (NELLA FOTO) , “La crisi finanziaria ha sottolineato l’importanza di un coordinamento internazionale, sia in risposta alla crisi sia per sviluppare ed attuare politiche per un più solido sistema finanziario”…
“Pare che il G20 stia raccogliendo l’invito e lo vedremo nelle settimane prossime se si riuscirà realmente, oltre le intenzioni, a porre in essere nuovi meccanismi regolatori estesi anche ai cosiddetti “paradisi fiscali” - continua Narducci, precisando che - sono necessari cambiamenti nei sistemi di supervisione ma se non si afferma una coscienza etica dell’economia non si va da nessuna parte.  Per troppo tempo molte persone hanno agito come se l’etica e il business fossero stati ambiti separati pur essendo uomini e donne ligi ad un codice etico nella loro vita privata; ciò è accaduto poiché si era diffusa largamente l’idea che negli affari si dovesse parlare la sola lingua dell’economia e del diritto senza il minimo riferimento a quella dell’etica, finendo per collocare il mondo della finanza e dell’economia al di fuori di qualsiasi valore etico e scivolando in tal modo in comportamenti spesso immorali. Ora questa concezione sta profondamente cambiando, vi è un richiamo forte alle Istituzioni affinché facciano la loro parte, si assumano la responsabilità, si legiferi secondo un’etica dello sviluppo sostenibile anche in ambito economico-finanziario e si ponga al centro il vero bene comune”.
“Romano Prodi - sottolinea l’on. Narducci - ha recentemente affermato che “non vi può essere nel lungo periodo un terziario prospero se non è sorretto e affiancato da una forte industria manifatturiera”, un paradigma confermato dalle espressioni di allarme relative alla crisi “che sta mettendo a rischio migliaia di piccole aziende” come ha detto Emma Marcegaglia (Presidente della Confindustria) a Palermo. E’ in crisi quella rete di piccole e medie imprese che hanno sempre costituito il tessuto connettivo del nostro Paese e vi è un’emergenza vera per quelle realtà  manifatturiere che Prodi affermava essere indispensabili per lo sviluppo organico, che, in verità, potrebbero aiutare a meglio superare le attuali turbolenze”.
“Di fronte a questa situazione - scrive il parlamentare del PD -  bisogna intervenire concretamente e non basta la politica dell’annuncio che il Governo ha sempre praticato fino ad arrivare a misure fuori luogo come l’attribuzione delle funzioni di vigilanza sull’erogazione del credito  bancario ai prefetti; quando non si arriva a fine mese perché viene a mancare uno stipendio in famiglia, ci si aspetta un po’ di solidarietà nell’immediato, ma anche una politica di prospettiva per rilanciare il sistema economico e se le piccole aziende chiudono dove si torna a lavorare? Il Partito Democratico intende incalzare la maggioranza proprio sul piano dell’attenzione reale alle esigenze dei più deboli in un quadro prospettico di benessere per tutti e per garantire uno sviluppo sostenibile nella dignità di ogni cittadino”.
“Vanno in questa direzione - precisa Narducci -  le proposte avanzate dal Segretario del PD Dario Franceschini, cioè nel solco di una cultura politica che sta dalla parte delle gente e che guarda non agli interessi personali ma al bene di tutta una comunità. L’Italia ha perso l’occasione negli anni passati di darsi un sistema di flexsecurity fortemente orientato al mercato del lavoro e soprattutto in grado di farsi carico di tutti, anche dei precari che non hanno l’ombrello protettivo degli ammortizzatori sociali”.
“La durezza della crisi economica che stiamo vivendo, e soprattutto gli sviluppi che si prevedono nei mesi che abbiamo davanti, dovrebbe indurre tutti, anzitutto chi ha responsabilità di governo, a non ignorare che vi sono i protetti e i poveracci che non possono precipitare nel dimenticatoio, per di più in un’Europa che vuole e deve guardare al futuro” scrive in conclusione l’on. Franco Narducci. (Italia Estera).
 



 
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